lunedì 31 ottobre 2016

Il paese reale

Stamattina, a faglie ferme, siamo partiti subito forte: gli sfollati in tenda e gli immigrati in albergo. Che si lamentano pure del mangiare, ah ma io stavolta voto Grillo! (Grillo? Vota Salvini!). (Salvini non gode di molta credibilità nemmeno fra i suoi). Prima gli italiani, se li prendano i frati gli immigrati, ne hanno di conventi, invece di metterci dentro le suore, che se li prenda il papa! Che c'è gente che non ha più neanche la casa, che si prendano gli italiani invece di aiutare i négher! Che i rumeni rubano il rame e poi vengono giù le montagne. Comunisti di merda. Che il comunista, come saprete, non è il materialista storico che abbiamo studiato tutti sui libri (vero che lo abbiamo studiato tutti?), il comunista è per la gente del luogo quello che fa il buonista con il culo (i soldi) degli altri. In questo io non sono tacciato di comunismo dal brianzolo medio perché pur essendo filosofo non faccio il buonista (oltre ad essere un formidabile taccagno, una via di mezzo fra un ebreo, un ligure e un comasco, giustamente). Se dai in mano il paese ai comunisti è lo sfascio, non lo vedi che continuano a far arrivare gli stranieri? Renzi si è giocata una buona fetta di consensi su questa politica dell'accoglienza, a fare l'Orban ci avrebbe guadagnato il Sì senza patemi. Troppo cinico? Solo realista.

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