venerdì 29 gennaio 2021

La democrazia in America, ecc. ecc.

Tolto di mezzo Trump, il glitch in the matrix, l'America torna a riorganizzarsi attorno ai due sistemi teoretici principali, e cioè attorno a quelli che vedono dappertutto discriminazioni razziali e pantone alla mano si mettono a classificare tutte le più mutevoli variazioni cromatiche dell'epidermide spiccando en passant la testa di statue che, a conti fatti, nessuno manco se le filava più e alle altre teste quadre dei repubblicani che con la solita pugna difendono i buoni vecchi valori di una volta: la caccia al cerbiatto, la fede in Cristo, la difesa dell'ordine naturale minacciato dalla modernità atea e luciferina. In mezzo, c'è da sperarlo, ci sarebbe tutto un ampio gradiente di sfumature che riflette posizioni più assennate ma per via della forte polarizzazione e del perpetuo clima da osteria che imperversa sui social networks, la gara è a chi le spara più grosse e a chi riesce a spuntarla alla fine del thread di giornata. Tocqueville non viaggiò negli Stati del Sud perché vi notava il persistere dei difetti e delle iniquità tipici dell'Ancien Régime preferendo considerare degli Stati Uniti solo i lati positivi, così son buoni tutti, però.

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