venerdì 8 gennaio 2021

Editoriale

Non so se lo lessi in Massa e potere di Canetti o sia un fatto comunemente noto, che nella massa la responsabilità individuale viene per così dire diluita, ripartita fra più persone, e più si è in tanti più ci si sente deresponsabilizzati individualmente e spinti a compiere azioni che da soli non si avrebbe il coraggio di compiere, questo si adatta perfettamente ai fatti di Washington come alle rivolte e alle insurrezioni in generale, andando a coprire tutto l'ampio spettro dei disagi mentali dei supporters di destra e di sinistra. Ieri, per esempio, il truppone liberale in supporto a Trump, in un sussulto di onestà intellettuale, s'è dovuto arrendere all'evidenza esprimendo la più dura condanna per i fatti del Campidoglio. Oggi però già non resiste alla tentazione di ridurre il danno con un grande e sonoro "e allora il Black lives matter?" che riecheggia nella sostanza il pentastellato "e allora il PD?": io vorrei tanto sapere per quale motivo non si possa prescindere nei giudizi da questa forma puerile di ripicca, come se, venuti in casa i nazisti dell'Illinois a pisciarmi sul tappeto, mi si rispondesse a richiesta di chiarimenti: guarda che lo fanno anche i comunisti! Per cui oggi posso ben dire di compatire tanto i fissati della "cancel culture" e gli abatini dell'ideologia "woke" quanto tutta la marmaglia complottista/suprematista sobillata da Trump, sono immune alle sciocchezze e me ne vanto.

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