venerdì 25 marzo 2022

I russi

Non si può mica più parlare di Russia, oggi come oggi, senza destare sospetti, e questo da un giorno all'altro; se avete da dire qualcosa su qualsiasi stato o regione del mondo, che so, sulla Nuova Guinea, sul Golfo del Bengala, sull'Azerbaigian, ditelo adesso che un domani potrebbe abbattersi anche l'embargo su certi argomenti e stendersi come un sudario la damnatio memoriae. Addirittura la condanna ha colpito retroattivamente la Russia e anche solo a citare Gagarin o Solženicyn potreste essere tacciati di russofilia. Solženicyn è stato nel gulag, signora, è un russo buono. Macché, non la convinci, appena sentono quel -ev, quel z e quel -ovic si portano subito la mano ai brillanti. È Putin quello cattivo, i russi sono mediamente innocenti quanto noi. Mio nonno, guardando i russi alla televisione, si rivolgeva a mia nonna stupefatto: 'ciò, Diana, ma ie proprio come noiartri!'. Si credeva che fossero di una razza diversa da quella umana, mio nonno, imparentata con gli orsi e le marmotte, e fate conto che mio nonno era comunista. No, non c'è più modo di ragionare a 'sto mondo, siete tutti impazziti, tranne me, ovviamente.

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