giovedì 10 marzo 2022

Si vis bellum, para pacem

Dovremmo prima valutare bene se siamo in grado di sopraffare la Russia sul piano militare, e solo dopo aver fatto bene i conti, solo in quel caso, provocare eventualmente l'incidente (lo dico a chi vorrebbe gli aerei Nato sull'Ucraina, io non li vorrei). É la forza che ci rende giusti, non gli ideali. Questa verità ci fu rivelata da un tedesco coi baffoni che passava per matto e che a citarlo nella situazione attuale potrebbe anche suonare di malaugurio. Diceva che i valori li creano i più forti, e per valori intendeva quelli che sorreggono una civiltà, i giudizi di "buono" e di "cattivo". Se l'Occidente saprà rivelarsi più forte, allora avremo la prelazione sui giudizi di "buono" e di "cattivo", altrimenti saranno i russi a fondare nuovi valori (russi o cinesi, o chi per loro). Riprogrammare una società su valori completamente diversi è più facile di quel che si creda, in uno scenario di guerra aperta, quella guerreggiata, non quella condotta sui social, questo privilegio spetterà al più forte, cioè al più distruttivo. Se volete la guerra, preparate la pace, è in tempi di pace che si prepara la guerra.

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