mercoledì 16 febbraio 2022

Le misure di carattere sanitario che favorirono la peste in Milano

La follia di oggi era già stata ben descritta dal Manzoni, il quale oggi non viene più letto dagli intelligentissimi intellettuali della rete perché lo ritengono vieto e trito.

Dunque, per via del gran numero di accattoni e di indigenti sdraiati e morenti ai bordi delle strade, col rischio che scoppiasse una qualche epidemia, l'autorità sanitaria di Milano fece un appello affinché tutti gli accattoni si recassero presso il lazzaretto di Porta Venezia. A una prima fase di "spinta gentile" seguì presto l'obbligo: 

"[gli indigenti] non facendo conto dell’invito, continuavano a strascicarsi stentando per le strade. Visto ciò, si credé bene di passar dall’invito alla forza. Si mandarono in ronda birri che cacciassero gli accattoni al lazzeretto, e vi menassero legati quelli che resistevano; per ognun de’ quali fu assegnato a coloro il premio di dieci soldi: ecco se, anche nelle maggiori strettezze, i danari del pubblico si trovan sempre, per impiegarli a sproposito." (riecheggia qui la trovata di dare un soldino a chi si reca presso i centri vaccinali).

I denari pubblici si trovan sempre, per impiegarli a sproposito. L'obbligo di isolamento portò presto il lazzaretto a contenere diecimila persone in condizioni sanitarie peggiori di quelle che sarebbero state tenendole per strada. Perdipiù, il lazzaretto, che era stato prima adibito alla quarantena delle merci presumibilmente infette, dovette essere svuotato in fretta e furia delle stesse merci, contraddicendo, causa la sopraggiunta emergenza, le stesse misure di carattere sanitario che ne avevano originariamente imposto l'isolamento.

"Ora, per metterlo in libertà, non si stette al rigor delle leggi sanitarie, e fatte in fretta le purghe e gli esperimenti prescritti, si rilasciaron tutte le mercanzie a un tratto. Si fece stender della paglia in tutte le stanze, si fecero provvisioni di viveri, della qualità e nella quantità che si poté; e s’invitarono, con pubblico editto, tutti gli accattoni a ricoverarsi lì."

Insomma, Comitato Tecnico-scientifico e Governo non avrebbero che da rileggersi il Manzoni per non ripetere gli errori del passato, ma ormai si sono fatti prendere dal puntiglio, e alla ragione hanno preferito la partigianeria ottusa della ritorsione fine a se stessa sui cittadini renitenti, mentre il virus ha fatto il corso che doveva fare, accompagnato dai decreti invece che contrastato.

3 commenti:

  1. Pare non abbiano letto nemmeno il capitolo dell'assalto al forno delle Grucce, con relativa spiegazione facile facile che fissare il prezzo a priori di beni di necessita (in quel caso, grano) non è un'idea geniale che risolva il problema. (Per ben 2 volta hanno fissato i prezzi delle mascherine )

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  2. pardon, non ho messo firma ... ettoregonzaga

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    1. Si legge male, controvoglia, e sempre quello che non impongono a scuola. Metti poi che Manzoni non fa figo come Saviano, non c'è speranza.

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