domenica 28 marzo 2021

Lavori notturni

Era mezzanotte passata quando nel silenzio pressoché totale del coprifuoco iniziammo ad avvertire il ronzio molesto di un motorino a scoppio, dapprima molto lontano e poi sempre più vicino, quando al rumore del motorino si aggiunsero anche le voci degli operai e quello di uno spray spruzzato a intermittenza sopra la sede stradale ci balenò alla mente che potesse trattarsi di una di quelle unità comunali adibite al rifacimento delle strisce e della segnaletica stradale che di solito escono come ladre nella notte o come trafugatrici di cadaveri destinati alla scienza ai tempi di Beniamino Franklin nella Londra di Re Giorgio II. Per qualche ragione che non colsi subito in tutta la sua evidenza l'unità si intrattenne proprio sotto le nostre finestre per un consulto, nel silenzio di tenebra si avvertivano solo gli ordini impartiti con fermezza e il motorino della macchina imbiancatrice accendersi e spegnersi come colta da continui ripensamenti, e nel frattempo si era fatta la una. Sicuramente, mi dissi, staranno tracciando le strisce dell'attraversamento pedonale che anche se non sembra possono presentare difficoltà d'esecuzione benché muniti di dima sagomata e di goniometro, ma confidando nella perizia dei tecnici comunali altamente specializzati sicuramente domani sulla sede stradale ci troveremo dipinta la Cappella Sistina. Potete immaginarvi dunque quale fu la nostra sorpresa al primo sorgere dell'alba quando carichi di aspettative ci accingemmo a riavvolgere la pesante tapparella di legno come sempre al costo di uno stiramento del nervo radiale costatando che di fatto nessuna striscia pedonale era stata tracciata sull'asfalto ma solo una semplice riga intermittente di mezzeria che ci sarebbe riuscito anche un bambino non particolarmente sveglio, e tutto questo al prezzo di una notte insonne. Mi domandavo se ci fossero gli estremi per una richiesta di risarcimento.

Nessun commento:

Posta un commento