Alla fine finirà che era persino meglio il Duce di Renzi, ma è ovvio, il passato ci appare sempre più innocuo alla luce del presente. Il Duce, se non altro, aveva fatto le bonifiche, il Craxi, a ben guardare, aveva più ragione di Berlinguer, e il Berlusca, tutto sommato, un simpatico vecchietto alla Hugh Hefner. E' l'attualità che ci fa bruciare nel fuoco delle passioni, fra vent'anni il Renzi verrà rimpianto da qualcun altro, perché lui non macinerà più acqua, mentre saremo tutti incarogniti con l'eroe del momento, che ti farà rabbia solo a vederlo in televisione (o sui tablet pieghevoli di quarta generazione).
Discorso che somiglia a quello di un mio amico, che criticava la perdita di tempo per scegliere le pietanze dal menù del ristorante, dicendo: "Tanto poi tutto diventa merda".
RispondiEliminaEcco, seguendo la metafora, a me della politica piace lo spignattamento anche se poi mi porto un panino da casa
EliminaIn un paese di anziani, rimpiangere il passato - qualunque esso sia stato, tanto di rado se ne ha esatta memoria - è coerenza.
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