mercoledì 10 luglio 2019

Quel libricino che sto leggendo, “Il pensiero politico della destra”, stampato nel 1996, è di Michele Prospero, che oggi ritroviamo come responsabile culturale di Sinistra Italiana. Parte da de Maistre per proseguire con Antonio Rosmini e arrivare a Nietzsche e Schopenhauer. Ecco, Nietzsche e Schopenhauer. Schopenhauer di destra? Inequivocabilmente, perché avrebbe volentieri dato il suo binocolo ai militari impegnati nella repressione, perché disprezza il popolo definendolo “plebaglia scatenata”, non ultimo, aggiungo io, perché ha fatto ruzzolare giù per le scale una vecchietta. Nietzsche di destra? Be', sì, però, bisogna distinguere... Nietzsche sarebbe ascrivibile alla sinistra per la parte che riguarda la critica all'apparto morale cristiano-borghese. Certo, disprezza il socialismo e ogni forma di impresa solidale però occorre sottrarlo alle grinfie di chi vorrebbe costringerlo “entro il corto circuito del pensiero totalitario”. Insomma, ancora nel novantasei Nietzsche godeva di un migliore ufficio stampa.

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