mercoledì 21 marzo 2018



Chissà dov’era puntato lo sguardo di Nietzsche, in nessun luogo del mondo, ormai guarito dalla malattia dei mortali, al di là del bene e dell’utile, divenuto divenire, che nel suo infinito e incessante mutare, incapace di soffermarsi per un attimo su una cosa, si sofferma contemporaneamente su tutte, restituendo una completa e definitiva immobilità.