domenica 27 novembre 2016

Il punto

Perché la logica del progressista-razionalista, quello che pensa di persuadere con la forza della ragione, non può funzionare con personaggi alla Trump o alla Berlusconi? Perché il razionalista pensa che basti dimostrare al popolo bue che quello che si fa carico delle sue istanze è un plurimilionario egoista e ricco da far schifo, come può capire le esigenze di un operaio uno che pure il cesso ce l'ha foderato d'oro? E qui che il razionalista si sbaglia, perché la logica non vieta che il milionario sia più in sintonia col popolo rispetto al professore, all'intellettuale di sinistra, il quale gli operai li ha visti solo in cartolina e nei cortometraggi dei fratelli Lumière (eventualmente come il milionario, su questo partono alla pari), lo abbiamo ripetuto allo sfinimento ma gli amici progressisti da questo orecchio proprio non ci sentono, ci mettono troppo sentimento nella loro ragione e in questo non fanno che reiterare all'infinito l'errore, con buona pace della logica che imperturbabile se li lascia alle spalle con tutti i loro pregiudizi, e così sia. L'operaio vuole prima di tutto essere protetto dalla minaccia della globalizzazione perché così crede di poter conservare il suo posto di lavoro, della fratellanza fra i popoli gli importa una sega all'operaio, prima il lavoro, e se è il milionario che glielo promette vada pure per il milionario, e non si fanno prigionieri.

4 commenti:

  1. vero, ma l'operaio o chi per esso dovrebbe riconoscere che Berlusca e Trump sono dei ca@@ari a cui importa un fico secco del proletario,
    Matteo Z

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  2. carissimo, la logica non funziona mai, con nessuno, in nessun caso. Scommetterei (non lo ho mai appurato) che non serve neanche per dirimere le controversie scientifiche in un convegno di logici matematici. Vogliamo una buona volta liberarci da questo feticcio illuministico ?

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