Interessante l'intervista a Veltroni, due passaggi su tutti: e in pericolo la democrazia? "Nascerà alla fine un pericoloso desiderio di semplificazione dei processi di decisione". Ma non è proprio la riforma costituzionale, a detta dei suoi detrattori, ad andare in questa direzione? Veltroni è di un'altra opinione, quello di ottobre è un referendum "sul rafforzamento della democrazia". Insomma, non c'è verso di capirsi. In realtà io non credo che la riforma costituzionale, che a questo punto dubito possa superare lo scoglio referendario, sia una minaccia per la democrazia, è semplicemente un'altra idea di democrazia, l'idea di una democrazia stabile contrapposta al vizio del ribaltonismo nostrano. Ma capisco anche che l'idea di privarci del gusto per l'intrallazzo ci spaventi, la cosa ci sembra innaturale... lo dico provocatoriamente: noi che non vogliamo la riforma costituzionale intimamente siamo i soliti intrallazzoni, ci piace il caos tipicamente italiota in cui sguazziamo come ippopotami. E' vero, lo ammetto, i governi stabili sono di una noia mortale oltre ad essere il più grande pericolo per la democrazia (!). (ma ti immagini lo scazzo di dover sopportare per cinque anni uno che ti sta sulle balle?).
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