Questa donna affetta da hyperthymesia dice di ricordare non solo le circostanze esatte in cui le capitò di sbucciarsi il ginocchio, ma anche di evocare alla memoria l'intenso bruciore, tanto da percepirlo come reale, attuale. Come distinguere dunque un dolore reale da uno richiamato alla memoria? Mi viene in mente il principio di equivalenza di Einstein, per cui in certe condizioni è impossibile distinguere forza di gravità e accelerazione, oppure la sindrome dell'arto fantasma. Come Berkeley si potrebbe giungere alla conclusione che basta la sola percezione a giustificare tutta quanta la realtà, compresa l'esistenza dei corpi (esse est percipi), per una legge di economia dei concetti, non per altro (a questo punto i materialisti ribatteranno: ma senza i corpi nemmeno la percezione! Senonché non si finirà mai di capire dove finisce il corpo e incomincia la percezione). (come Musil sono un appassionato delle teorie di Mach).
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