Dobbiamo puntare ai fatti rottamando le ideologie, roba vecchia (ma poi come faranno quelli del Foglio senza ideologie? Quelli ci campano, e allora sotto con l'ideologia gender!). Se l'ideologia è "il complesso delle idee e delle mentalità proprie di una società in un determinato periodo storico", ovvio che non ce ne possiamo sbarazzare. Senonché i grandi partiti contenitore a vocazione maggioritaria, come ad esempio il PD di Renzi, non hanno interesse ad accentuare i fattori di divisione, tendono all'amalgama, all'omologazione, al livellamento generale delle posizioni, in modo da allargare il più possibile il consenso. Tuttavia, fatalmente, anche in questi partiti emerge una linea ideologica, per esempio l'ideologia del superamento delle ideologie, il superinsieme che contiene i sottoinsiemi della politica dei fatti, dei risultati concreti, della crescita opposta alla decrescita, dell'implicita adesione al mercato, dell'abbassamento delle tasse, che guarda caso non è né di destra né di sinistra. Per cui non preoccupatevi, le ideologie non muoiono, come dimostrano il Movimento 5 Stelle, sorta di supercontenitore di tutte le posizioni antagoniste, o le infinite geremiadi sulla famiglia minacciata dal materialismo e della modernità: dove c'è società c'è ideologia e dove c'è storia pure e sempre ci sarà, non si scappa (le ideologie non muoiono, anzi, prosperano e sempre si rinnovano).
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