E per concludere, noterete come i nemici della modernità si trovino in genere in palese difficoltà di fronte all'evidenza della crescita esponenziale del benessere diffuso dalla rivoluzione industriale e capitalista, i marxisti non si spiegano come sia possibile che un sistema nato per accrescere squilibri e disuguaglianze abbia di fatto permesso a larghe fette dell'umanità di migliorare le proprie condizioni di vita, così, almeno a parole, tengono in gran spregio la ricchezza e il denaro, vero sterco del demonio. Parimenti la chiesa cattolica con la sua dottrina sociale sottolinea come quello a cui si è arrivati sia un benessere puramente materiale (mammona, ecc.) e che il bene maggiore sia sempre e comunque quello spirituale. Di fronte alla crisi economica ecco dunque ricompattarsi il fronte passatista, ciascuno volendo limitare l'inarrestabile marea della modernità nichilista secondo gli scopi suoi propri, e allora assisterete a questi curiosi incontri di amorosi sensi fra papisti e post-comunisti, fra neoluddisti molto chic e nazionalsocialisti underground, tutti uniti contro la modernità fredda e spietata che asfalta i cari e vecchi valori di una volta, è fisiologico.
OT (ma poi mica tanto): hai forse col tuo talento commentato 'La morte e la terra' di Severino?
RispondiEliminaNo, quello non l'ho letto
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