lunedì 2 febbraio 2015

La Liberté guidant le peuple

Sarò conciso, torno brevemente su un tema essenziale che vedo per lo più trascurato (capre!). Ho discusso per l'ennesima volta con un rivoluzionario della domenica riguardo a un punto fondamentale, e cioè la reale esistenza della libera volontà che vuole farsi prassi rivoluzionaria. Non che l'abbia convinto, in quanto le opinioni politiche riguardano essenzialmente la sfera emotiva, per cui fargli cambiare idea sarebbe stato come convincere un romanista a diventare laziale (capite bene che il problema non si pone). Libertà: facoltà di decidere autonomamente e spontaneamente. Ma autonomamente rispetto a cosa? Come se fosse possibile isolare l'uomo dal suo contesto (un pensiero isolato dalla prassi è una questione puramente scolastica). E poi la spontaneità, come fosse cosa avulsa dalla realtà, un'epifania, un'esperienza mistica, soprannaturale. Non è invece la spontaneità la cosa meno libera che esista, risposta automatica e incontrollata dell'organismo? Pensarsi liberi è essenzialmente una persuasione, la volontà di potenza di nietzschiana memoria, più l'uomo si crede libero, più si crede potente e crea quello spazio vitale che delimita il suo dominio. A questo punto si usa dire: ma se non siamo liberi, che senso avrebbe vivere? E' appunto per questo che il mondo dei liberi è pieno di contraddizioni! La libertà non esiste in quanto libertà ma in quanto persuasione di essere liberi, persuasione vitale e per questo irrinunciabile secondo il modo di essere tipico dell'occidente (esiste, dicevo, una predestinazione alla libertà dell'occidente per cui non c'è occidente se non c'è libertà, e su questo penso che siamo tutti d'accordo). Senonché, giunti a questo punto, il rivoluzionario si vede sottratta la sua idea di libertà, come del resto lo stesso capitalista, la cosa più dura da accettare per un tifoso è che romanisti o laziali son tutti uguali, e cioè non sono che il pretesto per sublimare un'interiorizzata volontà di potenza. (detto questo, ognuno tifi pure quel che vuole, basta che non porti le mazze).

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