sabato 21 febbraio 2015

Flexibilitas cerea

Ora, io non vorrei prendermela con Marianna Madia che l'è tanto bellina e tanto piccina, ma l'altra sera in tv pareva in catalessi, s'esprimeva per aggettivi semplici con aria vagamente stralunata come una bimba a cui avessero chiesto "vuoi più bene alla mamma o al papà?" (e questo in effetti era più o meno il tono della conversazione). D'accordo che certi ministri paiono ormai ridotti a semplici terminali, a utilizzatori finali di riforme e provvedimenti a cui devono semplicemente apporre la firma e giustapporre la faccia, ma davvero basta il trucchetto della giovane dal visetto angelico come simbolo del ricambio generazionale nella pubblica amministrazione per dare peso e sostanza alla grande rivoluzione riformista? Evidentemente sì. Tanto valeva prendere un'attrice professionista, una Vittoria Puccini, ma pure Arisa (magari al ministero delle faccine buffe), che oramai quello che conta è la narrazione, i significati che si riescono a trasmettere per via sinergologica, trucchetti da mentalisti (il gioco è assai facile, alzi la mano chi di voi pensa che Annamaria Cancellieri trasmettesse innovazione, crescita e fiducia nel futuro).

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