sabato 7 giugno 2014

 «In Italia infatti la linea più breve tra due punti è l'arabesco»

Si avvicina il Mundial e già nell'aria si sente profumo di revanche, ai ragazzi di Prandelli chiediamo lo scatto d'orgoglio, l'ennesimo, per il popolo più geniale del pianeta costretto però a tirar a campare soffocato com'è dalla stretta mortale dei vincoli di bilancio. Di per se saremmo naturalmente portati alla dolce vita, l'austerità teutonica non ci s'addice ricchissimi come siamo di chiacchiera e di ghirigori, ci venga dunque in soccorso questa prosecuzione della guerra con altri mezzi, Bismarck in braghette contro l'Italia in mutande (compresa di retorica del connazionale all'estero costretto ad emigrare e a campare ma su suolo straniero, come se non fosse proprio quella patria alla quale si rivolge con gli occhi lucidi ad averlo costretto all'emarginazione, mamma son tanto felice perché ritorno da te).

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