sabato 21 dicembre 2024

C'era bisogno per stigmatizzare un fatto puramente politico - come oggi ci assicurano tutti da sinistra («Per noi non cambia niente, le nostre accuse contro Salvini sono sempre state politiche», assicura Arturo Scotto) -  di mettere in piedi un processo, occupare il sistema giudiziario, spendere tempo e risorse per un procedimento che si è risolto nell'insussistenza del fatto? Questa cattiva abitudine di utilizzare la magistratura per scopi politici, questa brutto vizio, lassù nelle alte sfere, di farsi fuori con tutti i mezzi possibili, finisce per non rendere sicura la vita nemmeno a noi, minuscoli cittadini, che abbiamo sempre l'impressione che la giustizia sia un circo che investe la gente come una lotteria, con altri scopi che non sono quelli che ci vengono annunciati (si ha un bel parlare di Kafka, ma è evidente che lo si intende solo a piacere proprio, secondo i casi e le necessità). (e poi la solita manfrina: «Le sentenze si rispettano», che è come dire: ci costa, ma vi facciamo vedere quanto siamo beneducati. "L'educazione sarebbe l'arte di parere inoffensivi", Corrado Alvaro).

venerdì 20 dicembre 2024

Antiche misure idrometriche: la catinella

catinèlla s. f. [dim. di catino]. antica unità di misura della pioggia precedente all'introduzione di internet, che ha visto l'imporsi della locuzione di chiara deriv. bellicista "bomba d'acqua", quando non viene addirittura adottata la datazione geologica ("il giorno più piovoso dalla fine del Pleistocene"). Per noi confinanti con la provincia di Rovigo l'unità di misura della quantità di pioggia caduta al suolo era la "secia rovesa", la secchiata riversa testimoniata nella locuzione di deriv. dialettale "a piove a sece rovese";  di quante "sece rovese" fosse poi composta una singola "bomba d'acqua" a tutt'oggi non ci è dato sapere con precisione.

giovedì 19 dicembre 2024

Ma chi sono questi superuomini che potranno andare in pensione a 64 anni? Gente già col didietro paratissimo, con redditi che gli permettono di pagare fondi privati complementari. Ma poi che fai in pensione a 64 anni se non hai una vita interiore ricca come quella del sottoscritto? Se non ti interessi di arte, musica, filosofia, biglie colorate, navi pirata, bulloni filettati della seconda guerra mondiale? Fisico permettendo, se mi pagassero per quello che faccio potrei lavorare fino a 90 anni, ma chi mi paga, a me? La vita pensata dalla modernità è un paradiso artificiale in cui la felicità promessa non è mai quella disegnata sulla confezione.

mercoledì 18 dicembre 2024


Ormai mi esprimo meglio con i disegni, sento maturare in me questo nuovo talento: quello che assomiglia a Frodo è Milei, Er Motosega. Musk il pazzerello. Poi abbiamo Trump che tenta di blandire Meloni ma lei non prende ordini da nessuno (sì, è vero, le ho fatto i capelli molto shatush, ma non sono capace di farla brutta). Avevo anche fatto un disegno di Schlein per bilanciare un po' il conto che pendeva un po' a destra ma devo trovare una foto che le renda più giustizia. Chissà, magari divento un ritrattista, sapete, quelli che disegnano le facce dei giornalisti sugli inserti che non legge più nessuno. L'AI non li fa belli come i miei.

martedì 17 dicembre 2024

Sciences Po

Vedi come si sono messi tutti d'accordo a rimandare indietro i profughi siriani ora che la Siria è stata liberata, ora che al potere ci sono questi specchiati democratici che ci hanno solennemente garantito che non torceranno un capello alle donne: quand'è così, siamo a posto con la coscienza. La Siria è diventata dall'oggi al domani "paese sicuro", per comune accordo dei paesi occidentali che appena hanno intravisto l'opportunità di lavarsene le mani salvando le apparenze non hanno trovato nessun impedimento, mentre per accoglierli si sono dovute fare le conferenze internazionali. L'umanità è sempre quella degli altri vista coi lontanissimi binocoli dell'École libre des sciences politiques (il nostro razzismo è così ben camuffato dietro il mito dell'istruzione che manco più ce ne rendiamo conto).

domenica 15 dicembre 2024

Questa è una Autobianchi A112 Élite blu-medio del 1985, non so se è esattamente quella spasimata dal mio lettore Roberto perché ce ne sono sette serie, e questa è appunto la settima serie prodotta nel 1985 e lo si vede dall'abbondanza di rifiniture in plastica che a quei tempi era considerata il non plus ultra dello stile e dell'eleganza. L'Autobianchi poi confluì nella Lancia (l'Y10 all'inizio era commercializzata dall'Autobianchi) e poi chiuse ufficialmente i battenti nel 1995 e tutte insieme confluiscono oggi nella rovina generale dell'automotive (la gente più aggiornata dice così, "automotive"), e della Fiat, del Gruppo FCA o Stellantis che dir si voglia.

venerdì 13 dicembre 2024

Ci ritroveremo tutti all'Ades un giorno, un localino dark, molto underground, parecchio underground, ci ritroveremo tutti, ma proprio tutti, tutti quelli che sono lì da prima di noi, compresi Socrate, Platone e Aristotele, Eschilo e Sofocle, Omero e James Joyce, e i nostri antenati, anche, zii mai conosciuti, le donne che ci hanno lasciati, tutti ridotti a ombre, tutti con le orecchie abbassate, senza più niente, né privilegio né vanto. Ah che goduria, tutti depressi uguali, guariti per sempre dalla paura di crepare, col dispiacere di non poter resuscitare. Volevo domandare a Omero: come si fa a scrivere così bene senza avere conseguito un PhD?

giovedì 12 dicembre 2024

Nei momenti di massima inquietudine mi viene in soccorso il sapere che non esistono colpe, che nemmeno gli dei combattono Anánkē, che la libertà con le sue scelte illusorie porta solo afflizione. Sono calato in una specie di nirvana ontologico-filosofico che approda nell'Amor Fati, o sono molto saggio o molto pazzo, ma visto che la pazzia è di solito diagnosticata da gente immersa fino al collo nella follia del mondo, speriamo di non dare troppo nell'occhio, altrimenti siamo fritti (pardon, sono fritto).

Banausia

Da poco finito di rileggere Il Gattopardo, ieri Re Filippo e Mattarella mi sono improvvisamente apparsi trasfigurati nei ruoli di Don Fabrizio e di Don Calogero Sedara, anche se lo dico con tutte le prudenze del caso (oltretutto Re Filippo in veste di Don Fabrizio è un torto che si farebbe al Principe di Salina). Questa nobiltà ormai così discesa al livello del minuto commercio borghese ("giovedì mattina Re Felipe VI incontrerà una rappresentanza di imprenditori italiani e spagnoli e inaugurerà il Business Forum Italia-Spagna") è un triste destino che tocca ormai a tutte le casate reali, tanto varrebbe "spretarsi", ridiventare borghesi e vestire i panni del supertecnico o del Ceo di multinazionale: nobiltà è soprattutto distanza, questo affaccendarsi nei traffici mercantili che allungano su ogni cosa le loro manacce mondane le toglie tutte le sue prerogative ("una bottega non può avere nulla di degno di un uomo libero", Cicerone).

martedì 10 dicembre 2024

Una Mini Cooper 1300 nera con cappottina bianca per Roberto, dreams never end.


domenica 8 dicembre 2024

Con questa macchina zio veniva da Milano con tutta la famiglia, ci facevano il viaggio in tre o quattro, due "comodamente" seduti davanti e due scomodamente di dietro, a concepirlo oggi sembra impossibile, 250 km in quella condizione, con quelle ruotine, seduti praticamente col culo per terra, in autostrada. Dello zio si vedeva spuntare solo la testa e il berrettino all'inglese.

E inglese era anche la macchina, ma costruita su licenza in Italia dalla Innocenti, quella dei tubi, replica perfetta di quella di Mr. Bean. Solo che quella di zio era verde, forse per richiamare la vocazione provinciale del modello, anche se circolava a Milano.


La parte più riuscita era il retrotreno, quindi figuratevi il davanti. Sembrava assemblata come una scatoletta di tonno, con le giunture in rilievo che sporgevano come cuciture interne di pantaloni. Motore davanti e bagagliaio, pardon, portaoggetti dietro, perché più o meno quella era la dimensione del baule, con apertura dal basso per facilitare, dicono, il carico (ma che ci volevi caricare?).


Poi un giorno gliela grattarono, cioè gliela fumarono, vale a dire gliela rubarono, e oltre alla rabbia per quell'ingiustizia mi veniva sempre da pensare a 'sti poveri ladri che per andare a fare il colpo si erano rubati la Mini Minor, forse erano ladri di perline o di altri oggetti assai minuscoli, perché i sacchi di soldi, calcolati tre ladri più l'autista che faceva da palo, non ci potevano entrare.

Ricordo con tenerezza lo zio.

sabato 7 dicembre 2024

Abbiamo fatto un presepe talmente grande che ci paghiamo sopra pure l'Imu.

mercoledì 4 dicembre 2024

Povero Peppe, gli hanno rotto il giocattolo e adesso è costretto a dare fondo a mezzucci comici un po' penosi come il comizio del carro funebre. C'era più dignità in Calvero.

martedì 3 dicembre 2024

La democrazia non si sente tanto bene

In Corea del Sud annunciano e ritirano la legge marziale come fosse un avviso di interruzione della corrente elettrica, più modestamente, qui a Cosenza hanno fatto un referendum consultivo per chiedere ai cittadini se volevano il super-comune Cosenza-Rende-Castrolibero, risultato: affluenza del 26% (ripeto: 26%) e vittoria del no con il 58%. Siccome erano d'accordo tutti, da Fratelli d'Italia al PD, tutti uniti per puntare al finanziamento del nuovo comune per coprire i buchi di quelli attuali, i politici dicono che è la gente che non ha capito e loro gli riproporranno il progetto, fino a farglielo ingoiare a forza per il loro bene, come l'olio di ricino. Ma, dico io, la democrazia non funzionava che la volontà popolare, chiamata a decidere su un quesito, è sacra? Se non vi va bene come vota il popolo sovrano, fatevela fra di voi la democrazia, vi fate la vostra bella oligarchia e perlomeno lasciateci in pace.

domenica 1 dicembre 2024

Canto di Natale, nuova traduzione

Pubblico qui la mia nuova traduzione del Canto di Natale di Dickens a cui sto lavorando da questa estate, la potete trovare a questo indirizzo:

https://canto-di-natale-dickens.blogspot.com/

Ci sono parti che ancora non mi convincono e magari qua e là potrete trovarci ancora qualche errore, l'ho letto ormai così tante volte che non vedo più niente. Spero vi piaccia, a me è sempre piaciuto da morire, Scrooge è il mio villain preferito.

sabato 30 novembre 2024

Eccone un'altra: l'educazione sentimentale insegnata a scuola con voti che fanno curriculum e la pagella a fine quadrimestre. Qui ci vorrebbe Schopenhauer, sì, il misogino Schopenhauer a metterci un bel carico con la sua proverbiale arte di insultare. Come può non far orrore quella "educazione sentimentale" affiancata a "curriculum"? Ma sarò io che sono un libertario, che pensavo ingenuamente che non si danno i voti, non si inquadrano in un sistema di valutazioni i sentimenti. Della sinistra, io che sono socialista, mi fa paura questa specie di buona fede, questa vis edificante (e un po' bigotta) che pensa che tutte le cose si devono imparare sotto il patrocinio di professori selezionati per concorsone statale. Contro la sinistra hegeliana.

Ho letto di questo divieto australiano dei social per i minori di 16 anni, solita ipocrisia: prima crei i social e incoraggi i contenuti per deficienti, poi ah no, attenti, i social sono pericolosi per la crescita dei ragazzi, vanno proibiti fino a 16 anni (a 17, invece, tutti membri della Scuola di Francoforte). Io sono della modesta opinione che o li togli a tutti o a nessuno, che casomai i social andrebbero tolti per primi ai genitori, perché sono loro i più imbecilli, che per giunta non hanno nemmeno la scusa di essere ragazzi.

venerdì 29 novembre 2024

Gli dei ci si presentano nell'Odissea nella placida agiatezza dei ricchi borghesi che amabilmente discorrono fra di loro di politiche aziendali, la loro ditta sono i mortali, e il capofamiglia, il commendator Zeus, non si esime dal lamentarsi della loro ingratitudine: 

Ahimè sempre gli uomini accusano gli dei: dicono che da noi provengono le sventure, mentre è per i loro errori che patiscono e soffrono oltre misura.

Noi mandammo Hermes messaggero, dice il commendatore, ad avvisare Egisto di non unirsi alla sposa legittima del figlio di Atreo, ma quello ha voluto fare di testa sua ed ecco i risultati. Certo anche il commendatore, quando gli prende l'uzzolo, è dio di grandi passioni e non esita a pescare nel grande cesto delle sue sottoposte le più succulente primizie, ma egli ne ha la potestà, e il possesso brutale della femmina mortale è sempre da leggersi come la più alta forma di onorificenza. 

Ma a questo punto prende la parola la figlia prediletta Athena, a cui il padre ha affidato il ramo sapienza, arti & mestieri e strategia in battaglia. Athena è l'unica dea che può concedersi qualche licenza con il padre, sapendo che con lui l'avrà sempre vinta. L'ha generata divorandone la madre, per cui in lei ha trasmesso tutte le sue sostanze. Athena dà certamente ragione al padre, ma ecco che c'è una questione che sottopone alla sua attenzione, c'è questo povero Odisseo, che sempre ha mostrato grande rispetto per il principale, che langue di nostalgia sull'isola di Ogigia tenuto prigioniero dalla bella Calipso, la ninfa dai bei capelli, figlia di Atlante che sorregge la terra. Zeus si dimostra subito accondiscendente nei suoi confronti, e approfittando della momentanea assenza del suo terribile fratello Poseidone, ospite d'onore presso un banchetto organizzato dagli Etiopi, maestri nell'arte del catering, ne approva il piano di salvataggio (Poseidone ha una vecchia ruggine con Odisseo, egli gli ha accecato suo figlio Ciclope e adesso fa di tutto per contrastarne il ritorno).

Veramente questa vicinanza degli dei olimpici alle forme della vita mortale, quasi una confidenza, è la cosa che più sorprende nei poemi greci, ma alla fin fine è la stessa volontà frustrata di potenza che genera gli dei e quella scimmiottatura della loro vita beata fra le nuvole che è la fede nel benessere terreno. Ma negli dei, che sono grandi, trova posto anche un'umanità quasi "cristiana":

Stranieri e mendicanti vengono tutti da Zeus, ciò che ricevono, anche se poco, è gradito. Allo straniero offrite, ancelle, da mangiare e da bere, fatelo lavare nelle acque del fiume, al riparo dal vento. (Nausicaa, che parla ispirata dal dio)

Avevamo appena finito di leggere come ogni sera prima di dormire:

Sulla riva del mare la gente di Pilo sacrificava dei tori neri a Poseidone che scuote la terra, il dio dai bruni capelli.

e avevo anche pensato quando sarebbe toccato anche a noi che non avevamo sacrificato dei tori, che un boato, come un fortissimo colpo di vento, ci ha squassato la casa e il letto, riportandoci immantinente alla realtà di mortali in balia di forze più grandi e potenti di noi. Tutto si è svolto quasi come in una premonizione, e nemmeno la scienza, che come l'hegeliana nottola di Minerva arriva a darci nozione dell'epicentro solo a fatti già compiuti, non può farci un bel niente e ci è in questo caso di scarsa consolazione, tanto che valeva pensare che fosse stato davvero Poseidone e in che modo avremmo potuto ingraziarci la sua benevolenza.

giovedì 28 novembre 2024

Ho appena disegnato una bella Alfa 155 DTM degli anni '90, quella portata al successo da fior fior di piloti tra cui Larini, Nannini, Tarquini e Christian Danner. Perché disegno soprattutto Alfa? Per una questione affettiva, probabilmente, ricordi dell'Alfasud e dell'Alfa 33 Quadrifoglio Oro del nonno che mi scarrozzavano in giro quand'ero ragazzo, e perché come macchine hanno quella allure da muscle cars italiane che mi piace tanto. Poi L'Alfa 155 DTM fu un progetto felice, un campionato nel 1993 e poi tante vittorie nel Gran Turismo tedesco, il Deutsche Tourenwagen Masters, che fra tutti i campionati è il più ignorante di tutti ("ignorante" nel senso di eccessivo, genuinamente esagerato): minigonne, spoileroni assurdi, prese d'aria, assetto ribassato, penumatici giganti, insomma, il sogno di tutti i bambini omaggiati di macchinine della Bburago, azienda fondata dal cav. Mario Besana di Burago di Molgora, e oggi venduta, come tutto quanto a questo mondo, ai cinesi. Che gioia, che felicità, sono ritornato bambino.

venerdì 22 novembre 2024

Oggi qui è arrivata la buriana, la tempesta perfetta, piove e tira vento che sembra di stare a Capo Horn, abbiamo chiuso i boccaporti e ammainato le vele, orzato gli orzaioli e sodomizzato gli ombrinali, siamo pronti per affrontare la tormenta. In poche ore cadrà la pioggia che normalmente cade in un secolo, è come se su un letto a due piazze si riversassero in una volta sola le intere cascate del Niagara: la Sila ci osserva imponente avvolta nelle brume, dal ventre di Erebor sale sinistro il ruggito di Smaug (va be', mi sono fatto prendere un po' la mano...).

giovedì 21 novembre 2024

Venti di guerra

Siccome è capitato che l'Ucraina ha sconfinato in territorio russo con un Lince italiano, Putin si riserva il diritto di lanciare un ICBM sull'Iveco per ritorsione, è così, occhio per occhio, dente per dente. Ora, se avete fornito armi all'Ucraina, anche solo una fionda o una cerbottana, io vi consiglio vivamente di fare baracca e burattini e andare a stare per un po' dalla suocera, almeno finché si calmano le acque. Voi mi direte: ma proprio dalla suocera? Capisco l'obiezione, ma credetemi, meglio una suocera in casa che un ICBM all'uscio.

martedì 19 novembre 2024

Giorni fa ho aperto un profilo DeviantArt dove raccolgo i miei disegni safe for work. Sono acquerelli digitali fatti a Photoshop ma che hanno tutto il sapore di acquerelli veri, più veri di quelli spacciati per veri dall'intelligenza artificiale. Per chi vuole curiosare, l'indirizzo è: https://www.deviantart.com/t-annhauser. Col tempo conto di variare i soggetti, ho l'ambizione di ritrarre anche rovine, monumenti e altri ruderi della modernità e non, come i veri romantici (anche se la mia vera passione sono le macchine e gli aerei della seconda guerra mondiale). Per consultazione aggiungo il link nella colonnina di destra. Non ho l'ambizione di entrare all'Accademia di Belle Arti di Vienna.

domenica 17 novembre 2024

Il nostro ecosistema artificiale si chiama civiltà, che come dice la parola stessa è la presunzione di vincere la natura chiudendosi entro le mura della città, dove si crea quella natura diversa che è la legge positiva contrapposta a quella naturale. Pur amando la vita di città, non mi illudo più di tener fuori dal computo la potenza della natura, e per potenza della natura intendo tutti gli aspetti che sfuggono alla presunzione di poterla dominare, compresa la presunzione, ormai tramutata in nevrastenia, di poter rimediare ai guasti del riscaldamento globale.

Quando Erodoto lesse le sue Storie alle Olimpiadi, l’entusiasmo fu tale che ai nove libri furono imposti per acclamazione i nomi delle nove muse. Non s’immagina uno storico dei nostri tempi, Johan Huizinga per esempio, che legge il suo Autunno del Medio Evo alle olimpiadi di Anversa, o di Berlino, o di Los Angeles, e ottiene altrettanto successo. Perché quello che era possibile 'allora’, ora non è possibile?

Savinio, Nuova enciclopedia, alla voce Deliberazioni