Il giornalista, si sa, è un cretino per contratto, ma quando per contratto gli viene per di più richiesto di fare il poeta, il cerchio si chiude e la sua cretineria emerge intera e perfetta, come lo sfero di Parmenide: Bayesian, lo speleo sub dei vigili del fuoco: «Quei frammenti di vita dentro il relitto». Il "frammento di vita" è licenza stabilmente presente nel miserabile breviario giornalistico delle frasi fatte, parimenti a "vita spezzata" e a "giro di vite". "Speleo sub" è invece termine tecnico che rimanda alla competenza specialistica tanto cara all'uomo attuale, accostabile all'apocalittico "bomba termobarica" e al fantascientifico "cane molecolare", che poi, stringi stringi, si rivela il segugio del Tenente Colombo. Il giornalista come aedo dell'attualità, l'attualità acefala delle ciance che durano un giorno e che riposano sulla storia ridotta a rotocalco, come nei programmi di Rai Tre.
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