mercoledì 5 ottobre 2022

Fine dell'Occidente e inizio dell'Eurasia

Poniamo che si stia formando questo blocco russo-cinese alternativo all'occidente (comprendenti altri paesi emergenti stanchi dell'egemonia occidentale), neo-euroasiatismo, ragioniamo nell'ottica di progressivo arretramento dell'egemonia occidentale a favore di un nuovo ordine mondiale centrato su Russia e Cina. La democrazia occidentale, con i suoi riti e la sua rete di valori e di diritti umani, fra l'altro sempre più ridotti a macchiette, sarebbe destinata a cedere il passo alle cosiddette democrature, cioè dittature travestite da democrazie, fra l'altro senza nemmeno più il bisogno di camuffarsi, e per noi crassi e tronfi occidentali sarebbe la fine. Fantapolitica? Chissà. Se gli Stati Uniti hanno lanciato l'atomica per evitare ulteriori spargimenti di sangue, perché non lo dovremmo fare anche noi? Così ragionano simmetricamente i nuovi aspiranti egemoni. A voglia di opporre argomenti, di fondare i giudizi sui giusti principi occidentali, quando si cambia padrone, si cambiano anche i principi. Voglio dire che siccome per l'occidente Dio è morto, e con questa massima intendiamo la caduta degli assoluti, non potranno essere assolutamente giusti nemmeno gli stessi principi occidentali che oggi ci danniamo tanto l'anima di far prevalere. Personalmente, io, vaso di coccio fra i vasi di ferro, guardo con preoccupazione a questo bello scherzetto che ci stanno confezionando gli occidentali buoni in combutta con i russi cattivi, e se guardo al futuro vedo nerissimo, schiacciato fra le aspirazioni di egemonia euroasiatica e i deliri dell'ordoliberismo nostrano (ordoliberismo, cioè questa untuosa propensione alla regolamentazione di ogni aspetto della vita privata del cosiddetto libero cittadino in nome di un fantomatico bene comune sempre più farlocco, un'ideale carotina che oramai non ingolosisce più nessuno).

4 commenti:

  1. Mah, la Cina tanto tanto, anche se hanno pure loro talmente tanti problemi interni che ci penseranno due volte prima di prendere di petto gli Stati Uniti - ma la Russia al momento non e' che una grossa Corea del Nord a cui resta solo il ricatto nucleare: con meta' della popolazione maschile dotata di mezzo cervello gia' fuggita e l'altra meta' mandata a morire in trincea nel lungo periodo Putin puo' al massimo fare il Lukashenko di Xi Jinping.

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  2. Mentre l'Occidente costituisce una sola civiltà, che parte da Omero e arriva a Tarantino, Russia e Cina sono due ben distinte civiltà, di cui la prima ha diversi legami con quella occidentale, mentre la seconda è aliena (l'occidentale ha nei confronti del cinese un razzismo che è forse superiore anche a quello che ha nei confronti del negro e dell'arabo). L'attuale vicinanza tra Russia e Cina esiste solo per motivi tattici temporanei, utile alla sopravvivenza di entrambi nel breve termine, per complementarità economica, per far fronte comune contro l'arrogante dominus americano. Quando l'impero americano cadrà - nessuno può sapere quando e forse la turbolenza attuale può proprio essere interpretata come una audace manovra americana (perché gli americani avrebbero potuto fermare tutto ben prima del 24 febbraio, se l'avessero voluto) per ritardare lo scoppio dei conflitti interni, quelli che hanno portato all'elezione di Trump e alla grottesca insurrezione del 6 gennaio 2021, che ha radici profonde nell'impoverimento della rust belt, nell'infighettamento delle zone costiere e nella contrapposizione sempre più profonda tra chi porta il peso di essere l'egemone mondiale (senza che questo gli venga riconosciuto) e chi ne trae beneficio materiale (i fighetti). Questi conflitti interni sono il più probabile fattore che potrebbe portare alla caduta dell'impero. Assumendo che l'impero a un certo punto cada (il che significa nei fatti, gli americani che riducono la loro profondità difensiva fino alle loro coste, abbandonando Europa, Giappone, Diego Garcia e Pacifico), non verrà sostituito da un altro egemone mondiale nel breve termine, perché non esiste un'altra potenza globale con le caratteristiche degli USA, mentre scoppieranno tante lotte cruente e incruente per il dominio locale (lotte finora in qualche modo sopite dagli americani, che hanno applicato pax americana entro i confini della propria sfera di influenza e divide et impera ai suoi margini). Guardando a casa nostra, l'Italia verrà contesa dalle potenze europee, Francia e Germania si contenderanno il dominio dell'Italia settentrionale, mentre se l'Inghilterra ne avrà la forza (cosa non scontata visto che in questo scenario non avrebbero più l'appoggio americano) continuerà a pensarsi come potenza marittima e vorrà controllare le rotte del Mediterraneo da Suez a Gibilterra, ma controllare Suez e Gibilterra non serve a molto se non si controlla anche il canale di Sicilia, quindi l'Inghilterra vorrà mettere bocca sul controllo di Sicilia e Italia Meridionale. Dubito che l'Inghilterra ne avrebbe la forza, ma se l'avesse potrebbe addirittura tentare di contrastare la frammentazione italiana, appoggiando uno stato unitario (debole), che in qualche modo si opporrebbe ai tentativi di Francia e Germania di dominarlo. Siccome anche la Germania avrà i suoi casini interni, lo scenario più probabile è che sia la Francia a prendere il sopravvento sulla penisola (su cui ha già messo gli occhi da tempo) e alla fine l'Italia diventerebbe la terronia della Francia (anche se la cosa verrà mascherata in qualche modo per non offenderci troppo, non ci vorrà molto, basterà che i francesi decretino la superiorità italiana sui fronti culinario e calcistico e il dominio francese verrà accettato di buon grado).

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  3. Si', sulla Russia in effetti sono troppo ottimista: in realta' sono gia' dei morti che camminano

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