domenica 29 maggio 2022
Aggiornamenti sull'Ulysses
Parerga e Paralipomena: Storia dell'ideale e del reale/1
Parerga e Paralipomena comincia con Abbozzo di una storia della teoria dell'ideale e del reale: "Cartesio è considerato a buon diritto il padre della filosofia moderna, anzitutto ed in generale poiché ha avviato la ragione a reggersi sulle proprie gambe, con l'insegnare agli uomini a servirsi del proprio cervello, sino allora duplicemente sostituito dalla Bibbia e da Aristotele". Cartesio, è risaputo, pone il problema dell'esistenza del mondo esterno: io ho esperienza diretta solo del pensiero, inesteso e immateriale, come giustificare incontrovertibilmente, dunque, l'esistenza del mondo esterno, esteso nello spazio e materiale? Qual è il rapporto che intercorre fra l'oggetto come appare nella coscienza e l'oggetto esterno, preso in sé e per sé? Esiste l'oggetto preso in sé e per sé? "Cogito ergo sum" prova l'esistenza certa dell'autocoscienza che tuttavia non può provare l'esistenza degli oggetti esterni, se non attraverso "il misero espediente" (parole di Schopenhauer) del Buon Dio che non ci vorrà di certo ingannare sull'esistenza del mondo, il quale non è dunque dimostrato da Cartesio per via di ragione, ma per via di fede (a meno che non si voglia considerare prova di ragione la prova ontologica dell'esistenza di Dio, per la quale Dio esiste poiché, essendo pensato come ciò di cui non si può pensare nessuna cosa maggiore, Egli racchiude in sé anche la qualità dell'esistenza; il che equivale all'azione del barone di Münchausen che riuscì a tirarsi fuori dal pantano afferrandosi per i capelli). Ma come può il pensiero immateriale fare presa, in quanto intenzione scaturita nella mente, sulla realtà materiale? Ecco dunque intervenire a spiegarlo l'occasionalismo, il quale afferma che l'accordo fra reale e ideale è predisposto ab origine da Dio una volta per tutte, le idee e il loro effetto sulla realtà sono state armonizzate in modo da corrispondersi, del tutto occasionalmente, riducendo così il principio di causa ed effetto a semplice apparenza. "I profondi pensieri di Malenbranche per altro hanno dato la spinta immediata al sistema dell'harmonia praestabilita di Leibniz, la cui fama, ampiamente diffusa, e la cui alta considerazione ai suoi tempi dànno una prova che l'assurdo fa molto facilmente fortuna nel mondo". E aggiunge: "Per quanto io non possa vantarmi di avere delle idee chiare sulle monadi di Leibniz", la qual cosa mi consola, perché non ne ho mai avute di chiare nemmeno io. Nell'harmonia praestabilita, le due dimensioni delle idee immateriali e degli oggetti materiali, conducono il loro balletto diretti dal Regista Supremo che ne regola le movenze sulla scena: "Detto questo l'harmonia praestabilita si può forse intendere nel modo migliore, quando la si paragoni alla rappresentazione scenica, là dove molto spesso l'influxus physicus sussiste solo in apparenza, e la causa e l'effetto sono connessi unicamente attraverso un'armonia prestabilita dal regista, ad esempio quando uno spara e l'altro cade «a tempo»" Seguirà Spinoza. (continua)
venerdì 27 maggio 2022
Eudemonologia
Dopo che è finito Don Matteo ho avuto l'avventatezza di non spegnere subito il computer e, ahimè, sono capitato in mezzo a una puntata di Porta a Porta. In verità l'inquietante visione mi era stata preannunciata dalla solita anticipazione delle 23.00, come uno di quegli incubi ricorrenti che lampeggiano nella notte senza un perché. Sensazione straniante, più straniante di quando guardo Don Matteo: faccia scura e grave di Bruno Vespa, tema di Via col Vento, clac molesta e scrosciante che si sovrappone alla voce da fossore del padrone di casa che presenta ospiti atterriti e sconvolti, inquadrati con gli occhi fissi e raggelati, come se fossero appena usciti da una seduta di cura Lodovico, ben consci di esserci invece finiti dentro. Di notte capitano le cose più raccapriccianti, è soprattutto di notte che chiedo conforto alla sapienza e mi metto a leggere, come un bravo curato di campagna, brani scelti dal breviario schopenhaueriano, Parerga e Paralipomena soprattutto, che è uno di quei libri che si leggono e rileggono in continuazione, in una specie di ruminazione, e non finiscono mai di piacere, edizione (l'unica italiana, che io sappia) curata e tradotta in bello stile da Giorgio Colli.
Anche colui che vuole tirare le somme della sua vita, sotto il punto di vista eudemonologico, non dovrà quindi fare il suo conto secondo le gioie godute, ma piuttosto secondo i mali, cui è sfuggito. (pag. 548, Aforismi sulla saggezza della vita)
domenica 22 maggio 2022
Vendita galline km 2
Per aver anche solo la speranza di capirci davvero qualcosa in tutto questo bailamme bisognerebbe guardar da molto lontano e mettere a fuoco le palle degli occhi sulle più lunghe distanze, e non farsi ipnotizzare dalla minutaglia e dal chiacchiericcio quotidiano, mentanesco e rainewsventiquattresco, che per la maggior parte è smitragliata di notiziole impacchettate per fare impressione.
Poi capitammo filati dentro un'altra trincia di film, e questa volta era solo una biffa umana, una faccia molto pallida che tenevano ferma e a cui facevano un sacco di trucche orribili. Io, tra le budella che mi si torcevano, e una terribile sete, e il planetario che mi faceva tac tac tac, sudavo un piccolopoco e mi pareva che se avessi potuto non locchiare quel pezzo di film forse non mi sarei sentito così male. Ma non potevo chiudere i fari, e anche se cercavo di muovere la palla dell'occhio in giro non uscivo dal campo visivo del film. (Arancia Meccanica, Anthony Burgess, traduzione di Floriana Bossi)
Lo si vede bene dall'enfasi posticcia che mettono nella presentazione delle notizie le maestranze di La7, costrette ad avvolgere la notizia in veli sempre più spessi di carica emotiva, uno su tutti, il povero Celata, delle fatiche, ogni volta, che gli si ingroppano gli svincoli del planetario ogni due svolte: ehmmm, aahhhh, pausa, eeeeeehm, ecc. Questa non è informazione, è vendita galline km 2 (cit.).
In media non stat virtus
Ormai ogni cosa che accade nel mondo, seria o meno seria che sia, finisce nel tritacarne del circo dell'informazione, che è un gran mercato delle vacche senza averne però la serietà (ricordo della figura professionale del "mediatore", in italiano forbito "sensale", che dalle mie parti, nella bassa padana, era tenuto più in considerazione del medico condotto). Abbiamo più volte accennato al fatto che tutte le notizie sono mediate, e perciò corrotte, da un'intenzione, politica, esaltatoria, celebrativa, moralisticheggiante, e questo è un difetto che l'informazione si porta appresso dalla fondazione della civiltà e che oggi come ieri continua ad ammorbare la comprensione delle cose e si fa ancella degli interessi più deleteri. Il candido occidentale pensa che questo difetto sia prerogativa esclusiva delle cattive democrature dell'est, e nel pensarlo non si accorge che ci è immerso pure lui fino al collo. Quando in una democrazia occidentale, come in qualsiasi altra forma di governo, si fa largo l'idea che occorre fare opera di persuasione e gestire il consenso dell'opinione pubblica, la corruzione della verità è già definitiva e pensarsi nel giusto è cosa da fessi, fessi e per giunta anche pericolosi.
(nella foto: mediatore con cappello che esibisce il suo principale strumento di lavoro, la stretta di mano) |
mercoledì 18 maggio 2022
Aggionamenti sull'Ulysses
Ho quasi terminato Proteo/La spiaggia, dove Stephen Dedalus se ne va bighellonando lungo la spiaggia dipanando il dedalo dei suoi pensieri, e a noi questa libertà viene restituita sotto forma di flusso di coscienza, preludio a quel supremo flusso di coscienza, senza virgole e punteggiatura, che sarà l'ultimo capitolo. Cervellotico, pretenzioso, a tratti insopportabile, però a tratti anche divertente. L'espediente del flusso, una trovata allora ancora giovane, quindi fin troppo onusta d'entusiasmi, che non è solo flusso di coscienza ma anche del mare, sostanza proteica (nel senso di Proteo, dio dei fiumi e delle distese d'acqua nonché oracolo e mutaforma), a significare la mutazione, il divenire di tutte le cose, bla bla bla, ecc. ecc. ecc. Stephen passeggia sulla spiaggia, si dà alle divagazioni filosofiche, alle sue lamentazioni, vede un cane, scribacchia versi su un lembo di lettera (la lettera del Signor Daisy), piscia in mare all'arrivo della marea. Necrofilia di Stephen, descrizione minuziosa dei cadaveri, del cane, dell'uomo affogato, e conseguenti divagazioni erotiche. C'è da ammattire a trovare una prosa che restituisca tutto questo saltellare di palo in frasca senza strafare, senza inabissarsi e farsi trascinare sotto il pelo dell'acqua dalle astruserie di Dedalus/Joyce. Non vedo l'ora di attaccare con Mister Bloom, che almeno è più terra terra.
martedì 17 maggio 2022
Battersi per le idee non avendone
Oggi, parafrasando Flaiano, i progressisti si battono per le idee non avendone. Tempo fa noi blogger eravamo tutti antiberlusconiani, c'erano anche i blogger di destra, è vero, ma erano disprezzati come oggi lo sono quelli senza mascherine. Ci siamo rilassati, e constatato che non serve poi chissà quale massa cerebrale per passare per intelligenti, abbiamo commutato il cervello sul minimo sindacale e facciamo le battaglie giuste, come un tempo s'andava a messa per ascoltare il sermone del prete. Sono diventati delle vecchie ziette quelli di sinistra. Ci vorrebbe un Gaber per descriverli, ma non c'è più nemmeno Gaber. I russi ci hanno sempre tenuto nascosto la macchina di fine di mondo, e ci spiano, e contaminano i nostri fluidi vitali: sembra scritto domani il Dottor Stranamore.
domenica 15 maggio 2022
I cattivi dormono in pace
La risibilità dell'occidente che si sciacqua la coscienza facendo vincere l'Ucraina all'Eurovision Song Contest. Continuo a preferire Don Matteo, dove almeno l'ethos è spiattellato più candidamente. Un giorno parleremo della caserma dei carabinieri di Don Matteo, roba che se esistesse per davvero, davvero tanto varrebbe farsi il segno della croce e richiamare in vita Rob Kardashian, l'avvocato di O. J. Simpson, capostipite di dinastia di socialites. Tornando all'Eurovision, l'intera Europa è diventata un kindergarten di bimbiminkia, è destino. È destino che un grande direttore russo venga licenziato dalla Scala e che si santifichi invece Bono Vox che canta la sua cacatina pop nella metropolitana di Kyiv. Mi piacevano gli U2, ho tutti i loro dischi, anche quelli dei Queen, ho anche degli amici gay. Nel '68 si era fatta la rivoluzione contro la morale borghese, oggi dobbiamo sorbirci la moralina dei nipotini intrippati con le battaglie civili. Nel frattempo la guerra continua e i cattivi dormono in pace.
venerdì 13 maggio 2022
Papa Francesco e l'anca del miracolo
Papa Bergoglio, poveretto, ha l'anca sbilenca e non è potuto andare in Russia a salvare il mondo, non fosse stato per quell'anca, e per il dolore al ginocchio (il papa soffre anche di una lesione al legamento del ginocchio destro dovuta principalmente alla postura sbagliata causata proprio dal problema all'anca), russi e ucraini parteciperebbero oggi all'Eurovision Contest vestiti da donne con una canzone che parla di accettazione della diversità, e la guerra finisse, e la pace tornasse, soprattutto dopo aver speso delle così belle parole nei confronti del patriarca Kirill, parole distensive, piene di rispetto e di spirito cristiano. Oggi ai papi è richiesta una certa dinamicità, la disponibilità a viaggiare, la conoscenza delle lingue straniere, non basta volere la pace nel mondo come una miss calzedonia qualsiasi, un papa che non deambula è un vicario di Cristo a mezzo servizio. Attorno a quella gamba gigia si giocano i destini del mondo, alle brutte, prima di pensare all'intervento, è stato allertato Don Matteo, che ha da poco lasciato la parrocchia al più giovane e prestante Don Massimo proprio in vista di una possibile successione al soglio pontificio. Preghiamo tutti per Papa Francesco e per la sua anca, e che riesca a prenotare la visita da un buon ortopedico prima che gli scada l'esenzione dal ticket.
mercoledì 11 maggio 2022
Contro i bambini
martedì 3 maggio 2022
Fort Apache democrazia
Non lo si diceva tanto per dire che la democrazia sarebbe diventata obsoleta, la democrazia, di tanto che si è perfezionata, s'è striminzita come ai tempi di Pericle, che valeva solo entro la ztl e fuori, oltre il Ceramico, stava accampata l'orda dei populisti, dei figli di nessuno, metechi, macachi, diseredati e cittadini di un bel niente. Entro le mura i cittadini a pieno titolo si battono per il riconoscimento della costipazione come malattia invalidante, fuori le mura non ti fanno entrare nemmeno per pisciare (serve la consumazione). E il giorno che gli esclusi s'incazzano, li chiamano terroristi. L'Occidente in giacca e cravatta con la faccia da persona rispettabile. È già tanto che non ci abbiano fatto ancora la pelle.
Le piante grasse sono anche dette succulente
Ci sono due uccellini, la mattina, che si rincorrono sempre sotto i pini, all'inizio pensavo che litigassero, poi li ho visti fermarsi sullo stesso ramo a lisciarsi insieme le penne. Lo fanno per gioco, come le frecce tricolori. Tonneau, tonnè, looping, stallo, virate a Immelmann e a coltello, uno spettacolo. Sotto i pini il ronzio operoso delle api intente a impollinare gli aranci. Come già descritto, io del ciclo della natura non sapevo niente, mi pensavo che le api servissero solo a pungere e che il miele fosse un tipo di fiele, più erano incazzate, e più smielavano. È stata un'epifania scoprire che i frutti sono gli ovari incinti dei fiori. Le piante grasse sono brutte, tranne una che fa i fiorellini gialli e che dovrebbe avere un nome incomprensibile come del resto quasi tutte le piante grasse (sedum palmeri, ma abbiamo anche la kalanchoe, altrimenti detta calandiva). Il gelsomino invece profuma di saponetta, deve aver copiato la formula. C'è perfino una pianta che sa di saponetta alla lavanda. Poi un giorno capirò come sia possibile che le piante riproducano gli odori dei detergenti, forse è l'inquinamento.
Hitler, sì, però il gas andava bene
Potrebbe essere anche il nuovo Hitler, Putin, perché no? Ma in quel caso o negli ultimi vent'anni nessuno se n'è accorto, oppure, com'è più facile che sia, tutti hanno fatto finta di nulla e l'hanno pure foraggiato, il nuovo Hitler, pagandogli per anni il gas, e quindi nessuno adesso faccia l'urlo di innocenza con i denti porporini, che una stretta di mano, al nuovo Hitler, non gliel'ha negata nemmeno Letta, su. Se l'occidente rappresenta il buono e giusto, io sono il papa. Eh ma qui, eh ma là, vuoi mettere l'occidente, la libertà di espressione. Segaioli, segaioli che vi fate le pippe con la libertà di espressione mentre ve la tolgono pezzetto per pezzetto da sotto il sedere. Verrà il giorno che vi accorgerete di essere seduti sopra il proverbiale ramo segato, e la colpa sarà sempre di qualcun altro, ovviamente, mai vostra.