martedì 7 settembre 2021

Sulla riduzione dei nemici a caricature

L'abbiamo fatta anche su questo blog la profilazione del nemico, in passato coi berlusconiani, con gli omofobi, coi difensori dei valori non negoziabili, poi con i grillini e dopo coi renziani, prima ancora coi neocon e più indietro coi craxiani, si parte da un'idea di detestabilità e ci si costruisce attorno un tipo d'uomo, lo si è sempre fatto, oggi è venuto il turno dei novax. Non è che queste persone non esistano e non possano dire fesserie, il fatto è che a un certo punto i loro caratteri si staccano dagli individui e assumono vita propria, per così dire trascendentale, allontanandosi dagli originali nella misura in cui si trasformano in caricature. Questi simulacri dicono più di noi che dei nostri nemici: solo con l'aiuto della scienza sconfiggeremo il pericolo, quindi il novax deve essere irrazionale, irragionevole, irresponsabile, pericoloso, matto da legare. Tendiamo a proiettare nell'altro i caratteri che più ci inquietano, per espellerli da noi e trasferirli nel capro che ci confermi la nostra innocenza: se qualcosa dovesse andar male sappiamo di chi è la colpa, non sarà di certo per causa nostra. Ora, quando questa fallacia informa l'azione di governi interi, in Italia come altrove, non dico che ne scaturirà una sicura sventura, però potrebbe portare a qualche errore di valutazione indotto da una pervicace volontà di sicurezza. Chi vuole intendere intenda.

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