sabato 22 maggio 2021

La sezione Zoro

Nei programmi di Raitre poi esportati con successo sulla tv commerciale c'è sempre il chitarrista barbudo coi braccialetti ai polsi e la Gibson Les Paul che sa attaccare a memoria i pezzi di Guccini e dei Nomadi, c'è il palco fatto coi materiali poveri, ci sono le poltrone di carta, che poi sono oggetti di design che valgono milioni, ma il concetto è povero, c'è il presentatore che parla romanesco (mentre una volta andava il toscanesco), c'è il fumettista ipertricotico pure lui, romanesco pure lui, che semo tutti ggente dde bborgata, poi si dà il caso che il chitarrista sia un piccolo imprenditore, anche lui pure lui, ma non un imprenditore con la fabbrichetta, che fa troppo catenificio di Cabiate, industrialismo del nord, è un imprenditore della ristorazione, la pasta alla gricia, l'abbacchio allo scottadito (semo tutti ggente dde bborgata, e due), poi però ci sono le tasse, i contributi da versare, ci si dà una mano fra amici e poi scatta il controllo a sorpresa del rider, però amico tuo (che semo tutti ggente dde, ecc. ecc.), e si finisce che il ristoratore diventa un compagno che sbaglia, che si autosospende dalla sezione ma quando vuole il posto di primo chitarrista è sempre suo, perché ci sono dietro dei valori umani, perché è amico tuo, amico de la parrocchietta tua, alla faccia dei chitarristi che sso' amici d'artri.

4 commenti:

  1. Egregio, non solo sottoscrivo ogni sua parola e plaudo al suo sconfinato senso umoristico, ma mi domando - a ogni lettura dei suoi saettanti post - perché mai la comunità che lei raccoglie annoveri soltanto 30 adepti. Fossimo un Paese decente, lei dovrebbe avere più folloqers di Chiara Ferragni e Valentino Rossi messi insieme. Saluti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il mondo è fatto a scale, c'è chi scende e c'è chi sale, e io vivo nel sottoscala.

      Elimina
  2. (si precisa che il fumettista è burino)

    RispondiElimina