sabato 29 maggio 2021

Storia dei Måneskin, il famoso gruppo rock

Il ricollocamento dell'Italia sullo scacchiere mondiale passa anche dalla vittoria dei Måneskin all'Eurofestival. Måneskin è una parola danese che significa "Chiaro di Luna". Il gruppo, di grande respiro internazionale, consta di quattro elementi: l'ambiguo e controverso Damiano, frontman e grande animale da palcoscenico; Carletto, con i suoi graffianti assoli di chitarra; la ficcante sezione ritmica formata dal batterista Gianpiero e dal basso ipnotico di Victoria "Skunk" De Angelis, di origini danesi, che Damiano aveva già incontrato nelle cucine del ristorante Schiavi D'Abruzzo dove i due si occupavano dei bidoni della differenziata. Nelle lunghe ore passate tra i sacchetti dell'umido e gli avanzi di tonno i due maturano la loro volontà di riscatto. Alla band si aggregano gli altri due componenti trovati grazie a un annuncio su Secondamano. Comprano i primi strumenti musicali utilizzando il bonus cultura varato dal governo Renzi, usufruiscono anche degli 80 euro ma l'anno successivo devono restituirlo in quanto risultano incampienti, partecipano con successo al Concorso Voci Nuove di Castrocaro, vincono X-Factor grazie alla sapiente guida del coach Manuel Agnelli che in loro rivede i nuovi Collage (La gente parla, Tu mi rubi l'anima). Nel 2017 esce il loro primo EP, Chosen, del 2018 è il loro primo concept album, Il ballo della vita, in cui spiccano i brani Torno a casa, Morirò da Re e la struggente ballata I take my sh*t (quando mi pare e piace). Il resto è storia: vincono il Festival della Canzone Italiana con il brano di denuncia Zitti e Buoni che si imporrà anche all'Eurofestival. Li paragonano ai Led Zeppellin ma loro volano bassi e si autodefiniscono i nuovi Rolling Stones. Sventola sempre più in alto la bandiera dell'Italia  #competenza #tenacia

Nessun commento:

Posta un commento