venerdì 27 novembre 2020

C'è da fidarsi dei dottori?

C'è da fidarsi dei dottori? Siamo reduci dal secolo breve che ci ha ripetuto fino allo sfinimento che non esistono più assoluti, che tutto è relativo, sembrava che fosse scampata solo la scienza alla meticolosa distruzione degli immutabili, la scienza che ci ha dato gli aerei, i treni a levitazione, le lavatrici classe A+, fatti, non pugnette, e invece siamo qui ad assistere al quotidiano florilegio dei pareri discordanti, alle infinite dispute epistemologiche sulle proprietà dei vaccini: immunizzano/non immunizzano, quanto, come, perché? Boh, chi ci capisce è bravo. Nel dubbio, meglio un dottore che un astrologo, ma sulla capacità di quel dottore di capirci qualcosa non c'è da metterci la mano sul fuoco. E allora qui vedete bene che rientra in gioco la categoria della fede, facciamo a fidarci, non tanto del Signore padrone del cielo e della terra ma del sig. Dottore, che rappresenta la scienza ma non è la scienza, è solo un uomo come tutti gli altri e se capita di finirci sotto devi solo sperare che ti vada bene. (Se a un dottore concedi oggi la patente di opinionista stai sicuro che si divertirà un mondo a spaventarti coi dettagli più terribili che abbia in potere di evocare, ma lo farà per il tuo bene, per levarti il prosciutto dagli occhi, poi ti curerà anche, l'ha giurato a Ippocrate).

Nessun commento:

Posta un commento