sabato 21 marzo 2020

Come puoi pretendere che la gente stia a casa da un momento all'altro quando fino all'altro giorno l'intero marchingegno della modernità diffondeva in continuazione attraverso i suoi canali i valori della mobilità e della socialità equiparandoli allo stile di vita sano? Io da questo punto sono sempre stato malato e oggi mi ritrovo ad essere improvvisamente in sintonia con la mia malattia, di più, il modello sociale di riferimento. Lo puoi vedere dalla pubblicità che anche di fronte all'apocalisse continua ottusamente a martellare con i suoi slogan, soprattutto la pubblicità delle macchine, dove guidare è sempre un'emozione, una sfida, un invito a infrangere le regole, salvo poi essere costretti a seguire le disposizioni del codice della strada. Il sistema, brutta parola, ci alleva in un modo e ci costringe ad agire in un altro, una schizofrenia che rende la gente ancora più scema di quella che è.

1 commento:

  1. Esatto, è quello che ho pensato da subito. L'uomo occidentale investito della missione di andare a visitare tutti posti più cool del pianeta, di partecipare ai meeting di lavoro (inutili) in tre città europee diverse in una settimana, etc. adesso deve stare buono a casa. Lo hanno addestrato ad abbiare a qualsiasi cosa si muova e ora lo vedi che scalpita incapace di rimanere quieto. Che poi gli italiani sono stati addomesticati alla vita dinamica solo recentemente, voglio proprio vedere quando diranno a un texano che non può uscire di casa. Alla fine tutte quelle armi che si sono comprati magari le useranno.

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