sabato 22 luglio 2017

Vite di pianeti immaginari

Il pianeta Rankor girava attorno a una stella molto più grande del Sole e anche la sua circonferenza era molto più grande di quella della Terra, motivo per cui anche la sua gravità al suolo era percepita dai rankoriani come di molto superiore rispetto a quella terrestre. Così i rankoriani erano per natura fra i più malmostosi abitatori dell’universo che si fossero mai conosciuti per via della loro intrinseca difficoltà di alzarsi alla mattina senza soffrire di un formidabile cerchio alla testa. Il pianeta Rankor aveva un unico grande continente, chiamato Cilicio, che correva orizzontalmente lungo tutta la linea dell’equatore e che divideva l’Oceano Nord dall’Oceano Sud, motivo per cui su Rankor il clima era sempre tropicale e questo di certo non favoriva la giovialità dei suoi abitanti, i quali vivevano eternamente attaccati ai loro ventilatori fotonici, che invece di spostare l’aria spostavano direttamente i fotoni. Le rankoriane erano bellissime, di pelle scurissima come la notte e occhi profondi come la tenebra, di corporatura massiccia per via della struttura ossea adattata alla superiore forza di gravità, un uomo terrestre non sarebbe sopravvissuto alla morsa delle loro cosce, motivo per cui si era deciso di vietare i matrimoni misti. Anche gli uomini erano dei marcantoni, e per le stesse ragioni anche a loro erano vietati i matrimoni con le fragilissime terrestri, le quali non avrebbero avuto proprio alcuna possibilità di uscire vive da un ipotetico rapporto carnale con un possente rankoriano, eventualità a cui non vogliamo nemmeno pensare. I rankoriani, pur malmostosi, erano molto pacifici per via del caldo che toglieva loro tutte le energie, la loro principale occupazione era la produzione su vasta scala di ghiaccioli, i ghiaccioli rankoriani erano conosciuti in tutto l’universo per la loro resistenza alle alte temperature, tanto che per consumarli sugli altri pianeti occorreva prima dargli una scaldantina nel forno. Una volta, in spregio alle leggi intergalattiche, tentai di sedurre una rankoriana ma ne uscii con le ossa rotte, frattura dell’osso pubico, sessanta giorni di prognosi. Io proprio non sarei riuscito a vivere su Rankor.

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Mi sono divertito molto a scriverlo. Ora aggiorno più il tumblr, se vuoi sono pure di là.

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