Cosa dovrebbero dirci i filosofi? Che in realtà c'è poco da filosofeggiare, si sta dalla parte dell'occidente, si sceglie il male minore, ovvero il bene maggiore. Io poi sono quello che pensa che "scegliere" sia già un verbo ingannatore, che nulla attesta il libero arbitrio, ma per l'appunto, di fronte al pericolo c'è poco da filosofeggiare, non c'è scelta. Perché quando andava di moda il pensiero debole o l'ermeneutica francese, che a forza di interpretare e di estetizzare la pratica filosofica non sapevano più dove andare a parare, sembrava fosse verità assoluta che tutto è relativizzabile all'infinito, ma giunti al punto in cui siamo, per usare un francesismo, verrebbe proprio da dire "relativizzami 'sto cazzo". Però c'è sempre un però. Per esempio c'è quello che pensa che è l'occidente che deve cambiare perché così com'è non fa altro che generare da sé i suoi mostri, forse se fossimo meno superbi, se non volessimo imporre i nostri valori... vuoi vedere che sono i nostri valori il problema? Non c'è nulla di assolutamente sbagliato nei nostri valori, non saranno perfetti, certo, soprattutto tenendo conto dell'eterogenesi dei fini, ma se siamo ancora liberi di discuterne significa che non sono poi così malaccio.
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