lunedì 2 luglio 2012

A mente fredda l'animale ferito può piazzare la sua vendetta e si domanda come mai si fosse invaghito di un esserino così insignificante, calcando la mano su quel "esserino" e su quel "insignificante". La solitudine, a volte, gioca brutti scherzi. Sono solo un po' malinconico, come un presagio del lungo inverno che verrà, chiuso in casa al freddo senza nessuno a cui poter pensare. Mi ero invaghito di te perché non avevo niente da fare, sforzandomi di pensarti come qualcosa di importante. E adesso che la strada è libera sento solo un piccolo vuoto, come di vuoto lasciato da un soprammobile. Basta pensarsi felici con una certa costanza e caparbietà per essere felici? Se ti credono felice di solito ti invitano alle feste. All tomorrow's parties. Per poi scoprire che a queste feste potevi benissimo evitare di essere invitato. Una noia. Un piattume. Un pattume. L'annosa questione del sentirsi cercati, ma cercati da chi? Dalle promotrici della Vodafone. Che parlano cinese. Mi si nota di più se sono infelice? Perché quasi quasi ripasserei alla felicità.

1 commento:

  1. Il bardo di Avon, nel Sogno di una notte di mezza estate, diceva fosse magia e caso. C.G. Jung sosteneva essere una proiezione d'anima (occhio che la tua sarebbe -ina e insignificante). Io aggiungerei la potenza degli ormoni, pur consapevole che la tua (e la mia) è una domanda senza risposta razionale.

    No, Forma morettiano, no. Detesto Moretti :))

    Buona serata

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