martedì 20 dicembre 2011

Pasticceria comunista

Curioso il destino dei dittatori comunisti, imbalsamati e trasformati in sontuose Saint Honoré, così capitò a Lenin, così è per Kim Jong-Il, al quale, come potrete notare, hanno preparato una torta molto più grande.

Espertissimi nel loro campo, ai comunisti non è mai capitato di sbagliare la ricetta come invece capitò per Pio XII*, e questo dimostrerebbe la superiorità dei rossi almeno in fatto di alta pasticceria. Intanto filtrano le prime indiscrezioni sul successore designato, Kim Jong-un, alias "Un-pak" (nomen omen). Parrebbe tutto bene dalla cintola in sù, dalla cintola in giù, almeno secondo la testimonianza di alcune coscritte, avrebbe nel tempo manifestato qualche segno di squilibrio: «Un-pak, ma tutti noi lo chiamavano Un, andava regolarmente fuori di testa: ci colpiva negli stinchi o ci sputava in faccia. Col tempo si è però tranquilizzato»*. Si è tranquillizzato, auguri.

2 commenti:

  1. Ti ringrazio immensamente per avermi fatto conoscere la storia del corpo putrescente di Pio XII, è bellissima. Penso che la prenderò come spunto per scrivere la sceneggiatura di un film. Oppure per un manuale su come fare scherzi ai propri amici avvolgendo nel cellophane le salme dei loro cari.

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  2. Ritengo che il ricorso all'alta pasticceria sia l'ennesima mistificazione dei rossi: ma noi non ci caschiamo, giacchè siamo stati opportunamente edotti del fatto che mangiano esclusivamente bambini...

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