sabato 19 marzo 2011

Fukushima, Springfield


Un momento, un momento: non buttiamo via la centrale con l'acqua sporca, Fukushima ha dato tanto al Giappone, non facciamo che un ciuffo di spinaci radioattivi la consegni alla condanna della storia. Piuttosto, non smetterò mai di chiedermi come mai i giapponesi, che a sentire in giro sono così intelligenti, hanno permesso la costruzione non di di uno, ma di ben sei (dico, sei) reattori nucleari in un impianto risalente agli anni settanta, costruito in faccia alla morte, esposto non già ai terremoti, che sarebbe il minimo (e chi non è esposto ai terremoti in Giappone?), ma soprattutto agli tsunami, circondato infine da idilliaci campi di spinaci, magari a 20km di distanza? No, a un solo chilometro, consultare Google Maps. Eh, ma sai, i giapponesi vivono tutti attaccati, non c'è tanto posto... preocùpas no, in Francia è peggio. (sì, però adesso chiamano Homer Simpson per fare gli stress test alle centrali nucleari, come a Chernobyl).

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