L'individuo non è e non può essere libero perché necessariamente obbligato in un contesto che quando non è sociale è perlomeno naturale. La libertà individuale è un’ideologia, un prodotto culturale. Lo stesso volere che ognuno sperimenta dentro di sé è prima di tutto un qualcosa che comanda e non un qualcosa che viene comandato. Motivi culturali ci hanno persuaso che siamo liberi di fare il bene come di commettere il male. La fede religiosa come l'ateismo, i sistemi giuridici e civili, si fondano su questa persuasione. Siamo culturalmente condizionati a crederci liberi. Le stesse infinite e inconcludenti diatribe della politica sono lo specchio di questa persuasione di una libertà che non può esistere. Nella società dei consumi le libertà di acquistare e di viaggiare hanno assunto il carattere di conformismo, di adeguamento del proprio stile di vita con finalità di riconoscimento in uno status sociale. I progetti di ritornare al passato come quelli di possedere il futuro sono due presunzioni equivalenti.
Nessun commento:
Posta un commento