sabato 21 dicembre 2024

C'era bisogno per stigmatizzare un fatto puramente politico - come oggi ci assicurano tutti da sinistra («Per noi non cambia niente, le nostre accuse contro Salvini sono sempre state politiche», assicura Arturo Scotto) -  di mettere in piedi un processo, occupare il sistema giudiziario, spendere tempo e risorse per un procedimento che si è risolto nell'insussistenza del fatto? Questa cattiva abitudine di utilizzare la magistratura per scopi politici, questa brutto vizio, lassù nelle alte sfere, di farsi fuori con tutti i mezzi possibili, finisce per non rendere sicura la vita nemmeno a noi, minuscoli cittadini, che abbiamo sempre l'impressione che la giustizia sia un circo che investe la gente come una lotteria, con altri scopi che non sono quelli che ci vengono annunciati (si ha un bel parlare di Kafka, ma è evidente che lo si intende solo a piacere proprio, secondo i casi e le necessità). (e poi la solita manfrina: «Le sentenze si rispettano», che è come dire: ci costa, ma vi facciamo vedere quanto siamo beneducati. "L'educazione sarebbe l'arte di parere inoffensivi", Corrado Alvaro).

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