Il ricollocamento dell'Italia sullo scacchiere mondiale passa anche dalla vittoria dei Måneskin all'Eurofestival. Måneskin è una parola danese che significa "Chiaro di Luna". Il gruppo, di grande respiro internazionale, consta di quattro elementi: l'ambiguo e controverso Damiano, frontman e grande animale da palcoscenico; Carletto, con i suoi graffianti assoli di chitarra; la ficcante sezione ritmica formata dal batterista Gianpiero e dal basso ipnotico di Victoria "Skunk" De Angelis, di origini danesi, che Damiano aveva già incontrato nelle cucine del ristorante Schiavi D'Abruzzo dove i due si occupavano dei bidoni della differenziata. Nelle lunghe ore passate tra i sacchetti dell'umido e gli avanzi di tonno i due maturano la loro volontà di riscatto. Alla band si aggregano gli altri due componenti trovati grazie a un annuncio su Secondamano. Comprano i primi strumenti musicali utilizzando il bonus cultura varato dal governo Renzi, usufruiscono anche degli 80 euro ma l'anno successivo devono restituirlo in quanto risultano incampienti, partecipano con successo al Concorso Voci Nuove di Castrocaro, vincono X-Factor grazie alla sapiente guida del coach Manuel Agnelli che in loro rivede i nuovi Collage (La gente parla, Tu mi rubi l'anima). Nel 2017 esce il loro primo EP, Chosen, del 2018 è il loro primo concept album, Il ballo della vita, in cui spiccano i brani Torno a casa, Morirò da Re e la struggente ballata I take my sh*t (quando mi pare e piace). Il resto è storia: vincono il Festival della Canzone Italiana con il brano di denuncia Zitti e Buoni che si imporrà anche all'Eurofestival. Li paragonano ai Led Zeppellin ma loro volano bassi e si autodefiniscono i nuovi Rolling Stones. Sventola sempre più in alto la bandiera dell'Italia #competenza #tenacia
sabato 29 maggio 2021
Storia dei Måneskin, il famoso gruppo rock
sabato 22 maggio 2021
La sezione Zoro
Nei programmi di Raitre poi esportati con successo sulla tv commerciale c'è sempre il chitarrista barbudo coi braccialetti ai polsi e la Gibson Les Paul che sa attaccare a memoria i pezzi di Guccini e dei Nomadi, c'è il palco fatto coi materiali poveri, ci sono le poltrone di carta, che poi sono oggetti di design che valgono milioni, ma il concetto è povero, c'è il presentatore che parla romanesco (mentre una volta andava il toscanesco), c'è il fumettista ipertricotico pure lui, romanesco pure lui, che semo tutti ggente dde bborgata, poi si dà il caso che il chitarrista sia un piccolo imprenditore, anche lui pure lui, ma non un imprenditore con la fabbrichetta, che fa troppo catenificio di Cabiate, industrialismo del nord, è un imprenditore della ristorazione, la pasta alla gricia, l'abbacchio allo scottadito (semo tutti ggente dde bborgata, e due), poi però ci sono le tasse, i contributi da versare, ci si dà una mano fra amici e poi scatta il controllo a sorpresa del rider, però amico tuo (che semo tutti ggente dde, ecc. ecc.), e si finisce che il ristoratore diventa un compagno che sbaglia, che si autosospende dalla sezione ma quando vuole il posto di primo chitarrista è sempre suo, perché ci sono dietro dei valori umani, perché è amico tuo, amico de la parrocchietta tua, alla faccia dei chitarristi che sso' amici d'artri.
venerdì 21 maggio 2021
Business as usual
In questi siti dove sto caricando disegni sperando un giorno di venderli e ritirarmi in Polinesia all'ombra dei palmizi in fiore c'è molta politica, spillette e adesivi sono del resto perfetti per veicolare gli slogan e sugli slogan il rivoluzionario da scrivania può ricavarci le sue royalties. Per esempio su RedBubble è di tendenza la liberazione della Palestina, che è dai tempi dei romani che non trova pace, e c'è un profilo più smagato degli altri che ha visto bene di ideare magliette per tutte e due le squadre, così che ciascuna può acquistarsi la sua parte di ragione, che sia filoisraeliana o palestinese, che tanto a vincere è il business, indifferente alla questione come gli dei di Epicuro o come le Leggi della Fisica, che valgono identiche per tutti i contendenti. Io personalmente mi ero giusto arrischiato in tempi non sospetti a mettere la bandiera arcobaleno su qualche articolo, peraltro invenduto, ma su l'annosa questione palestinese passo la mano.
giovedì 13 maggio 2021
Nuovi ritrovati della tecnica
Abbiamo preso su Amazon degli asciugamani in microfibra carinissimi, 80% poliestere, 20% nylon, 30% neoprene, sembra di asciugarsi con la pelle di daino, bisogna stare attenti che ci rimane attaccata la faccia, allappano come cachi acerbi, però asciugano bene. Ogni esercito moderno dovrebbe averne uno in dotazione, soprattutto i lagunari, che stanno sempre con i piedi nell'acqua. Ma è una soluzione di emergenza.
venerdì 7 maggio 2021
Pene esemplari
Io non mi fido della giustizia italiana, quando poi ricorrentemente sento fare richiesta di "pene esemplari" mi corrono i brividi lungo la schiena: che cosa sarebbe una "pena esemplare"? Una pena speciale inventata lì per lì sull'onda dell'emozione da applicarsi a titolo personale a sospettati particolarmente antipatici a cui deve essere somministrata una bella lezione? La legge è uguale per tutti, non dovrebbe essere tagliata su misura per questo o quello, non siamo mica dal sarto o in uno spaghetti western dove c'è sempre il becchino che ti prende le misure per il "vestito di legno". Il sospettato in questa situazione si troverà nella scomoda posizione del gatto di Schrödinger, vivo e morto a seconda che l'onda dell'indignazione popolare e il conseguente dibattito montato ad hoc dai mezzi di informazione si trovi in quel momento al suo culmine oppure sia stato rimpiazzato da un'altra notiziola del momento, una nave incagliata nel canale di Suez, un vaccino che ne fa morire più del cianuro. Una volta accertata la colpa, le pene dovrebbero essere calcolate da un algoritmo, magari di Google.