venerdì 12 giugno 2020

La mia posizione

Ohi, tirar giù statue per sconfiggere il razzismo è come combattere la malaria una zanzara alla volta, una dispendiosa guerra contro il vettore mentre l'agente patogeno mantiene intatta la sua carica. Capisco che lo slancio sia tutto in una rivoluzione, che oltre a non essere un pranzo di gala non è nemmeno un esame di logica proposizionale, che viene bene solo se è fatta col cuore, e ho detto cuore, ma mancano le teste pensanti, manca l'intelligenza, lo strumento sottile, manca insomma l'astuzia, non basteranno mille campagne di sensibilizzazione per una questione che ahimè è vecchia come il mondo: meno slogan e più fatti, meno cartelli e più amicizia fra i popoli africani (ho detto bene?).

2 commenti:

  1. Quasi, ma nel contesto generale detto benissimo.

    RispondiElimina
  2. Meno slogan vuol dire meno pubblicità. Meno pubblicità vuol dire meno strumenti del consenso, crisi economica, spaesamento esistenziale, apocalisse culturale del mondo occidentale, in pratica la fine del mondo che conosciamo.
    Adesso devo interrompermi: consigli per gli acquisti. Ma restate con noi.

    RispondiElimina