giovedì 8 dicembre 2016

La verità

La verità, per andare oltre le minuzie della politica nostrana, è che siamo di fronte a una crisi della mondializzazione, o se volete della globalizzazione (tendiamo sempre a scordarlo), l'occidente soffre di questa eterna crisi di dissanguamento dei ceti bassi e i lazzari giustamente si ribellano (per lazzari intendo proprio noi gente comune costretta a competere con un mercato globale che ci sovrasta e ci impoverisce senza troppi scrupoli). Renzi alla fine non ha potuto invertire la tendenza, troppo grande il compito rispetto alle capacità, e così adesso via all'autarchia, all'uscita dall'Euro, agli stranieri che ci rubano il lavoro, si è aperta la stagione della pancia. In altre parole, a noi ci viene più comodo sperare nel reddito di cittadinanza, è la mentalità di tutti i meridioni del mondo, compreso il nostro. E' dunque finita, non ci possiamo fare più nulla, il futuro è di questa specie di farsa corporativa che promette di lenire i guasti della globalizzazione a colpi di autarchia, sia fatta la sua volontà.

11 commenti:

  1. scrivo per invitarti a continuare questo blog e per invitarti ad affrontare "filosoficamente" anche le questioni economiche. Partirei da qui: perché qualcuno ( nello specifico noi "lazzari" ) dovrebbe essere costretto a competere ? Che si collega a quest'altra: perché il fatto che il reddito di cittadinanza possa essere "comodo" implica che sia anche sbagliato ?

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    1. Erano le stesse cose che mi dicevo a trent'anni, poi lavorando ho vissuto i lati positivi della competizione economica e mi sono detto: perché non competere? Non si può costringere gli uomini a non volere più di quel che hanno o che gli danno, non ti pare?

      Il reddito di cittadinanza non è sbagliato in sé, dipende se è sostenibile (che facciamo, eliminiamo le pensioni? Il mio reddito lo vorrei di 1.200 euro o 2.400.000 lire)

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  2. sì certo, ma non si può costringerli neanche a competere per ottenere più di quel che hanno, correndo il rischio, tra l' altro, di ottenere meno. Un reddito di cittadinanza in senso proprio è impossibile se non si cambia radicalmente sistema economico. Ciò non toglie che sarebbe invece possibile prevedere qualche sua approssimazione persino in questi tempi duri. Solo il bonus di Renzi costa 10 miliardi l'anno.

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    1. Vecchia storia quella dell'economia socialista, ma se non crei ricchezza cosa pretendi di redistribuire? Il sogno di vivere senza lavorare, cullati da uno Stato che provvede ottenebra la capacità di giudizio. Essia.

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    2. non ho parlato di economia socialista, che tra l'altro non saprei in cosa possa consistere. Se fai una tale caricatura del reddito di cittadinanza capisco che sei ideologicamente contrario e che quindi, contrariamente a quanto hai affermato prima, pensi che sia sbagliato in sé. Niente di male, lo pensano in molti. Comunque, io mi riferivo semplicemente all'opportunità di dare 300-400 euro mensili a chi non ha altri redditi.

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    3. Ne prendo di più di disoccupazione.

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  3. Si potrebbe vederla in altro modo e cioè che non ci sia crisi della globalizzazione, bensì della classe media, incapace di adattarsi alla globalizzazione e allo sviluppo tecnologico. Nel prossimo futuro sempre più lavoratori diventeranno superflui, superati in efficienza dalle macchine intelligenti e non solo da mano d'opera a basso costo che sta in un altro continente, allora essi saranno di fronte a una scelta: 1) prendere atto di essere economicamente inutili e cercare di sopravvivere rovistando tra i rifiuti 2) suicidarsi 3) cercare di diventare meno inutili. Frignare non è un'opzione. Il reddito di cittadinanza sarebbe perfetto se fosse finanziato da risorse di volontari, se invece si deve prendere la ricchezza dei cittadini con la forza per ridistribuirla, si tratterebbe di estorsione.

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    1. Eh, in effetti è più o meno quello che intendo. Non ti dico quale opzione fra le tre ho scelto io per il futuro, ma si capisce.

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    2. ma no...basterebbe finanziarlo con la creazione di moneta.

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    3. Allora scusa, perché fermarsi a 300-400? Creare per creare, facciamo 2.000

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    4. Scusa se considero separatamente le due questioni:
      1 ) dare 300-400 euro a tutti coloro che non arrivano a questa cifra (senza richiedere altre condizioni) rientra, secondo me, nelle nostre possibilità, persino in questi tempi bui. Questo, naturalmente, non sarebbe il reddito di cittadinanza, ma una sua approssimazione.

      2) In futuro, avendo riconquistato il controllo della moneta, si potrebbe finanziare, attraverso l'emissione di moneta, un reddito di cittadinanza in senso proprio, o almeno qualcosa che gli si avvicini decisamente. A quanto dovrebbe ammontare ? (immagino che fosse questo il senso della tua domanda). Ovviamente non si può dare una risposta univoca, senza considerare di quale paese stiamo parlando e delle condizioni economiche del momento. Fissati tali termini, l'ammontare della cifra dovrebbe poi ovviamente sottostare ad una valutazione politica. E' altresì ovvio che in questa, come in tutte le questioni umane, si dovrebbe decidere avendo ben presente il senso del limite.

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