domenica 9 ottobre 2011

Per una volta voglio fare il serio: vedo che stamattina si parla tanto di pensioni, pare ci sia la speranza di avere qualcosa in più della minima, ma non è questo il punto. Il punto è che per mettere da parte i contributi da lavoro dipendente bisogna pur sempre trovarlo un lavoro, è sul lavoro che bisogna intervenire, sul tono generale dell'economia. Appurato che questo governo, Berlusconi o Tremonti che sia, gioca sempre in difesa e non muove un dito perché probabilmente non sa nemmeno dove metterselo, e considerato che all'orizzonte alternative strabilianti non se ne vedono, l'italiano medio si sente un po' scoraggiato. L'Italia in questo momento sta attraversando la sua fase Lippi versione ultimo mondiale, è ferma, immobile, senza idee, non ne viene a capo perché non c'è un progetto, non c'è una speranza. Non dico che serve un Guardiola perché di gente così in Italia non ce n'è, ma appunto un Prandelli, qualcuno che ci metta un po' di entusiasmo, santiddio, attacchiamola questa crisi invece di farci staccare brandelli di culo ad ogni giro di rating, tanto, peggio di così... Niente, cancellate tutto, non c'è speranza, l'occidente sta in crisi di sistema e la leadership del mondo si sposta ad oriente, non è colpa nostra, aspettiamo solo la fine con calma e dignità.

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