martedì 8 luglio 2025

Sport

Il calcio non dà gioie, la Ferrari mette angustia, non ci resta che trepidare per il tennis quantunque Sinner non dia più garanzie come una volta. Personalmente il tennis non mi attira, fatico a distinguere la pallina, e ogni match appare ai miei occhi come un frenetico balletto tra due tizi in braghette e scarp de tennis che vanno a caccia di mosche, non va meglio con le donne, le cui avvenenze non giustificano la fatica di tutto quello scapicollare da una parte all'altra del campo, sebbene Arina Sabalenka abbia caviglie più fotogeniche di Elina Svitolina. Rimpiango i bei tempi di Simona Halep prima dell'intervento, Di Arancia Sanchez che si infilava le palline sotto le mutande, dei piloti di Formula1 che sembravano dei Baroni Rossi appena smontati dall'aereo, dei calciatori coi baffoni e dei tennisti capelloni che si fidanzavano con le cantanti calabresi, oggi non distingui più una mezzala da un campione di freccette o di pingo pongo, li fanno tutti con lo stampino. A noi è il telefonino che ci ha rovinati, da quando c'è il telefonino i bambini non giocano più a pallone in mezzo alla strada, mancano di riflessi, e invece dei Gennari Gattusi ci nascono tanti insignificanti Felici Sciosciammocca che non sono capaci manco di qualificarsi pei mondiali (nel calcio è importante anche il cognome, Łukasz Merda difficilmente avrebbe potuto vincere il Pallone d'Oro).

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