sabato 18 giugno 2022

Ad maiora

Poiché qualcuno deve pur governare sugli uomini dai corti orizzonti, hanno deciso di occupare per noi il palazzo come tanti proci, dicono di farlo per noi, in nome del popolo sovrano, e tutto il giorno si arrogano il diritto di dirigere e di ordinare in forza di questo mandato popolare. Dice: ma la politica è una cosa, la rappresentazione che ne danno è un'altra: loro non hanno colpa, quello è il circo mediatico, sennò scivoli nel qualunquismo. Non mi convinci, anche perché del loro qualunquismo nei nostri confronti non se ne parla mai: il paese ci chiede, la gente ha bisogno... ma che ti ho chiesto, chi sei, che vuoi, a chi sei figlio? Una nausea per tutto il politicame tossico della televisione e delle news mi ha preso, che nessun antiemetico o pantoprazolo potrà più lenire. La produzione tossica di news e di irrilevanti lanci di agenzia ha ormai raggiunto il mio personale limite di sopportazione, per cui non leggo più, non presto più ascolto, non porgo più attenzione, salvo i casi di pericolo imminente quali avvisi di forti temporali, canicola, incendi, mareggiata, invasioni di cavallette et similia. La voce di Parenzo, quella di Giordano, selezionate scientificamente per essere fastidiose. Le facce da sfingi di certe plasticate conduttrici di talk show: orrido, orrido, orrido... ad maiora, gente, verso cose più grandi.

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