La natura è sporca, la terra è piena di vermi, i batteri si annidano dappertutto che non ti basta il Napisan per eliminarli tutti, senza contare il mare, gli anemoni, i molluschi, le telline, uno schifo senza fine, e tu vorresti preservare questo verminaio dalla benemerita opera di civilizzazione dell'uomo? Una distesa ininterrotta di gres porcellanato che ricopra mare e terra, luci a led che illuminino la notte a giorno, climi regolabili comodamente da casa, lenzuola pulite, motori ciclonici, cuscini in materiale antiallergenico, l'uomo è la medicina del mondo.
venerdì 27 settembre 2019
lunedì 23 settembre 2019
Questo partito di Renzi è davvero fenomenale, partito quatto quatto col suo piccolo 3% ieri l'Huffington Post già lo dava al 6.7%, se il trend venisse confermato dovrebbe raggiungere il 99% entro le due del pomeriggio: quando un uomo con la Leopolda incontra un uomo con il Circolo Pietro Ingrao, l'uomo con il Circolo Pietro Ingrao è un uomo morto.
domenica 22 settembre 2019
Greta lancia il suo monito all'Onu
Voglio precisare che non penso solo alla fica, ho dei progetti, sogno dei figli che crescano con dei sani principi e il faccino angelico di Greta Thunberg, che si battano per limitare l'uso dell'acqua e ci incoraggino a fare le deiezioni dentro i secchi, io per esercitarmi piscio già nei lavandini, il mondo salvato dai bambini, e tenete presente che in genere considero un miscelatore della Jacuzzi una soluzione migliore rispetto al Rio delle Amazzoni.
venerdì 20 settembre 2019
L'ho sentito
in tv qualche giorno fa il Salvini, ripeteva senza troppa convinzione
dal suo apparecchio mobile una battuta di quart'ordine riguardo certi
politici Vinavil che sarebbero attaccati alle poltrone, una cosa
talmente stiracchiata e stracca che neppure Ezio Greggio in stato di
bisogno, eppure funzionano, queste battute funzionano,
perché alle spalle, come una sottostruttura, agisce un gusto che s'è disfatto negli anni, l'obliterazione totale del parco neuroni del popolo sovrano, e mi fermo qui per non essere accusato di sciccherie radical, che tanto lo sapete, tengo una sola polo di Sergio Tacchini e l'ho pure unta col pesce.
mercoledì 18 settembre 2019
Siracusa-Milano Centrale
Paola,
InterCityNotte Siracusa-Milano Centrale, posto singolo Vagon-Lit, si
riparte destinazione Como con le valigie piene di magone. Ad attendermi
sulla banchina (banchisa?) del binario 3, dopo un’affannosa corsa a
zig-zag alla disperata ricerca del vagone n. 8, un controllore più
sgarruppato del mago Oronzo. Fa niente, ci ho da comunicare la posizione
all’amorosa, mi messaggia pure Ice, lui fiuta le tracce, aveva intuito
che partivo. Lo scompartimento è un po’ âgé
ma il letto è pulito, solo il letto, ad attendermi sul ripiano di una
specchiera che pare sparata da una lupara il benvenuto al viaggiatore,
un pacchetto omaggio contenente uno spazzolino, un dentifrizio, una
lametta da barba, una saponetta, una salvietta, due pattine, un
pettinino d’osso, un panno di pelle d’alce, due tappi per le orecchie e
tre mascherine per gli occhi da utilizzare per i giochini erotici. Ma
ahimé sono da solo, sperduto nel triangolo delle Bermude della
connessione 4G. Aggrappato come un naufrago ad ogni più piccolo
brandello di connessione pietosamente concessomi dall’aspra
conformazione del terrottorio calabro-lucano crollo dal sonno
all’altezza del bivio Caserta Est. Sogno rumore di rotaie e coincidenze
saltate, il treno della notte sfreccia verso l’Agro Pontino come un
missile che deve recuperare 24 minuti di ritardo, vengo sballottato di
qua e di là come un sacco di bulloni mentre il treno minaccia di
deragliare ad ogni scossone. Mi sveglio come in un sogno a Livorno, sono
le 5:50 e il treno è in anticipo di 7 minuti: balzo nell’iperspazio,
wormhole,
ponte di Einstein-Rosen? Non si sa, miracoli della scienza. Livorno,
Pisa e Viareggio si susseguono in rapida successione, solito squallore
delle stazioni deserte prima dell’alba. Tutto cambia a La Spezia dove l’alba sembra un tramonto, attacca lo
spettacolo, meravigliose calette si aprono come in un sogno fra una
galleria e l’altra, tanto che me ne resto con il cellulare in mano nella
speranza di catturare l’attimo, me ne riesce solo una ma non so cosa ho
immortalato. Poi Rapallo che mi sembra bellissima, quindi Genova, prima Nervi e poi
Brignole, una petroliera e una nave da crociera occupano l’orizzonte per
cinque minuti, poi la fine di tutto, scavallato l’Appennino ritorna la
pianura e la connessione 4G, ma io non sono più quello di prima e
nemmeno quello di poi, e sì, lo posso ben dire: le salviettine
umidificate mi hanno salvato la vita.
martedì 17 settembre 2019
È cosi scarso il tono della recita che non riesco ad appassionarmi ai casi della politica, è così. Ho iniziato a bloggare quindici anni fa per reagire a un disastro amoroso e ora che l’amore corrisponde il diversivo che mi teneva impegnato ha perso un poco la sua ragion d’essere. Del resto, per cosa dovrei palpitare, per questi quattro guitti d’avanspettacolo? Dar loro un’eccessiva importanza sarebbe come mortificare la nostra persona e le nostre qualità.
martedì 10 settembre 2019
[Non scrivo molto al momento perché trovo più interessante fare altre cose, e capirete quali, poi quando tornerò a Como riprenderò i fili del discorso.]
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