Studente autodidatta di filosofia ero pieno di entusiasmo e animato anche da una certa dose di idealismo, in cuor mio mi sentivo un paladino dell’illuminismo, lucifero, ma nel senso di portatore di luce. A una più attenta analisi e col passare del tempo capii invece che le persone non hanno alcuna intenzione di capire, comprendere, cogliere o rendersi conto, che per loro la miglior verità è sempre quella che vogliono sentirsi dire, perlopiù per non rimanerne offesi. Per accreditarsi come portatori di luce non serve quindi tanto la filosofia quanto la psicologia, quella inversa, occorre entrare con strumenti sottili nell’animo delle persone operando con mano leggera e depositando delicatamente la verità nel centro del cervelletto senza allarmare l’amigdala, facendo in modo che non si accorgano di nulla, come ladri nella notte.