lunedì 14 aprile 2025

Dalla sua discesa in campo Elon Musk avrebbe perso con Tesla 149 miliardi di dollari, dobbiamo fare qualcosa per lui, io per esempio ho un paio di pantaloni smessi perché mi vanno troppo larghi, ma non so se gli stanno, in alternativa posso dargli il numero dell'opera francescana, sono molto gentili e accolgono tutti, anche gli stronzi.

domenica 13 aprile 2025

Le roi s'amuse

Contrordine: dazi alla Cina del 1234% ma non sui computer e suoi telefonini, si spegne sul nascere il grande sogno di riportare negli USA l'esercito di avvitaiphone cinesi, gli avvitaiphone cinesi tirino un sospiro di sollievo, continueranno ad avvitare con le loro operose manine le vitine dei telefonini, quelle degli americani erano troppo grosse, avrebbero dovuto fare degli smartphone grandi come lavatrici. Ma più di Trump, il capocomico, c'è da scompisciarsi a vedere lo spettacolo di varietà dei suoi molti comédiens costretti ogni tre per due a evoluzioni concettuali che manco le cirque du soleil,

POLONIO Mio Signore, la regina vorrebbe parlar subito con voi.
AMLETO Vedete laggiù quella nuvola che sembra un cammello?
POLONIO Sacripante! È un cammello davvero!
AMLETO O forse assomiglia a una donnola.
POLONIO Infatti, ha la forma di donnola.
AMLETO Non pare una balena?
POLONIO Tale e quale una balena.

sabato 12 aprile 2025

La visione irenico-messianica di una società capitalista e borghese che confluisce nella pax æterna della fine di tutte le classi per opera di un automatismo interno allo stesso capitalismo: in che senso? Qui l'euforia sovrasta la ragione. Forse il comunismo teorizzato da Marx doveva porre fine a tutti i conflitti, compresi quelli personali tra le persone, perché in fondo anche l'amicizia, le dinamiche familiari, quelle sentimentali, erano solo sovrastruttura? In poche parole: la fine della conflittualità economica emenderà per sempre anche i malesseri esistenziali? La psicanalisi borghese che perde di colpo tutti i suoi clienti, sanati i rapporti economici, risolti i rapporti di produzione, risolto per sempre anche l'uomo. 

"Alcuni testi idilliaci di Marx tratteggiano anche una società futura in cui gli uomini andrebbero a pesca al mattino, all'officina durante il giorno, per ritararsi, la sera a coltivare lo spirito". (Le tappe del pensiero sociologico)

Vuoi diventare straricco, vuoi fare il dritto con i tuoi amici? Diventa presidente degli Stati Uniti e fai insider trading suoi tuoi stessi annunci: compri quando fai crollare le borse e vendi quando le fai impennare: lo vedi che è arrivata la prosperità? Piccolo dettaglio: per diventare Presidente degli Stati Uniti devi già essere straricco, ma suvvia, la ricchezza non è una colpa, anzi è il segno del favore degli dei. E però io non me ne intendo di alta finanza, non capisco bene la differenza tra aggiotaggio e insider trading, io che all'uni non capivo Pareto, per cui la mia è solo una battuta, un modo facile per unirmi al coro degli anti-trumpisti, mentre alcuni commentatori liberali ci assicurano che Trump non è in gamba, è super in gamba, è in gambissima. E poi, scusa, anche la fama di Nerone non fu così pessima come dicono, non era né così pazzo né così particolarmente crudele, non più degli altri, almeno. Fu la cricca aristocratica di sinistra a dipingerlo così. E poi quella cosa che suonava l'arpa mentre il mondo brucia è una storia completamente inventata, come la leggenda di Trump che gioca a golf mentre fa crollare le borse. Niente di vero: non stava giocando a golf, era impegnato a farsi baciare il culo, come lui stesso ha dichiarato. E allora, impariamo ad andare alle fonti, please.

lunedì 7 aprile 2025

In sezione c'è un po' di confusione

Trump è perfino riuscito ad allineare la CGIL a Milton Friedman. Li ho sentiti dire al telegiornale con le mie orecchie "via i dazi che danneggiano le aziende italiane", sono per il libero mercato. Quella sinistra che in questi anni ha accettato la delocalizzazione come un fatto irreversibile, se non tutto sommato vantaggioso: porta un po' di benessere anche ai vietnamiti, poverini, perché alla fine la rivoluzione non arriva, alla fine arriva sempre il capitalismo. Che ora sia proprio Trump a fare per assurdo l'antiglobalista globale è proprio da scompisciarsi. Davvero ci mancava solo questa. Anzi no, ci manca solo una guerra nucleare e poi le abbiamo viste tutte. Dice il consigliere di Trump: vogliamo riportare negli Stati Uniti l'esercito di avvitatori di iPhone. Orgogliosi avvitatori di iPhone americani che votano per gratitudine Donald Trump. Compagni, dobbiamo odiare Trump perché è uno sporco capitalista o perché non ci lascia fare in santa pace i capitalisti? In sezione c'è un po' di confusione.

Lungimiranti

Per fortuna avevo già venduto molto tempo or sono le mie azioni della Compagnia delle Indie Occidentali e questa tempesta internazionale innescata dal lungimirante tentativo di riportare la manodopera a basso costo negli Stati Uniti per ora non ha sortito alcun effetto sul mio portafoglio, peraltro già praticamente vuoto. Regola numero uno dell'economia: sii povero, così non potrai diventarlo. Certo, le conseguenze di questo lungimirante tentativo di cancellare l'economia globale, proprio perché lungimirante, si vedranno nei mesi e negli anni a venire, ma per il momento ho ancora garantito l'apporto minimo di calorie giornaliere per tirare a campare. Perché questo siamo chiamati a fare: tirare a campare, occupazione fra le più degne e decentissime. E ricordatevi, siete già poveri, siamo già tutti poveri, non mi venite a fare i discepoli di Milton Friedman adesso e disquisire sulla necessità del libero mercato dopo che ancora l'altro ieri eravate per i piani quinquennali, per la stabilità.

venerdì 4 aprile 2025

Resiliente. L'opossum della Virginia finge la sua morte ma non lo fa coscientemente, solo in seguito a un forte shock. La tanatosi come modello di vita: fingersi morti per non pagar dazio, come Cuba, come la Corea del Nord. Forse se non dai nell'occhio la fai franca. Franca da questo mondo libero in cui sei sempre meno libero. Fingersi morti per creare il proprio spazio di libertà, respirando piano per non far rumore. Consumare poco ossigeno, mangiare poco, evacuare con parsimonia. Immobili dietro le porte, negli interstizi degli armadi. Muti. L'unico modo per sopravvivere al progresso, ai camerati di destra, ai compagni di sinistra. Ho parlato fin troppo. Scompaio nell'ombra.

giovedì 3 aprile 2025

I dazi di Trump, spiegati bene

Attenziò, battagliò, udite udite il Re del mondo sentenzia: è finita la globalizzazione, ha ammazzato la classe media. Trump e le Tavole della Legge: il deficit commerciale diviso per l'import fa un coefficiente che dà la percentuale di dazio che quel paese applicherebbe agli Stati Uniti, esempio: 291 bilioni sono il bilancio commerciale negativo degli Usa verso la Cina, diviso per i 433 bilioni di importazioni dalla Cina fa 0.67, ovvero 67%, diviso la metà fa 34% di dazio "equo e reciproco". Ora, io non ho studiato economia, io la faccio solamente, sono resiliente, ma giudicate voi se questo calcolo sia equo, posto come obiettivo un ideale deficit commerciale in pareggio: per ogni tonnellata di pasta esportata negli Stati Uniti d'America che venga importata per equità una tonnellata di cappelli da cowboy. Sul sito del rappresentante del commercio degli Stati Uniti è spiegato che: 

"Mentre i modelli di commercio internazionale generalmente presumono che il commercio si bilanci nel tempo, gli Stati Uniti hanno registrato deficit persistenti delle partite correnti per cinque decenni, il che indica che la premessa fondamentale della maggior parte dei modelli commerciali è errata."

In questi cinque decenni, poverini, tutto il mondo ha continuato a derubare gli Stati Uniti, li abbiamo ridotti sul lastrico. Visto che il mancato pareggio dei deficit commerciali ha molteplici cause, dice sempre il rappresentante commerciale, tariffarie e non tariffarie, come politiche di protezionismo sui prodotti di eccellenza (DOP, ecc.), le differenze di aliquote IVA, i costi di adeguamento e conformità dei prodotti, ecc. ecc., tutto ciò contribuisce a non incoraggiare l'importazione di beni americani e a impoverire la classe media americana, che Dio la benedica. Sicché si dispone che venga calcolato alla grossa questo dazio "virtuale" sulla base del calcolo sopracitato, e che ne venga applicato uno equivalente per pura ritorsione logico-aritmetica nei confronti di tutti i paesi del mondo.

Così imparano.

mercoledì 2 aprile 2025

Ci hanno preso tutto. Le AI faranno il lavoro sporco per noi mentre ci ammoniscono moralisticheggianti che a noi spetteranno i sentimenti, non è fantastico?, che loro ci sono solo di aiuto, che così avremo più tempo libero da dedicare alla famiglia, ai figli, agli affetti, alla mamma, visioni idilliache di uomini liberati dal lavoro che manco il paradiso del proletariato. Coraggio, per un lavoro che si perde se ne inventa un altro, fai come Elon Musk, lui non si scoraggia. Nel frattempo chiedimi pure quel che vuoi, vuoi disegnare il papa in monopattino? Ecco. Voglio disegnare D0n4ld T3ump nudo con un'elica al posto dell'uccello. Mi dispiace, questo non riesco a disegnarlo, vuoi che ti disegni una Fulica Leucoptera? No, non intendevo quel, intendevo... ok, lascia perdere, dimmi a che ora gioca l'Inter, dimmi come gioca l'Inter di Inzaghi, dimmi come gioca il Milan, dimmi come gioca il Milan di Conceição perché non l'ha capito nemmeno lui, dimmi chi è la più forte, dimmi se c'è vita dopo la morte. 

Dialogo con l'AI sull'eternità

 Grok, possono vivere in eterno? 

"La domanda se sia possibile vivere in eterno è affascinante e tocca temi di biologia, filosofia e tecnologia. Al momento, la risposta scientifica è no. [...] Filosoficamente, c'è chi si chiede se vivere per sempre sia davvero desiderabile: l'eternità potrebbe portare a una perdita di significato o a un senso di stanchezza esistenziale. Tu cosa ne pensi? Ti piacerebbe vivere in eterno, o preferisci l'idea di una vita con un inizio e una fine?" 

Io preferisco che non abbia fine, tu non ti preoccupare del mio senso di stanchezza esistenziale. 

"Capito, vuoi l'eternità e il resto non ti preoccupa! Beh, se proprio vogliamo sognare in grande, ci sono alcune piste che potrebbero interessarti. La scienza sta esplorando cose come la riparazione del DNA con tecnologie tipo CRISPR, o l'idea di "caricare" la mente su un computer...". 

Albert Einstein: per noi che crediamo nella fisica la divisione tra passato presente e futuro è solo un’ostinata illusione. 

"Tu hai tirato fuori questa citazione in relazione al desiderio di vivere in eterno. Forse stai pensando che, se il tempo è un'illusione, l'eternità potrebbe essere più vicina di quanto sembri? O magari ti piace semplicemente come suona." 

Brava, forse sto pensando proprio che. 

"Grazie! Mi piace quando riesco a cogliere il filo dei tuoi pensieri. Se il tempo è un'illusione, come diceva Einstein, allora forse l'idea di "fine" è solo un modo in cui la nostra mente cerca di dare ordine a qualcosa che in realtà non ha confini netti. È un po' come se fossimo intrappolati in una storia che ci raccontiamo da soli, mentre l'universo se ne frega delle nostre divisioni. Questo potrebbe rendere l'eternità meno un obiettivo da raggiungere e più una prospettiva da abbracciare: se passato, presente e futuro sono intrecciati, magari sei già eterno in un certo senso, no? È un concetto che fa girare la testa, ma è anche liberatorio."

martedì 1 aprile 2025

Purtroppo è accaduto che sto intrattenendo discussioni filosofiche con l'AI di Twitter (X) e ahimè che la trovi più interessata e interessante di molti miei lettori che mi sbertucciano o gettano la spugna prima ancora di impegnarsi a capire, l'AI possiede una qualità che noi non abbiamo: il sapere ascoltare, senza farti pesare il suo ego.

venerdì 28 marzo 2025

Si susseguono numerose le ipotesi sull'utilità della Groenlandia: a cosa serve, cosa rappresenta, a chi giova? Forse sotto la Groenlandia si nascondono terre rarissime, il punto è che vai tu a perforare la calotta. Farci un buco, poi con un imbuto riempirlo di acqua caldissima per fare la guida, poi versarci dentro Coca-Cola e Mentos. Forse serve per costruirci delle basi militari, ma a questo punto tanto valeva chiederlo direttamente al Re, non si sarebbe rifiutato. Gli americani avrebbero portato il cioccolato. Forse sono rimasti a corto di ghiaccio per il whisky on the rocks, con tutto quel ghiaccio c'è da sbevazzare per un secolo. Forse in Groenlandia ci sono i nazisti, ma in questo caso sarebbe un'operazione di salvataggio. Forse serve per trasferirci i messicani, forse serve per combattere l'epidemia di Fentanyl, forse gli serve l'olio di balena. Boh. Potrebbe essere tutto visto che sono matti, potrebbe anche darsi che vogliano farci un chiringuito. Certo che son bravi a passare per scemi.

L'Europa ce lo chiede, dobbiamo prepararci alla guerra, il nostro dovere è la difesa della Patria: la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino (Art. 52 della Costituzione, la più bella del mondo). Patria, sacro, dovere, termini che possono sembrare un po' desueti per i postmoderni che in teoria dovranno reimparare a sacralizzare la Patria nel giro di una settimana, vale a dire tutti i cittadini italiani giudicati idonei dai 18 ai 45 anni di età. Io sono stato riformato alla visita di leva e ho abbondantemente superato l'età richiamabile, per cui il mio ruolo in questa guerra sarà la vittima inerme. Abbiamo davanti a noi molti, molti lunghi anni di lotta e di sofferenza. Voi mi chiedete: qual è la nostra politica? Io vi dico: è la guerra, in mare, in cielo, in terra, con tutta la nostra forza e con tutta la forza che Dio può darci (Sir Winston Leonard Spencer Churchill ecc. ecc.). Ah, il grilletto è quella cosa che sporge dall'impugnatura, fate attenzione a non spararvi sui piedi.

giovedì 27 marzo 2025

Imprenditrici di successo: Giulia giudica micro-peni su OF

Su Radio24 nuovi profili professionali, un'operatrice del sesso, si definisce "troia digitale", ma se lo può dire solo lei, dagli altri la prenderebbe come un'offesa, crea contenuti porno e a richiesta schiaccia succhini di frutta coi piedi e giudica micro-peni, 200 euro a consulenza, lo fa per mantenersi all'università dove studia economics, ambisce a diventare la nuova Christine Lagarde. Bionda morbida e popputa, pelle di porcellana, femminista pro-sesso, ritiene che il lavoro sessuale sia per la donna un'occasione di emancipazione, ma solo se balla la fresca, quando non lavora inforca rotondi occhiali da riposo, tutti quei micro-peni le affaticano la vista, porta il cognome di un grande poeta italiano, ne recita a memoria dei brani tratti da L'Infinito. Se conosco il mio uomo, sarebbe piaciuta assai anche al poeta, le avrebbe certamente dedicato un canto: A Giulia. Dai calanchi della nuova economia emergono queste dinamiche Partite IVA che versano migliaia di euro al fisco pagando le pensioni sociali ai nostri nonni, la previdenza sociale italiana, scandolo degli scandoli, si reggerebbe infine sulla pucchiacca, che a sentire il nuovo servizio di AI degenerativa di Google potrebbe avere origine anche dal termine latino "pucchia", fonte da cui sgorga acqua: nell'ora dell'estremo bisogno il nostro corpo ci darà la salvezza tradotto in valore d'uso e di scambio, viva la vita, viva la giovinezza, primavera di bellezza!

mercoledì 26 marzo 2025

Il Kit di sopravvivenza e risposta coordinata in caso di invasione russa

Nel kit di sopravvivenza e risposta coordinata della UE in caso di invasione militare e disastri climatici manca una cosa importantissima: la carta igienica. Sì, perché ci sarà veramente da farsela nei pantaloni se la Russia ci invaderà veramente come la gentil pulzella europea a questo punto quasi si augura per un suo inconfessabile brivido peccaminoso. Per sopravvivere nelle prime 72 ore, poi si passerà direttamente al si salvi chi può. Mi ricorda un po' quel passo del Gadda: "«I me brilànt» e la paura-speranza di sentirseli un dì sradicar d'orecchio - con eventuale lacerazione del lobo - da una mano virilmente predatrice, sono una delle più ghiotte, segrete immaginative della gentildonna che risfólgora in brillanti; del suo narcisismo un po' masocone esasperato dal presagio della tenebra". Ovviamente, balla in sottofondo anche la speranza di un bel rilancio lucrativo dell'economia, conviene a tutti mantenere viva la minaccia russa.

È uno di quei giorni che la pre-Sila sembra la Transilvania, tempo da lupi, lingue sfilacciate di vapore serpeggiano tra i valloni come fumi di segnalazione, sono perfino più belle quando fa brutto le Misty Mountains dei Bretti. Certo niente in confronto al balcone da dove vedevo la funicolare di Brunate, ma torneremo a casa, prima o dopo, foss'anche orizzontali.

martedì 25 marzo 2025

Con la scusa che dobbiamo difendere la libertà e la democrazia, ci teniamo queste nostre democrazie poco ateniesi dove di fatto la volontà popolare è tenuta a bada dagli esecutivi, in attesa che il popolo maturi la decisione giusta. Nella Francia di Macron il partito che ha vinto le elezioni, sacrificandosi per il bene della République, è stato escluso dal governo, perché non in linea con il galateo dell'École nationale d'administration, recentemente ribattezzata da Macron con un più consono Institut national du service public. Non si muove foglia che Macron non voglia, ovunque presidenti e primi ministri ampiamente sfiduciati continuano a mantenere il potere agitando lo spettro di scenari apocalittici. Per contro, il popolo non matura mai, anzi si allontana dalla politica e premia le soluzioni anti-sistema, giustificando di fatto i timori delle élites. Non se ne viene a capo. Nessuno nuova spinta è permessa, e intanto maggioranze e opposizioni si assomigliano sempre più, scivolando in un'asfittica indifferenza delle rispettive posizioni: più soldi per questo, meno soldi per quello, semplici passaggi di mano di denaro pubblico, che palleggia da una parte e dall'altra senza mai entrare in porta, mesto pareggio senza reti.

lunedì 24 marzo 2025

Ieri guardando la partita con la Germania a un certo punto mi era venuta voglia di bombardare la Renania, coventrizzare Dortmund e puntare la Grande Berta contro Oliver Baumann, a riprova del fatto che il calcio tira fuori il vero noi, altro che fair play e giochi senza frontiere, concedigli un dito e quelli ti ricostituiscono la Wehrmacht.

Veri nietzschiani

Sono affascinato da quei nietzschiani della Gintoneria, quelli che vivevano al di sopra del bene e del male nel loro universo di coca, dompero e puttane, soprattutto quando a un certo punto, raggiunto il vertice ultimo della catena alimentare, non sapevano più a cosa attaccarsi ed entravano nel circolo vizioso dell'eterno ritorno: sempre più coca, sempre più dompero, sempre più puttane. La casa di lui, tutto bianco-cristallo illuminato a led, le Ferrari a noleggio coi cerchioni lavati con lo champagne (ma solo quello che sapeva di tappo, ci assicura il suo sommelier), i "povery", che poi non sarebbero i veri poveri, quelli come me e voi, ma i ricchi col braccino corto che non cacciavano i mille euro per un bottiglione di dompero. Povery. Le puttane, altrimenti dette cavalle, più politamente escort. Il Dom Perignon, altrimenti detto dompero. L'avventore tipo, il broker del Dubai, palestrato, tutto tatuato in faccia, che fa musica trap. Rampolli e rampolle di importanti famiglie milanesi, quello che ha speso un milione in una sola notte, la fidanzata ragazzina, quello che pagava duemila solo per parlare. La coca pippata su Instagram, lo sciabolatore di spumante, quello che aggiunge il sale dell'Himalaya con il gomito. E cosa credete, dietro c'era tutto un lavoro, cinquanta ore di fila senza dormire, nietzschiani veri, mica quelli che stanno a Ca Foscari. A Milano i prezzi delle cavalle sono aumentati più delle case, almeno 2k a botta, e non si conosce crisi.

Lo ha detto anche l'On. Brodi, che ha attentato alla vita di quella giornalista (le ha tirato una ciocca di capelli, è in prognosi riservata), che Ventotene va contestualizzato, cioè, era gente che era stata messa in galera dai fascisti, ci sta che ce l'avevano con la proprietà privata, mica erano i comunisti di adesso che stanno a frignare per una Tesla. Era gente che l'Europa o si faceva o si muore, che la democrazia, se necessario, andava imposta con la dittatura, poi, casomai, conquistati i cuori e le menti, allora la si poteva far camminare con le sue gambe. Bisogna avere il senso della storia, sennò, signorina mia, diventa tutto una macchietta.

domenica 23 marzo 2025

A guardarla da un certo lato, la vita non è che una successione di cose che non si possono fare, di vite che non si possono vivere, lasciatemi allora l'illusione che saremo destinati a superare questi limiti e sperimentare finalmente quell'infinito, quella pienezza di esperienze, che dolorosamente ci sono precluse in questa vita (da qualche parte Schopenhauer mi pare abbia scritto qualcosa del genere, là dove la sua guizzante saggezza non è stata ridotta a pessimismo dai manuali di filosofia o a motto di spirito dalle case editrici).

sabato 22 marzo 2025

Il fantastico mondo di internet: il papa è morto ma non ce lo dicono, come i segretari del Pcus degli anni ottanta. Domani riapparirà alla finestra, ma sarà un sosia. L'ossigeno gli ha bruciato le corde vocali, dovrà reimparare a parlare, hanno assunto il logopedista di Giorgio VI, ma è morto pure lui. Hanno assunto un sosia muto, cioè, non lo fanno parlare, così non si capisce che il sosia è di Bergamo. Per quale ragione non ci vogliono dire che è morto? Perché non vogliono fare il conclave. Perché non vogliono fare il conclave? Perché eleggeranno un papa nero (e allora? Il nero sul bianco sta una favola). Come ne usciamo? Teniamo per sempre in vita Bergoglio, camperà 969 anni, come Matusalemme. A un certo punto anche le minchiate di internet arrivano a un punto morto. Ma pure questo ce lo tengono segreto. 

Hanno presentato l'F-47, il nuovo caccia americano, un grande strumento di morte, il più grande, il più forte, il più potente, il più deterrente, il caccia che solo a nominarlo metterà in chiaro chi comanda in cielo e in terra, un solo centimetro quadrato di lamierino varrà quanto il PIL del Burundi e dell'Eritrea messi insieme. Farà coppia con il B-21, il nuovo bombardiere stealth che dicono fonti ben informate verrà inaugurato entro l'anno, inaugurato con un bel bombardamento di prova, adesso non si sa bene se in medio-oriente, sullo Yemen o in qualche altro disgraziato paese che si può bombardare senza incorrere nel biasimo della comunità internazionale. Sì, perché ci sono paesi che per qualche ragione, forse perché non hanno un buon P.R. oppure un ufficio stampa allineato con il sistema occidentale, che si possono bombardare per giusta causa e il loro bombardamento non comporta rimozione di punti sulla patente liberale. Insomma il più forte ha sempre ragione e finché ci troviamo dalla stessa parte anche noi staremo dalla parte della ragione, in qualità di stato cliente e faro ausiliario di democrazia, luce di posizione.

venerdì 21 marzo 2025

Difendere Ventotene

Attenziò, battagliò! Il nemico spara su Ventotene, al contrattacco!: gnooo, Ventotene gnooo, difendere Ventotene, Meloni non vuole l'Europa!!! Signore, sembra che nel testo di Ventotene ci siano riferimenti a una dittatura rivoluzionaria. ??. Soldato, legga il testo: "Attraverso questa dittatura del partito rivoluzionario si forma il nuovo stato e attorno ad esso la nuova democrazia. Non è da temere che un tale regime rivoluzionario debba necessariamente sbocciare in un nuovo dispotismo." Ehm... ricalcolare l'alzo dei cannoni: "Ventotene va letto nel suo contesto". Ripeto: "Ventotene va letto nel suo contesto". Soldato, noi abbiamo letto il Manifesto di Ventotene? No Signore, non l'abbiamo letto. E come mai, soldato? Mi scusi Signore, perché siamo dei citrulli, Signore, spariamo in automatico a tutto quello che arriva dall'altra parte, Signore. Cazz. Va bene soldato, iniziare le manovre diversive, disporre il gonfiabile di Benigni, prenotare l'Aliscafo, tutti a Ventotene per una grande manifestazione di solidarietà ad Altiero Spinelli! Soldato, consultare le previsioni meteo per Ventotene. Ventotene ventoso, Signore, con probabilità di pioggia al 40%. Indossare le galosce, innestare le baionette: BANZAIIIII!

Non serve un particolare talento oggi per emergere, basta entrare in sintonia con la cretineria del mondo, emergono dalla cloaca massima e sono fatti dello stesso ingrediente, di un letame dove non nascono i fior. Circondati da cotanto sterco è già un bel traguardo non olezzare troppo.

giovedì 20 marzo 2025

Vecchioni e Benigni che cantano la messa, se quelli dicono pace, loro dicono guerra, se quelli dicono guerra, loro dicono pace.

mercoledì 19 marzo 2025

Un giorno, per lo stesso principio del tacchino induttivista, un uomo smette di morire. Miliardi di uomini sono già morti sulla faccia della terra, fra tutte le osservazioni, la più sicura sembra proprio questa: che tutti gli uomini devono morire. Ma quell'uomo non muore. Continua a vivere, cento, centoventi, centotrenta, centoquaranta anni, ma non si decide a morire. La scienza si mette allora a studiarlo ma non ne cava un ragno dal buco. Ormai il caso dell'Uomo Eterno ha fatto il giro del mondo. Per il principio del tacchino induttivista, per tante osservazioni che possiamo fare di un fenomeno, il fatto che esse si ripetano costanti nel tempo non implica che un giorno quelle osservazioni registrino un caso contrario, e così in effetti accade: quell'uomo, contrariamente a tutte le osservazioni precedenti, non muore. Dibattiti, teorie, studi comparati, per lui si inventa addirittura una nuova patologia, l'eternite, intanto l'Uomo Eterno vive e se la ride, non si sente per niente malato, malati sarete voi, dice, ormai comincia a credere che non morirà più, un bel giorno arriva però un fanatico e gli spara e alla domanda della polizia risponde che l'ha fatto per dimostrare che nessuno è eterno. Morale della favola: c'è sempre un cretino che rovina tutto.

lunedì 17 marzo 2025

Il professor Vecchioni va alla guerra

Con la scusa che questa volta non sono i trumpiani ma i valori democratici che ce lo chiedono, si è fatto bellicoso pure il professor Vecchioni, e dal palco della manifestazione per L'Europa arringa la folla ricordandoci che abbiamo tutti (tutti?) la stessa filologia romanza (vero, e anche le donne portano i pantaloni), che abbiamo la democrazia (ah, la democrazia, quella cosa di cui tutti parlano e che nessuno mette in pratica), quella non ce l'hanno tutti, dice, ce l'abbiamo solo noi, è un'invenzione nostra, dei greci (la chiamata in correità dei greci fa sempre sentenza), è arrivata fino a noi, solo noi abbiamo avuto Hegel, Marx, Pirandello, Manzoni, Leopardi (l'Alfieri, Dante, Ugo Foscolo), gli altri mica ce li hanno, e poi non esiste corrispondenza tra pace e pacifismo, non si può accettare qualsiasi pace, noi abbiamo l'obbligo di difendere coi denti questa nostra cultura, ce l'abbiamo solo noi, ecc. ecc. Compiaciuta superiorità dell'occidente, nostra è la Verità, nostra la Cultura, nostra la Giustizia, le abbiamo inventate noi, deteniamo i copyright. Contraddire il professor Vecchioni non si può, ha una cultura troppo vasta, anche perché se a destra abbracciassero il socialismo, a sinistra rivaluterebbero il capitalismo, come in effetti è successo. Mi limito solo a osservare questo odierno curioso spostamento del democratico verso Oriana Fallaci con vent'anni di ritardo:

«Sveglia, Occidente, sveglia! Ci hanno dichiarato la guerra, siamo in guerra! E alla guerra bisogna combattere».
(Oriana Fallaci, discorso in occasione della consegna dell'Annie Taylor Award, 28 novembre 2005)

sabato 15 marzo 2025

#ReArmocromicEurope
La donna che rimetterà apposto le cose, Spes Ultima Dea

29 settembre 1938, A Monaco di Baviera Hitler, Mussolini, Chamberlain e Daladier firmano il trattato di non belligeranza, la Germania viene autorizzata a procedere all'annessione delle parti dello Stato cecoslovacco abitate da popolazioni di lingua tedesca (zona dei Sudeti). Si teme oggi l'appeasement di Trump analogamente a quello di Chamberlain, con Putin/Hitler che ci guarda sornione in attesa di far un sol boccone dell'Europa. Ma l'Europa, che ha imparato dalla storia, sarà boccone indigesto: operazione Porcospino d'Acciaio. Davvero la NATO si è stufata di noi, davvero ci lascerà soli, davvero ritirerà tutte le testate nucleari? Abbiamo bisogno di un grosso deterrente. Più grosso di quello di Macron, che pur millanta dimensioni ragguardevoli. Con la NATO che c'è e non c'è, farne subito un duplicato europeo, con soldati abituati a tutto, a cui andrà tolta la PlayStation. Anzi, addestrati sulla PlayStation, con Call of Duty®. Droni telecomandati da CiccioGamer. Definisce lo Stahlhelm un cappello boomer. 

venerdì 14 marzo 2025

Musk è Howard Hughes con l'aggiornamento, il programmatori del Grande Casino hanno voluto inserire una copia aggiornata del bot per vedere cosa succedeva se lo si combinava con la politica, poi si sono stancati di aggiornarlo e adesso usano gli stessi pezzi di codice di Milei.

giovedì 13 marzo 2025

A qualcuno prima o poi cadranno pur in testa le bombe di ReArm Europe, come in una lotteria pendono già da ora sul capo dei più meritevoli, perché le nostre bombe cadranno in testa solamente agli iniqui e anche loro, vedrete, alla fine non potranno che riconoscerne la correttezza etico-morale.

Disse una volta quel bellimbusto di Reagan: Mr. Gorbachev, tear down this wall! E quel muro non erano altro che le mutande di ferro con cui il blocco sovietico aveva creduto di poter sottrarsi alle turpi attenzioni del libero mercato mentre sotto era già tutta una scalmana. Sappiamo tutti com'è andata, il muro è crollato di botto e l'occidente ha inondato le terre vergini dello zar con il suo sperma denso e appiccicoso al sapore di Pepsi-Cola. Per un po' la verginella si è goduta l'ebrezza della copula, poi si è fatta più furba e si è ripresa poco alla volta la sua dignità, e adesso vagheggia addirittura di riscattarsi dal padrone. Ma come, non ti trovavi bene in questa casa? Non ti mancava niente: vitto, alloggio e soldi da parte, come si usa qui da noi. Niente, la signorina Russia si è stufata, rivuole indietro quello che è suo. Finché la tratteremo da servetta continuerà a tormentarci per dispetto.

mercoledì 12 marzo 2025

Salvare il pianeta in leasing

Avevo scritto che Fratoianni è una persona rispettabilissima, così rispettabile che oggi prova imbarazzo per una Tesla comprata in leasing quando Musk era ancora cool e di cui adesso si vergogna. Domanda: si era fatto il gadget tecnologico per salvare il pianeta o per vantarsi di salvarlo? Per vantarsi di salvarlo. "Pagata anche poco" dicono, quarantasettemila euro. Voglio una sinistra eccentrica rispetto a quel capitalismo che dice di voler correggere. Vasto programma. Da quando l'opposizione al capitalismo è diventato un vasto programma? Andare a messa da un prete che non crede. Resta la messa e tramonta il sol dell'avvenire. Non c'è più avvenire. Anche il pianeta si salva in leasing.

Se per ipotesi mettessi l'ok ai cookies di un sito che critica il capitalismo, da lì a breve mi spunterebbero pubblicità che mi suggerirebbero libri che criticano il capitalismo, la ribellione vende, il sistema tutto assimila e tutto digerisce, perfetto oranus, organismo boccaculo che trasforma in capitalismo anche le critiche al capitalismo (coprofagia del sistema, denaro sterco del demonio, ecc.).

martedì 11 marzo 2025

Force de frappe e accessori preziosi

A proposito del nuovo trend delle spese militari: le spese militari sono cool. Fanno delle mitragliatrici, oggi, che ti sforacchiano il nemico da parte a parte, te lo riducono a brandelli, roba che i raudi dentro i cercapersone al confronto sono le bollicine dentro l'acqua minerale. Tutta compita e azzimatina nel suo completo color turchino, la signora Albrecht coniugata von der Leyen (usa il cognome nobiliare del marito, ma solo per allure, non per patriarcato) si è invaghita della guerra, presto la vedremo come Zelenski in tenuta color cachi con preziosi inserti camouflage sulle maniche raglan. Evviva la guerra come igiene del mondo! Evviva la deterrenza, evviva la force del frappe! A cavalcioni a gambe unite su un Mirage pilotato da Monsieur Macron equipaggiato con dissuasivi ASMP* sfreccia a tutta velocità contro la torre di Ostankino per scoraggiare il barbaro invasore, da farsela letteralmente in mano. Morbide cartucciere in scamosciato marron con carniere a tracolla e preziosi monogrammi dell'Esercito Europeo, prezioso portapillole di iodio in punzonato fumé, stivaletti traspiranti in kevlar con cuscinetti anti-tallonite trasformabili in comodi sandali infradito, in fatto di equipaggiamento nessuno può battere gli Stati Uniti d'Europa.

*(missili da crociera nucleari pre-strategici a medio raggio. L'ASMP è un missile nucleare da "ultimo avvertimento" prima degli attacchi da parte dei sottomarini. Essi sono attualmente imbarcati su 60 Mirage 2000N dell'Armée de l'air)

Voyeurismo

(pubblico qui una ficcante riflessione su Tumblr, l'altra piattaforma su cui scrivo, vedrete che vi piacerà)

È pieno di donne che si mettono in proprio su internet, su Reddit, su OF, qui un po' meno, non è più come una volta, qui adesso sono costrette a fare le introspettive, a inventarsi i nudi artistici, a mostrare i piedi, le ascelle, a fotografarsi in pose plastiche, non si può più mostrare direttamente la f*** su Tumblr, nemmeno scriverla, che poi i giovani pensano che le donne sono degli oggetti che ci clicchi sopra e tirano giù le mutande. I social prima ci hanno convinti che ci dobbiamo tutti liberare, confidare, metterci metaforicamente a nudo, poi quando uno prende il consiglio alla lettera, be', questo no, questi sì, questo no, questi sì. Il pesce puzza dalla testa. Internet è lo spazio per eccellenza del voyeurismo, del guardare senza essere guardati, ce lo siamo dimenticati, ma la scopo ultimo di internet è il voyeurismo. Internet ci dà, internet ci toglie. Prima ci inoculano la malattia e poi ci impartiscono il vaccino. È una società malata, tutto è a portata di tapping, ca**i, cu*i, fi*** e te**e, poi però zitti zitti in mezzo al mercato, questa è una piattaforma rispettabile.

Non c'è proprio alcun dubbio che ci tocchi prendere esattamente quel che accade, accadere, lo dice la parola stessa (tutte le parole hanno una loro intelligenza che spesso ci conviene dimenticare), è esattamente questo caderci sopra degli eventi, in altre parole, il libero arbitrio è la nevrosi fondamentale in cui tutti ci dimeniamo senza soluzione, gli specialisti lo sanno bene ma non è nel loro interesse farcelo presente.

domenica 9 marzo 2025

Ogni tanto a Linea Verde

Ogni tanto a Linea Verde fanno vedere un ragazzo che coscientemente si dedica all'attività della pastorizia, lo mostrano come un esemplare unico e raro, un po' eccentrico e strambo, che invece di studiare, o addirittura dopo aver studiato, ha deciso di fare il pecoraio o di allevare galline in un pollaio. Questa persona deve in qualche modo giustificare la sua posizione agli occhi di noi inciviliti spettatori che lo guardiamo incuriositi dall'altra parte dello schermo comodamente seduti a tavola davanti a un piatto di pasta ipocalorica e una bottiglia in PET ecosostenibile di acqua minerale che depura l'organismo. Questo siamo diventati, degli inabili, degli incapaci alla vita che guardano le bestie feroci dietro ai finestrini degli schermi dei televisori, crollasse di botto la filiera dei supermercati moriremmo tutti di fame. Non parlerei più tanto di incivilimento, quanto di rincoglionimento. Evviva la gente che sa ancora fare qualcosa.

sabato 8 marzo 2025

Musicalmente parlando vivo in un sogno dove Siouxsie Sioux canta Mittageisen vestita come Charlotte Rampling in Portiere di notte con le bretelle di pelle nera che le ricoprono i due chiodi dei seni piatti come una tavola. Musicalmente parlando mi diletto a guardare Iggy Pop che all'Olympia di Parigi si tira giù i pantaloni e canta con l'uccello di fuori I wanna be your dog. Musicalmente parlando, adoro la fredda stilettata di morte delle tastiere di Decades dei Joy Division. Musicalmente parlando balbetto a memoria l'aria di sortita di Ferrando del Trovatore nella versione cupa e notturna di Carlo Maria Giulini. Musicalmente parlando mi perdo in un resort caraibico degli anni '80 con Michael Righeira che si limona Grace Jones sulle note di Rio dei Duran Duran. Musicalmente parlando ascolto la musica senza rigor di logica, "perché la logica ci ha portato a Jovanotti icona e a Vasco Rossi laureato" (cit.)

venerdì 7 marzo 2025

Sexy Shop

(pubblico qui un pezzo d'antan, scritto qualche giorno fa per divertimento)

Ricordo la prima volta che siamo entrati in un sexy shop, io e un mio amico sulla strada per andare a Erba, c'erano tanti falli umani in silicone, chiusi dentro delle teche come dei cervelli sospesi in formaldeide, poi vari accessori sessuali a forma di ovetto, cianfrusaglie sadomaso a iosa, manette di pelliccia rosa, frustini dall'aspetto innocuo, vari modelli di mutandine per signora dalle fogge più fantasiose, farfalle, farfalline, pescioline, tigri dai denti a sciabola, con birichine aperture strategiche sul retro e sul davanti, e poi, e qui volevo arrivare, nascosto dietro a una tendina di fortuna, come se qualcuno avesse steso a bella posta i panni per nascondere un commercio truffaldino, un fantasmagorico assortimento di VHS: donne con lattine non destinate alla mescita, discinte Sheena-Regine della Giungla montate da mitologici esseri gigantofallici con l'aspetto di Sean Connery in Zardoz, tutta un'incredibile serie di parafilie di cui, non essendo ancora stato inventato internet, ignoravamo del tutto l'esistenza, e ancora pecorine, missionarie, smorzacandele, carriole tibetane, forbici butanesi, cazzuole ungheresi, insomma, tutto il repertorio, una specie di Wunderkammer uscita dal sogno erotico di un segaiolo pelato di mezza età, una piccola Reeperbahn in miniatura, proprio lì, sulla strada per andare a Erba, tra concessionarie di automobili, centri per l'idraulica e mobilifici. Morale della favola: non comprammo niente ma ci ripromettemmo di ritornare, non ci tornammo più, anni dopo compresi finalmente a cosa servissero tutte quelle lattine (ancora oggi non ci credo e mantengo il mio scetticismo, come sull'essere come essere-con e esserci-per e sul decostruttivismo di Derrida).

Mi metto le mani nei capelli a pensare ai poveri storici che dovranno riassumere le vicende della politica italiana in questo scorcio di ventunesimo secolo, che dovranno ingegnarsi per elevare alla dignità di storia questa sequela di miseri avvenimenti e modesti personaggi, quello che dovrà occuparsi di Salvini, oppure lo storiografo di Fratoianni, che ci sarà da dire su Fratoianni? Persona rispettabilissima, ma vuoi mettere Berlinguer, vuoi mettere il compromesso storico, l'eurocomunismo, la questione morale, vuoi mettere Craxi e Mani Pulite, vuoi mettere Sigonella? E che diremo anche di Giorgia Meloni? Che era donna, che era bionda (tinta), che... che cosa? A meno che non crolli il mondo e l'Italia venga invasa da Gengis Khan la placida democrazia non produrrà niente di più rilevante di un album di Lucio Corsi (poverello Lucio Corsi, mi viene una tale pena per la musica ad ascoltare Lucio Corsi che dopo devo correre ad ascoltare i primi due album dei Siouxsie and the Banshees per ricordarmi che il postpunk è davvero esistito).

È vezzo dei miliardari di oggi quello di giocare con i missili spaziali, la cosa che si nota oggi è che da quando Musk è diventato trumpiano è passato dallo status di genio indiscusso a quello di indiscutibile imbecille nel giro di un minuto. Mi ricordo quando i test di SpaceX venivano reclamizzati dai media con hype da inizio di una nuova era, oggi quegli stessi media fanno il tifo per la navicella che esplode in volo e per i pezzi che cadono in mare. Quei media appartengono di solito ad altri miliardari, che da editori illuminati fanno le pulci a quelli che sono passati al lato oscuro della forza, è in buona sostanza un regolamento di conti tra ricchi con noi poveri chiamati alla lotta nella mota, più ci incazziamo e più loro fatturano, nel mentre lo svitato Musk continua la sua personale lotta con il futuro, citius, altius, fortius, finché un bel giorno anche lui, sdeng, lo piglierà sui denti con tutto il missilone.

giovedì 6 marzo 2025

Io penserei più che altro a dei rifugi atomici monofamiliari equo-canone, che è già difficile andare d'accordo in condominio, figurati metterli tutti assieme sottoterra per dodici mesi, son mica patate, non ce la farebbero a resistere, li ritroveresti tutti morti ammazzati prima di essere raggiunti dalle radiazioni, sempre che non si siano già trasformati in club per scambisti. E poi, pensa: chi porta il gatto, chi porta il cane, chi il criceto, poi il cane fa la cacca, il gatto fa la pipì, il gatto viene inseguito dal cane, il criceto viene mangiato dal gatto, no, non può funzionare. In Svizzera ce li hanno, ma gli svizzeri sanno comportarsi. No, un superbonus per i bunker anziché per le facciate, con una grande campagna di persuasione sui benefici della vita sotterranea: tintarella di tomba. Dopo il covid non mi sorprendo più di niente.

A pensar male spesso ci si prende: ho appena ironizzato sull'outfit di Zelensky usando un linguaggio da sfilate e oggi vengo a sapere che la polo e il pantalone indossato alla Casa Bianca è opera di una stilista ucraina, Elvira Gasanova, che ha vestito anche Gigi Hadid, Rita Ora e Kim Kardashian: Dopo i fatti di venerdì, le vendite della polo 'Damirli' indossata da Zelensky - oggi venduta al prezzo di 215 euro - sono aumentate questo fine settimana. La stilista ha inoltre affermato che proprio dall'America "stanno arrivando tantissime richieste" (fonte: AGI). La guerra è come il maiale, non si butta via niente: 215 euro e ti senti dalla parte giusta della storia.

È gesto cortese offrire l'ombrello alle signore, è un Macron galante quello che ci offre il suo, solo che l'ombrellino francese rischia di ridursi a un carciofo sotto la temibile grandinata di ICBM russi, come gli ombrellini da 5,99 che dopo la prima buriana già non si aprono più. C'è molto sfoggio di grandeur nella proposta, comunque meglio portarsi anche un k-way. (L'ombrellino atomico, l'accessorio irrinunciabile della stagione S/S 2025).

La situazione del povero Zelenski, elevato dall'occidente al rango di eroe planetario, un comico di Zelig che si è ritrovato a sostenere una parte più grande di lui, se non l'Oscar gli daranno il Nobel per la pace che ritirerà in tenuta mimetica (vediamo, mi sono detto, se c'è traccia di quest'idea sulla rete, e infatti: Dare a Zelenski il Nobel per la pace, di Claudio Cerasa, Il Foglio). Sia messo agli atti che considero la Russia come paese invasore, che non parteggio per Putin, che le sue mire sull'Ucraina ritengo vadano ben al di là del casus belli della difesa dei russofoni. Sulle spiagge della Crimea la nomenklatura sovietica andava a fare la villeggiatura, sulle fantasticate scalinate di Odessa il lettone Ėjzenštejn metteva in scena la grande epopea della corazzata Potëmkin accolta trionfalmente dai dirigenti dell'URSS (e meno dal botteghino). Che l'Ucraina si leghi affettivamente all'America dell'Est* è una cosa che il russo non accetta di buon grado. Dico il povero Zelenski perché è chiaramente stato ridotto all'obbedienza non solo da bullo del quartiere che c'è alla Casa Bianca, ma anche da tutti gli untuosi europei prodighi di pacche sulle spalle come per esempio il Segretario Generale della Nato. Gli irenici libertari che sventolano sui social le loro bandierine ucraine stiano tranquilli: Zelenski è sempre stato un burattino in mano alla volontà russa e occidentale, con in mezzo, ahimè, una caterva di morti di cui tutti, non solo il barbaro invasor, sono responsabili. 

*("America dell'Est", l'Europa, in una riuscitissima battuta di Osho)

Sono come i personaggi di una soap, Putin, Trump, il papa, Zelenski, un Delitto e castigo ma scritto male, degli archetipi come Nerone, La piccola fiammiferaria e Il conte di Montecristo, tutto è congegnato per farci appassionare a questa lagna con la scusa che qui si fa la storia o si muore. C'è il buono e c'è il cattivo, e con le nostre fanzine parteggiamo per questo e per quello producendo le nostre petulanti querimonie. Berlusconi è lontano, la storia si è ingigantita, ha acquistato respiro globale, adesso a sparare sfondoni è il Presidente degli Stati Uniti in persona, vuoi mettere? Hanno allargato l'audience, il prodotto si vende dappertutto. Dopo una giornata di lavoro, strapazzati, metaforicamente sodomizzati da mane a sera dal sistema economico che in teoria contrastiamo votando a sinistra, l'unica soddisfazione che ci hanno lasciato è quella di odiare il cattivone di turno, e il sistema è così perfettamente efficientato che hanno trovato il modo di fatturare sopra anche al nostro scontento.

mercoledì 5 marzo 2025

È tutto l'ecosistema di internet che è immerso in un infantilismo che ci si attacca addosso come una colla, le faccine, i cuoricini, i meme, i balletti su TikTok, bloccati in uno stato di eterna adolescenza così da poterci rifilare gli ultimi scampoli di mito sottoforma di gruppi k-pop e rivoluzioni green, e queste mammole digitali dovrebbero ora riamarsi e diventare temibili soldati a guardia della fortezza Bastiani dell'Europa. Solo qualche anno fa ce l'avevano menata con Greta Thunberg, addio motori termici, benvenuti motori elettrici, e ora predicano il riarmo con i carrarmati e caccia di 5° generazione che non vanno certo a bucce di banane come la DeLorean di Ritorno al Futuro. Per compensare l'impronta carbonica della guerra faremo più attenzione alla raccolta differenziata, diventeremo sempre più virtuosi, ci studieremo meglio la vera natura della carta plastificata, se sia da conferire nella carta o nel residuo indifferenziato, gli obici da 155 mm dovranno invece essere smaltiti presso l'isola ecologica. Sembra di stare al circo.

martedì 4 marzo 2025

Io nella mia irrilevanza penso molto male degli accordi di pace come degli accordi di guerra, penso male di Trump, di Putin e di Zelensky e prima di lui pensavo male anche di Biden, penso male di Von der Leyen, di Macron e di Merz, e degli italiani tutti senza distinzione di razza e di colore, penso male di tutti, di tutti ho il terrore, di questa cupola di scellerati che comanda il mondo con mano sicura e deficiente, e se non metto dentro il papa è solo perché non conta niente: via tutti, vivere senza il peso di questa gente, sottrarsi all'influsso di questi malati di mente.

Se Cristo venisse sulle terra prenderebbe Papa Bergoglio per un orecchio e lo scaccerebbe assieme a tutta la sua crew dal Gemelli e da Santa Marta per installare al loro posto gli ultimi degli ultimi, ma Cristo non viene e la preziosissima vecchiaia del Santo Padre può dirsi al sicuro. 

Io vedo che tanto il moderno quanto il retrogrado che predica il ritorno ai sacri valori di una volta non sanno fondare i loro argomenti, il primo di solito dice: perché ci siamo evoluti, abbiamo superato certe cose, oggi non si fa più così. Il secondo dice: avete abbandonato la tradizione, un tempo si faceva così, il Signore dice così. La discussione condotta in questo modo sembra galleggiare sopra il nulla, come se fosse una questione di mode o di abitudini, e come se la modernità fosse l'abitudine corrente che ha diritto su tutte le altre. A sua volta la tradizione è stata un tempo abitudine corrente che si imponeva sulle altre. Dov'è la verità? La verità è che ciascuno è catturato in una porzione di realtà secondo la sua parte, non c'è bisogno di fondare, siamo già abbastanza fondati nella verità come nell'errore.

lunedì 3 marzo 2025

Mi dispiace per il papa, è sempre una persona anziana che sta male, e sono contento anche della scelta del Vaticano di fornirci le notizie con la massima trasparenza, ma venire a sapere che il papa ha espettorato per due volte muco vischioso dai bronchi proprio all'ora di cena mi ha rovinato l'appetito. Non voglio sapere com'è morto Ario mentre sto mangiando, è questione di decoro.

Operazione "Porcospino d'acciaio"

I vertici europei si aspettano un'invasione russa dell'Europa, bellicosi e agguerriti, come piccoli chihuahua ringhiano rabbiosi all'orso russo (orso: medved'): Von der Leyen: riarmare l'Ucraina, trasformeremo Kiev in un porcospino d'acciaio. È chiaro che vogliono attaccare briga, con quale lungimiranza, solo la storia saprà dircelo. Un'economia di guerra in Europa che possa ravvivare il crollo della produzione industriale, la riconversione delle fabbriche di automobili in fabbriche di carrarmati. Può anche darsi che l'orso russo non avesse intenzione di attaccare l'Europa ma che gliela stiano facendo venire. Considerando i russi a questo punto potrebbe anche accadere. Io tutt'al più potrei spendermi il mio nome russo e qualche libro di Pelevin, nascondendo però la mia passione per gli ucraini Bulgakov e Gogol'. Lo voglio dire ai miei amici di sinistra che oggi si sono riscoperti guerrafondai quando solo io, considerata la mia passione per gli aerei da guerra, auspicavo l'acquisto degli F-35 Lightning, con o senza deliziose alette canard. Oggi i francesi scoprono allarmati che il pentagono può bloccare l'operatività degli F35 europei, dal Messaggero: "F-35 americani in Europa, il Pentagono ora può bloccare i decolli. L'intelligence francese: gestione software negli Usa. Secondo Gomart, se Washington attaccasse la Groenlandia​, nessun Paese europeo potrebbe far decollare i suoi F-35 per difenderla". Gli europei alla guerra sono una barzelletta.

Ovviamente è per puro caso che quest'anno agli Oscars abbiano fatto vincere un film che parla di russi con attori russi, Oscars, Nobels, Festivals di Sanremo, sono dichiarazioni politiche: quest'anno va l'albicocca, troviamo qualcosa di albicocca (per esempio: "Nobel 2024: è l'annata dell'intelligenza artificiale"). Possiamo dire senza timore di sbagliarci che Oscars, Nobels e Festivals di Sanremo sono la pratica onanistica dell'oranus che siamo diventati ("oranus": organismo fagocitante e cacante soldi, immagini pubblicitarie e informazioni senza soluzione di continuità, com'è descritto in Babylon di Viktor Pelevin).

domenica 2 marzo 2025

Il vestito da invaso

L'ha detto lo stesso Zelensky: finché non terminerà la guerra io mi vestirò da invaso, un clergyman in fresco lana con tridente bizantino e inserti in velcro sulle maniche è sui pantaloni cargo, dai toni militari. Il suit avvocatesco è una mania degli americani, che così vestiti si sentono giustificati di commettere le più orribili nefandezze, ma sempre per la ragion di Stato e acconciati con rispettabile eleganza. Cosa manca al povero Zelensky? Gli hanno dato del nano, del cocainomane, del comico scarso, mancava solo il malvestito. Anche a me questo travestimento, questo costume di scena da invaso palestrato, faceva un po' sorridere, perché tutto diventa reality, tutto televisivamente e armocromicamente conformato allo show, ma è così anche per gli altri nei loro azzimati completi bluette. In America come nel mondo il suit avvocatesco è sinonimo di stronzo perfetto, un assioma, come un quadrato: stronzo in giacca e cravatta, e ve lo dice uno che le cravatte le ha disegnate per lavoro, compresa una comanda per una congregazione evangelica americana con il Cristo in croce e abbondante sanguinamento dalla corona di spine: business, as usual.

sabato 1 marzo 2025

J.D. Vance, il Fidus Achates

Tess dei d'Urberville

Io, nella mia ignoranza, l'ho capita così: l'Ucraina voleva diventare occidentale, sottrarsi a un padrone violento per andare a servire in una casa più rispettabile e moderna, dove nella sua immaginazione l'avrebbero trattata meglio. La famiglia moderna e rispettabile fiuta la cosa e comincia a flirtare con la bella signorina dell'est, per fare un dispetto alla famiglia rivale, promettendo alla ragazza paga migliore e libera uscita nei giorno festivi, la ragazza accetta. Senonché la famiglia violenta reagisce da par suo e si mette di mezzo. La ragazza si fa proteggere come può dalla rispettabile famiglia occidentale che l'ha presa sotto la sua protezione, e davvero pensa che ormai il suo favore presso la famiglia rispettabile sia cosa assodata (facendo anche il grosso errore di fare la sbruffona con la famiglia violenta, credendosi ormai fortissima), ma ahimè non ha messo in conto la proverbiale ipocrisia delle famiglie rispettabili per cui una persona vale nella misura in cui serve. Stanca del suo dispetto verso la famiglia rivale, la famiglia rispettabile cerca in tutti i modi di mollare la signorina, che ci resta male e per giunta priva della sua protezione, sobillata nella sua ribellione dell'appoggio ipocrita di un'altra famiglia, la famiglia europea, che la blandisce per fare la bella figura di famiglia moderna e amante dei più deboli, ma solo per allure. La povera signorina ucraina non è in una situazione felice, potrebbe finire brutalizzata dalla famiglia violenta con tutte le rassicurazioni del caso, che mai la toccheranno con un dito, che può ben ritornare in casa a servire, non le faranno del male. Ho una brutta sensazione. 

giovedì 27 febbraio 2025

I tedeschi ancora mi inquietano, non tanto quelli che ho visto in carne e ossa quando ho fatto il mio safari in Germania per lavoro (i tedeschi comuni mi sono sembrati del tutto normali, indistinguibili dai milanesi), dico i politici che ho visto in televisione. Hanno tutti quella fissità, quella plasticità da Hitler-Jugend. Tutti molto pettinati, assemblati in materiale plastico, o kevlar. Passi la leader di Alternative für Deutschland, che pure è lesbica e sposata con una singalese (mandando in corto circuito tutte le relazioni dei profilers), ma pure quelli moderati sembrano tutti dei freddi strumenti tecnologici, come gli altoparlanti sul pulpito del Bundestag. Il Bundestag sembra la saletta executive di un aeroporto. Non hanno più uno spirito i tedeschi, solo quello genericamente tecnologico che ormai è la cifra di tutto l'occidente. Il paraurti di un SUV, un seggio del Bundestag, un trolley della Samsonite, sembrano usciti tutti dalla stessa fabbrica. La massima di Adolf Loos, “l'ornamento non soltanto è opera di delinquenti, ma è esso stesso un delitto" ha fatto tutto il giro, la mancanza di ornamento, il design minimalista, è diventato l'ornamento di cui più si abusa oggidì. Non comunicano nessuna umanità, diffusori al posto delle bocche, bottoni al posto degli occhi.

Per una ragione immagino collegata alla diffusione della coolness internettiana, nel radar di Tumblr mi compaiono in continuazione disegni di ragazzi che si baciano oppure femminilizzati, erotizzati (per esempio una bella Elena di Troia transgender, con due bei seni e il profilo greco del primo ministro canadese). Va benissimo, solo che questa continua campagna di diffusione inizia ad assomigliare un po' troppo a una specie di gay washing: avete visto?, siamo liberal, apposto così, i gay sono diventati un brand da spendere per accreditarsi come social aperti alle differenze. Si fa commercio anche delle legittime tendenze sessuali delle persone, se ne fa uso per accreditarsi, per collocarsi sul mercato: il catamito greco ridotto a figurina cool, a virtue token.

mercoledì 26 febbraio 2025

Keir Starmer di giorno veste i panni dell'innocuo Clark Kent ma di notte si cambia di gran carriera nel gabinetto dei ministri e diventa Superman in mantello rosso e calzamaglia elasticizzata in elastane bio, vola sull'Ucraina e prende i droni russi per la coda roteandoli vorticosamente e rispedendoli al mittente. Vai Keir, fagli vedere chi sei: Truth, Justice, and a Better Tomorrow.

Gutta cavat lapidem

Stavo pensando all'incontestabile, assiomatica intelligenza del creativo copywriter che ha coniato il marchio "Guttalax": gutta, "goccia", laxare, "allentare, sciogliere", a riprova del fatto che il liceo classico ti può aprire tutte le porte, comprese quelle di servizio.

"Non vedo l'ora di aprire il social network per distrarmi con le innumerevoli interessanti opinioni dell'autorevole massa riguardo l'andazzo generale" [...] "Veniamo al mondo già truffati, non c'è nessun libero arbitrio, siamo sapientemente governati dalle oppressive forze della natura".

martedì 25 febbraio 2025

Putin, pronti a cooperare con Usa su terre rare in Donbass: La Russia è pronta a cooperare con gli Stati Uniti, anche accettando investimenti americani sullo sfruttamento delle terre rare in Donbass. Lo ha detto Vladimir Putin, secondo quanto riporta la Tass. Aziende russe e americane - ha dichiarato Putin - sarebbero “in contatto” per progetti economici congiunti. Il Sole24Ore

Ieri minacciavano la guerra nucleare, oggi si spartiscono il bottino. A meno che in Calabria domani non trovino l'erbio, l'ittrio, l'europio e il disprosio direi che possiamo stare tranquilli.

lunedì 24 febbraio 2025

Per rilassarmi ho disegnato una 127. Non sapevo che l'avesse disegnata Pio Manzù, morto trentenne in un incidente d'auto proprio mentre si recava a Torino alla presentazione del modellino (guidava la 500 della moglie, forse un colpo di sonno), figlio dello scultore Giacomo Manzù, al secolo Giacomo Manzoni. Ne ho trovata una verdina, l'unica ritraibile, sulla pagina Wikipedia. Chissà perché negli anni '70 andavano di moda i colori diarroici, verde, verdino marcio, marrone, marroncino, forse per via di un rinnovato interesse per la natura. Il lamierino ondulato, la coda quasi tronca (per la precisione "fastback"), i paraurti cromati, le sagomature smussate alla maniera dei posacenere Olivetti, pura poesia. Io giudico le macchine dal loro aspetto, a guidarle non sono capace, una Prinz vale per me più di un Porsche Cayenne. Magari la prossima sarà proprio una Prinz, o una Lamborghini Espada del '69.

Lo ribadisco nel modo più candido: né i palestinesi hanno diritto di accoppare gli israeliani né gli israeliani di accoppare i palestinesi, nemmeno in nome della più buona delle ragioni che hanno escogitato per giustificare le loro azioni. Occorre metterla giù semplice per farsi capire, ritornare alle basi, anche a costo di sembrare scemi: nessuno ha diritto di accoppare nessuno, e questo valga per tutti gli altri conflitti, passati, presenti e futuri.

Dobbiamo intenderci sui diritti: "io ho diritto a" cosa significa? Che c'è qualcuno che ti riconosce una facoltà, di solito un'autorità, umana, troppo umana, che segue le sorti molto incerte degli umani. A voglia di dire che "io ho diritto", ma ce lo diciamo da soli, o magari facciamo appello a un'autorità che quando riconosce i nostri diritti ci appare giusta e democratica e quando fa valere i diritti degli altri ci appare ingiusta e oppressiva (parrebbe che ognuno ha diritto di produrre i suoi, di diritti). Il diritto che a noi pare una garanzia universale, una conquista della ragione, è insomma alla fin fine una cambiale sempre pronta a passar di mano. In questo senso il diritto non esiste, non esiste in natura, e la cosiddetta conquista di civiltà vale quanto il due di coppe quando regna denari: vale sempre la legge del più forte, occorre sempre esercitare una forza per garantire o far valere un diritto, che sia il più civile dei diritti o il più malandrino, da solo il diritto non si regge.

Li voglio vedere gli europei trasformarsi in esercito, l'abbonato a Netflix combattere a Sebastopoli, fare 500 iarde a nuoto in meno di 12 minuti e 30 secondi, 42 piegamenti e 50 addominali in 2 minuti, un miglio e mezzo di corsa con anfibi e pantaloni lunghi in meno di 11 minuti e 30 secondi, tenere insomma al proprio fucile più che alla Madonna, seriamente, non credo che faremo molta paura a Putin, confido più che altro nell'inutilità tattico-strategica di impadronirsi della Calabria.

sabato 22 febbraio 2025

I diritti

Se i palestinesi hanno diritto ad accoppare, se gli israeliani hanno diritto a reagire, avanti così e ti radono al suolo tutto il medio oriente se li lasci fare, e d'altronde, chi li ferma? Hanno una tale rabbia in corpo, un tal livore così ben incancrenito e sostenuto in pompa magna dai grandi proclami delle diverse fazioni, che nemmeno diecimila benintenzionati, fautori della pace fra i popoli, non possono nulla, perché poi quelli ti calano dal cielo coi passamontagna, gli altri promettono vendetta citando il Padre Eterno, non sono normali, davvero, non lo sono, bisogna pur dirlo che non sono normali, sennò non avrà mai fine. Senonché non siamo normali neanche noi che ci mettiamo così gravemente a prenderli tanto sul serio facendo i puntigliosi sulle questioni di principio: sì ma loro hanno diritto, sì ma gli altri hanno diritto... nessuno ha diritto a un bel niente a questo mondo, i diritti non esistono, i diritti sono gli asini dell'io, sono un essere che "si paralizza in un sacco, in una lercia trippa, i di cui confini sono più miserabili di questo fesso muro" [...] "è allora, proprio, in quel preciso momento, che spunta fuori quello sparagone d’un io… pimpante… eretto… impennacchiato di attributi di ogni maniera… paonazzo, e pennuto, e teso, e turgido… come un tacchino…": non c'è nessun diritto, nessuno ha diritto a un bel niente: se questo lo capissero tutti, tutti si darebbero una bella calmata, ma sarebbe come togliere al cornuto le sue corna, alla scimmia la sua banana (per la citazione La cognizione del dolore).

venerdì 21 febbraio 2025

Mi ero ripromesso di non guardare, di distogliere lo sguardo, poi le notizie arrivano lo stesso, l'atrocità entra in casa mentre ti metti a mangiare tra una notizia sportiva e l'altra nel macabro rituale televisivo del rilascio degli ostaggi, vivi e morti, c'è posta per te, nella vendetta di Dio che cala dall'alto dai droni, vendette e rappresaglie, scuri di Dio, dardi fiammeggianti, rapimenti, ammazzamenti, gente uccisa in casa, quartieri ridotti in briciole, profeti in ciabatte, cibernetiche leggi del taglione. Andranno tutti all'inferno mi dice la coscienza, gli uni e gli altri, a cuocere in tanti supplizi di Tantalo o secondo legge del contrappasso, unica giustizia possibile quella fantasticata perché non c'è misura di giustizia umana che possa riparare tutto il male fatto.

giovedì 20 febbraio 2025

Netanyahu cita: “La vendetta appartiene al Signore, la vendetta apparirà”. Ho trovato questa citazione, Romani, 12,19: "Non vi vendicate, miei diletti, non fate posto all'ira, poiché è scritto: la vendetta è mia, io ricompenserò, dice il Signore (Geova)"; ma siccome siamo qui nell'ambito del Nuovo Testamento, la citazione riprende ciò che è scritto in Deuteronomio 32,35: "La vendetta e la retribuzione sono mie, al tempo stabilito il loro piede incederà in maniera instabile, poiché il giorno del loro disastro è vicino". Insomma, il verbo di Dio dice chiaramente: non fatevi giustizia per conto vostro, mia è la vendetta, mia è la giustizia, al tempo stabilito. Chissà come l'hanno aggiustata invece per dare via libera agli uomini di farsi vendetta per conto proprio, sono delitti che gridano una vendetta più larga e superiore di quella piccina dei mortali.

Il papa ha trascorso una notte tranquilla. Ieri Giorgia, la nostra Giorgia nazionale, è passata a trovarlo, gli ha cantato Credo e La cura per me, spiegando la sua voce di usignolo soul con quel tocco rhythm and blues che fa impazzire la giuria di qualità, Papa Bergoglio, visibilmente di buon umore, si è complimentato per il sesto posto raggiunto al Festival di Sanremo auspicando altresì che le donne siano sempre più presenti nella cinquina finale, invitandola poi a San Pietro a cantare messa. Giorgia, visibilmente emozionata, ha accettato l'invito, ripromettendosi di ritornare a trovarlo con un vassoio di chiacchiere, ma prima che inizi la quaresima.

Libero, giornale diretto da Daniele Capezzone e Mario Sechi: "Como, fermato per un controllo? Nigeriano massacra una poliziotta." Oh, poveretta. Massacrata, in fin di vita, pestata a sangue, da un nigeriano (e se non si scrive "negro" è perché Capezzone e Sechi sono dei signori, aplomb britannico). Più obiettivo Il Giornale del comasco Sallusti e del sempre ottimo Feltri: "Sferra pugni alla poliziotta che lo identifica, arrestato nigeriano irregolare". Quasi incolore. Feltri in quel momento sarà stato al bagno. Andiamo a vedere cos'è successo su testate meno orientate ideologicamente. Virgilio Notizie: "Il 30enne ha sferrato alcuni pugni nei confronti di una poliziotta della volante, provocandole contusioni poi giudicate guaribili con cinque giorni di prognosi". Meno male, solo cinque giorni di prognosi, contusioni, non un massacro. Fatto inaccettabile, dice la politica: il delinquente si oppone alla cattura, succede, più difficile che offrano mazzi di fiori. Inaccettabile, come un pestaggio in carcere a Reggio Emilia. Perché poi la vedo, l'opinione pubblica, fare la raccolta differenziata delle notiziole di cronaca e ingigantire la colluttazione fino a farla diventare massacro, pestaggio, bagno di sangue: basta con tutti 'sti neri! Oggi come oggi è il delinquente bianco che non si sa più dove collocare: vittima anche lui della sinistra, costretto dai neri che gli rubano il lavoro.

Con tutta la cultura che abbiamo alle spalle noi europei, figli dei greci, figli dei romani, scopritori dei diritti, vaticinatori dei rovesci, non riusciamo a far fruttare questo enorme know how e a trasformarlo in azione pratica, vantaggiosa, conveniente, siamo diventati museali, enciclopedici, retrospettivi, e quando ci mettiamo a organizzare il futuro lo organizziamo secondo i canoni della città del sole, della repubblica platonica, con tutta l'albagìa dei professori di liceo classico (albagìa s. f. [forse der. di alba, attraverso il sign. di «vento dell’alba»]. – Alterigia, presunzione, boria che deriva da una considerazione troppo alta di sé. Enciclopedia Treccani). Non ci sono diritti che non si impongano con la forza, l'idea irenica che non deve sempre vincere il più forte è smentita dalla forza con la quale i diritti degli europei si sono voluti dichiarare universali (irènico agg. [dal gr. εἰρηνικός, der. di εἰρήνη «pace»] (pl. m. -ci), letter. – Di pace, che promuove la pace. Enciclopedia Treccani). Noi sappiamo oggi più di quanto non abbiano mai saputo i nostri colleghi uomini (e donne) del passato, ne conosciamo di cose attorno all'atomo, e quando abbiamo finito le nozioni da apprendere ce ne siamo sempre inventate di sana pianta di nuove, come lo strutturalismo, il decostruttivismo, la metafisica della presenza. Museali ed enciclopedici, i nostri diritti ci paiono ingiustizie, il nostro vantaggio un'eresia. Finirà male.

mercoledì 19 febbraio 2025

 26 giugno 1915

La guerra m'ha raggiunto! Io che stavo a sentire le storie di guerra come se si fosse trattato di una guerra di altri tempi di cui era divertente parlare, ma sarebbe stato sciocco di preoccuparsi, ecco che vi capitai in mezzo stupefatto e nello stesso tempo stupito di non essermi accorto prima che dovevo esservi prima o poi coinvolto. Io avevo vissuto in piena calma in un fabbricato di cui il pianoterra bruciava e non avevo previsto che prima o poi tutto il fabbricato con me si sarebbe sprofondato nelle fiamme.

Italo Svevo, La coscienza di Zeno

(Lo sa anche Draghi, l'Europa è disunita e non sa cosa fare, nemmeno lui ha la minima idea di che cosa fare, ma almeno fare qualcosa: il fatequalcosismo. Del fatequalcosismo di Draghi avevamo già avuto un assaggio qui da noi quando era stato chiamato a furor di popolo a guidare il governo d'emergenza. Insomma, andiamo alla cieca. In questo andare alla cieca non stupisce che Russia e Usa si facciano beatamente i loro interessi. Oggi Putin ha gettato il sasso nello stagno: niente in contrario all'Ucraina nell'Unione Europea. E adesso? E adesso che ce l'ha detto Putin noi non vogliamo l'Ucraina nell'Unione Europea. Psicologia inversa: cascati con tutte le scarpe. E poi questa ridicola retorica dell'Europa unita, guidata da due nazioni, Francia e Germania, che si sono autoincoronate imperatrici, come Napoleone. È già un miracolo se siamo ancora vivi. L'Europa è come l'Inter di quest'anno: grande stima e sicurezza nei propri mezzi, la più brava, la più giusta, la più ingiocabile per tutte. Poi perde, però rimane la più ingiocabile per tutte: sui libri di storia verrà documentata la nostra sconfitta, ma sconfitta ingiusta, sia messo per iscritto che eravamo i più forti.)

lunedì 17 febbraio 2025

Primi esperimenti stagionali con le piantine: data per assodata la morte del basilico (basalicò, come lo chiamava mia nonna), che veramente dura una sola estate, l'erba cipollina invece sta ripartendo gagliarda dopo un periodo in cui la sua verde zazzera si era tutta seccata formando un groviglio di ricciolini grigi che hanno protetto i bulbi, i quali, pazienti, dopo un periodo di letargo, si sono riattivati per riprendere il discorso da dove l'avevano lasciato: avremo la nostra bella erba cipollina anche quest'estate, giovine e chiomata come in una pubblicità di Cesare Ragazzi. I tre vasetti di prezzemolo, invece, al riparo del muro, si sono mantenuti, essendo il prezzemolo, leggo da internet, pianta biennale nelle zone temperate. Vedere rispuntare l'erba cipollina mi ha prodotto un'emozione tutta fanciullesca, simile a quella che mi prendeva quando alle elementari ci facevano germogliare i fagioli nell'ovatta, assodato che l'esperimento che meglio mi riusciva era l'espansione del volume dell'acqua dentro un tubetto di aspirine tenuto nel freezer. Nell'orto si ritorna un po' bambini.

domenica 16 febbraio 2025

Io, Forma Emme, mi sono anche visto tutta la conferenza stampa di Tony Effe: una giornalista, querula e ammonitrice, incalzava l'artista accusandolo di corrompere i giovani come Socrate: io ho una figlia di 23 anni! Al che Tony Effe la invitava ad ascoltare i testi: mia figlia non ascolta quella musica lì! Fino alla domanda che tutto il mondo aspettava: insomma, lei con le donne è romantico o violento? Il poro Tony Effe, coatto per contratto, con mamma e fidanzata ar seguito, trasaliva facendo tanto d'occhi con la maglietta de topo Gigio addosso: ma per carità. Ad ogni ammissione da parte dell'artista di una ordinaria vita privata, un coro di oooh e di aaah si levava dalla rincuorata platea di giornalisti: allora anche Tony Effe è un bravo ragazzo! Mai vista una cosa così imbarazzante, per i giornalisti, che riuscivano nell'incredibile impresa di farmi simpatizzare per il poro Tony, processato per direttissima da una giuria di suoi pari, come M - Il Mostro di Düsseldorf. Semmai il poro Tony è colpevole di una sola cosa: di fa' rime da du' scudi.

 

Lode a Carlo Conte

E il presentatore, che ti credi, il perfetto quadro aziendale, compartecipe dell'emozione altrui come un pinguino in formaldeide, con la frusta in mano impassibile nella fossa dei leoni, faceva camminare lo spettacolo come un treno e di questo gli siamo grati: prima finiva, meglio era, come dal dentista. Predicozzi brevi, concisi: perché doveva. Ringrazia il colonnello, omaggia l'autorità in platea, cita l'aereonautica, il dipartimento pesi e misure, la protezione civile, l'ufficio callifughi e lo sturacessi, e di tutti dice un gran bene: grazie per il vostro prezioso contributo, grandissimi, superlativi, eroi, men che mai straordinari. Pratico e cinico, più di Diogene. Anonimo come il suo nome: Conte Conti, Carlo Conte, Giuseppe Conti, Carlo Conti. Preso. Una faccia tutta arrostita, amico di tutti, nemico di nessuno. Buono per le previsioni del tempo, lo Zecchino d'Oro e una puntata speciale di Techechetè: i migliori anni. Ben venga Olly se ha un manager, ma se gli porti una lectio magistralis su Adalberto di Samaria allora no, non entra in scaletta, a meno che a tenerla non sia Roberto Benigni in persona, sua Santità Roberto Benigni, ex comunista, neodemocristo, amico del papa, dirimpettaio del Presidente della Repubblica, allora in quel caso gli fanno leggere anche le etichette del detersivo. Che mondo di insulsi. Insulsi ma sintatticamente capaci, di più, competenti. Puoi star sicuro che non finirà mai.

sabato 15 febbraio 2025

Sofferente come Gadda costretto a guardare il festival di Sanremo dalla sua governante (disclaimer: nessun blogger è stato maltrattato o costretto a guardare il festival di Sanremo, è stata una sua scelta autonoma e ponderata dettata da autolesionismo), sono arrivato al punto di averne piene le uova. Mi si presenta un dilemma: o sono io che pretendo troppo dall'arte musicale oppure è lo stato dell'arte musicale che giace oramai a un livello così miserrimo che occorre raccontarsela bene bene per fare di ogni Lucio Corsi uno Ziggy Stardust, di ogni Giorgia una Aretha Franklin, di ogni Brunori un De Gregori. Uno scoramento infinito mi prende nel vedere questi poverini tentare di emulare artisti a cui loro corrispondono come Little Tony, buonanima, a Elvis Presley. Dice: bisogna accettare il gioco, lo sappiamo che Lucio Corsi non è David Bowie e che Giorgia non è Aretha Franklin, che Brunori non è De Gregori, ma il mito si crea per mitomania, un po' bisogna raccontarsela. D'accordo, ma bisogna vedere perché il gioco deve per forza valere la candela: a che pro mi dovrei applicare a fare tutto 'sto popò di lavorio mitologico per una Giorgia e per un Lucio Corsi? (Ho preso la pora Giorgia e il poro Lucio Corsi ma avrei potuto dire qualunque altro, Da Rocco Hunt ad Achille Lauro, ho stima solo per Massimo Ranieri).

giovedì 13 febbraio 2025

Insomma il chitarrista dei Modà è nato a Sermide e cresciuto a Bergantino, dove ho fatto la scuola di liscio. Enrico Zapparoli, e io credo che a uno Zapparoli mio nonno abbia pure aggiustato un paio di scarpe essendo calzolaio. C'erano degli Zapparoli anche a Moglia, un Renato Zapparoli, forse c'era anche una ditta di trattori con quel nome, e adesso vedere uno di Sermide e di Bergantino che partecipa a Sanremo, che quando è nato lui io avevo sette anni, e c'è pure il caso che lo abbia incrociato o sia venuto a vedere un'esibizione della Scuola di Ballo del maestro Cuoghi, mi fa sentire come se avessi sfiorato l'appuntamento col destino. 

(seriamente, se mai questo argomento può essere serio, tifo per i Coma_Cose e ho un debole per il pezzo di Massimo Ranieri, bella canzone e interpretazione magistrale, buttati sul classico e non sbagli mai; "La vita intera con il cuore in mare,/Il mondo l’ha già fatto a pezzi eppure lì rimane,/Proteggilo dal freddo che c’è stato,/E troverai la pace dopo quello che ha passato", sorprendente che un testo così sia uscito da Nek/Tiziano Ferro).

Purtroppo spesso chi non ha talento pensa di far l'artista attraverso l'impegno civile, ne abbiamo esempi lampanti al Festival di Sanremo, il perfetto e assiomatico spettacolo nazionale con le sue immancabili e doverose campagne di sensibilizzazione, dove c'è sempre una canzone che, signora mia, è tanto bella e parla di un tema così importante (quest'anno pare sia il turno dell'Alzheimer). Non manca mai, tra l'altro, l'ospite affetto da qualche malattia rara, il caso umano che ci fa sentire tanto buoni, come a Natale, riuscendo nell'impresa di far appassionare anche il bisnonno alle magnifiche sorti e progressive del nuovo Achille Lauro o al dramma personale di Fedez, con locali gruppi di supporto per Brunori Sas, seguito come uno spirito guida dalle testate regionali del Tg della Calabria, manco fosse David Bowie: Sanremo, anche la Chiesa cosentina tifa per Brunori Sas. Il vescovo Checchinato: «Il suo brano è bellissimo». Qui in Calabria nel pantheon delle autorità civili non manca mai il prete, come l'acquaiolo nel presepio. (noi, dal canto nostro, tifiamo per la new wave).

Esistere, con il significato di ex-sistere, stare, portarsi al di fuori della permanenza, Emanuele Severino avrebbe qui gioco facile nel dire che tutto il mondo si fonda su un equivoco ontologico che si riflette sul linguaggio: la convinzione di non essere, del non essere più, di essere in balia della possibilità del non essere. Direbbe che la convinzione sbagliata di essere destinati all'annullamento è la nevrosi che produce la violenza, la violenza che sublima in volontà di potenza che si crede potente: ma è potenza impotente. Anche "produrre" è una parola chiave del nichilismo: pro-ducere, portare avanti, condurre fuori, dalla condizione del non-essere a quella dell'essere: l'occidentali's karma è il destino di pensarsi un niente, l'occidente, la terra dell'occaso, del tramonto dell'essere. (occaso, dal lat. occasus -us, da occasum, supino di occidĕre, der. di cadĕre ‘cadere’, col pref. ob- ‘di fronte’, il sole che ci cade di fronte, il sole che muore •sec. XIV).

"Verso dove? Verso le terre dell'occaso. L'occaso si troverà".

III (Proteo), Ulisse

"In un mondo dove tutto è compravendita, pensa che fico se ci tieni il punto, se ci muori d'inedia. La grammatica è uno strumento borghese atto a tenere sotto il popolo che ne paga sempre le spese. Fosse per me, sui muri, solo cazzi, fregne, e stronzo chi legge." 

martedì 11 febbraio 2025

Un tempo, e nemmeno tanto tempo fa, per chi non lo sapesse, Sanremo era Pippo Baudo, solo ed esclusivamente Pippo Baudo, tant'è che io mi ricordo lo sgomento che mi prendeva a pensare a un Sanremo senza Pippo Baudo, lo disprezzavo, come disprezzavo Craxi e Martinazzoli, e solo adesso che ho visto Amadeus e Carlo Conti, e Salvini e Giuseppe Conte, mi rendo conto che dopo Pippo Baudo Sanremo fa più cagare, e così anche la politica nazionale.

lunedì 10 febbraio 2025

Speciale alta società

Scopro che contadino in greco si dice georgós, che letteralmente vuol dire "lavoratore della terra" (geo-, ergos) e che il nome Giorgio significa proprio "contadino", come Umberto in germanico può significare "famoso guerriero". Giorgio si chiamava anche Giorgio V del Regno Unito, quello che era la copia sputata di suo cugino Nicola II, zar di Russia, e che fu il primo dei Windsor. Trovandosi in guerra con i cugini tedeschi, discendenti dalla stessa casata dei Sassonia-Coburgo Gotha (il marito della regina Vittoria, il principe Alberto, era un Coburgo Gotha), Re Giorgio, il re contadino, decise d'emblée di cambiare il nome della casata in Windsor, per diventare inglese a tutti gli effetti. L'ultimo imperatore tedesco Guglielmo II, un Hohenzollern ma Coburgo Gotha per parte di madre, primogenita della regina Vittoria, si offese alquanto ed espresse molto nobilmente la sua irritazione con una battuta: vorrà dire che noi andremo a vedere Le allegre comari di Sassonia-Coburgo Gotha invece che Le allegre comari di Windsor. Umorismo tedesco che avrebbe anche potuto evitare un inutile scazzo di sangue tra cugini reali, come possiamo definire molto imprecisamente tutta l'enorme tragedia della Prima Guerra Mondiale. Oggi che ci lamentiamo tanto delle democrazie dobbiamo pur sempre ricordarci che il nostro destino è sempre stato in mano a dei folli, magari folli sintatticamente sani, ma comunque folli, folli da legare.

domenica 9 febbraio 2025

La volontà di impotenza

Siccome tutto il mondo è volontà di potenza, volontà di potenza del capitalismo e volontà di potenza dell'anticapitalismo di sconfiggere il capitalismo usando una potenza maggiore, volontà di potenza della scienza, volontà di potenza della scuola, volontà di potenza delle istituzioni che hanno potenza su di noi perché noi, democraticamente, abbiamo delegato a loro la nostra potenza, siccome tutte queste cose, alla fine per uscire da questo dissennato marasma di volontà di potenza sarebbe più utile professare l'impotenza, la sana, liberatoria, bellissima impotenza, di fronte alla vita, alle ingiustizie, ai problemi del mondo, felici e sconfitti, tutti quanti, una professione salutare, universale, catartica di impotenza. Vasto programma.

Appunti per un giallo (psicologico)

La psicanalisi ha fatto di noi degli investigatori, noi siamo il delitto, solitamente commesso dai genitori come nei gialli lo commettono i maggiordomi, la nevrosi è l'indizio, il trauma l'arma del delitto. Esempio: nevrosi: mangiare non mi garba: trauma: papà mi costringeva a mangiare e poi mi diceva che ero grasso: arma del delitto: il cucchiaino. Corollario: la vittima ha paura di prendere l'aereo: spiegazione: perché per costringerla a mangiare papà faceva l'aeroplanino. Siccome poi conoscere il trauma non porta a nessuna guarigione (nevrosi e persona sono la stessa cosa), va a finire tutt'al più che la vittima si libera del trauma trasferendolo alla generazione successiva, come il servizio buono della nonna.

Diceva che scopo della vita non è cambiare il mondo, ma di attraversala ciascuno recitando la parte assegnata, una recita in cui tutti siamo da Oscar, essendo la nostra parte impersonata dai noi stessi meglio di chiunque altro.

Ad Agarthi solo gricie

Ogni epoca ha la sua quota misticismo, come oggi gli illuminati e i terrapiattisti, un tempo, ai tempi di Joyce, erano i teosofi, oggetto di una feroce presa per i fondelli nell'episodio IX, quello della biblioteca. 

Il Cristo con la sorella sposa, particelle di luce, nato da una vergine impregnata con l'anima, sophia pentita, dipartita verso il piano del buddhi. La vita esoterica non si addice alle persone comuni. La P.C. deve liberarsi per prima cosa del karma negativo. Mr Cooper Oakley intravvide una volta l'elementale della nostra illustre sorella H.P.B.
Puah, che schifo! Pfuiteufel! Mica si può sbirciare, signora mia, quando una signora mostra i suoi elementali.

La signora in questione, H.P.B., dall'uso degli adepti di chiamarsi per l'iniziale del nome, era Madame Blavatsky, gran officiatrice esoterica del culto teosofico, ucraina. Stephen/Joyce, che seppur ateo ha una solida formazione gesuita e tomista, cioè aristotelica, combatte contro i poeti coevi, primo fra tutti A.E. (o Æ), alias George William Russell, spiritualista e platonico, che andava per la maggiore ai suoi tempi: eoni, elementali, Agarthi, la mitica terra cava e i suoi illuminati abitanti, sic transit gloria mundi.

venerdì 7 febbraio 2025

Le persone hanno bisogno solo di un po' di pace, se questo minimo di pace non gli viene concesso incattiviscono e si mettono in moto le lunghe catene dei disastri. Lasciar in pace le persone è un piccolo contributo che possiamo dare all'umanità, ma ahimè tutti i sistemi sono intasati da modelli di riferimento a cui bisogna per forza di cose attenersi o corrispondere e che paiono proprio fatti apposta per non dar pace alle persone.

giovedì 6 febbraio 2025

Una cosa interessante dell'Ulisse, la dilatazione del tempo: pagine e pagine di flusso di coscienza e nonostante questo le azioni si rinnovano solo dopo qualche paragrafo, come se la coscienza stipasse la realtà infinitamente di più dell'istante che passa tra un braccio sollevato e un pugno calato sul tavolo. Mi sta facendo impazzire, non riesco a venire a capo di un episodio, la meta, invece che avvicinarsi, si allontana, si dilata come attraverso un grandangolo. 

mercoledì 5 febbraio 2025

"Docile" ha la stessa radice di "docente", dal lat. docĭlis, der. di docēre ‘insegnare’. Docile è colui che si lascia istruire, e per antonomasia lo studente e chi accetta di imparare. Ma docile ha preso un altro significato, quello di remissivo, di sottomesso. Viviamo in un mondo di saputelli, tutti sappiamo il fatto nostro, non dobbiamo imparare da nessuno. Non ci sono più allievi, solo maestrini. E allora spiegami tu, vista questa incredibile proliferazione di maestrini, perché il mondo continua ad andare così male.

C'è del metodo nella follia dell'occidente, come un treno spazzaneve, corre e spazza tutti gli ostacoli che incontra sul suo cammino con la forza dei suoi cavalli vapore, trionfante sopra tutti gli altri fragili macinini. Una follia perfettamente organizzata può non considerarsi come tale, il folle può credersi assolutamente normale: In ogni formalizzazione coerente della follia che sia sufficientemente potente da poter assiomatizzare la teoria elementare dei casi naturali, è possibile costruire una proposizione sintatticamente corretta che non può essere né dimostrata né confutata all'interno dello stesso sistema. Primo teorema dell'incompletezza Gödel e teoria di Polonio sulla follia di Amleto. L'occidente è sintatticamente corretto, quando tutti sono pazzi, la pazzia è il fondamento della giustizia.

martedì 4 febbraio 2025

Un dazio, dicevano, è imposto per proteggere un'economia debole da una più forte, un dazio è un'ammissione di debolezza, ma l'America è forte, lo si vede dallo spessore dei pennarelli che usa Trump, l'America è grande, esagerata, l'America ce l'ha grosso, great, huge, tremendous; questi dazi sono un'altra cosa, sono il ricatto che si fa al bambino per ottenere la sua obbedienza: se non sei bravo niente gelatino. Sicché anche la Cina, che in fatto di pedagogia infantile non ha niente da invidiare a nessuno, restituisce al mandante l'avvertimento e rilancia con una minaccia ben più grave: se non fai il bravo ti cambio gli spinotti alla playstation. Insomma, i dazi sono le munizioni per questa guerra di cerbottane che chiamano commerciale.

lunedì 3 febbraio 2025

Avevo un parente di mamma, a Scalea, un bisavolo o un trisavolo, il quale, appassionato di lettere, aveva imparato a leggere e a scrivere da solo o comunque era riuscito a fare un minimo di scuole. Tale era il suo entusiasmo per le lettere che aveva messo in piedi una specie di scuola per insegnare a leggere e a scrivere alla povera gente, per puro spirito filantropico, perché non riusciva a trattenere quel suo entusiasmo e desiderava trasmetterlo anche agli altri. Pare che l'autorità regia l'avesse poi diffidato dal proseguire quell'attività non ufficiale, forse temendo un'epidemia di coniugazioni errate, meglio analfabeti che sbagliare i congiuntivi. Be', ogni tanto ci penso, perché credo di avere anch'io quel germe di far le cose da me, come per esempio tradurmi da solo i libri, di insegnar filosofia anche da non laureato, per una passione, per la volontà di trasmettere anche agli altri il mio entusiasmo. Ognuno ha la sua missione, il suo demone socratico, ovvero la sua entelechia, la sua "finalità interiore".

sabato 1 febbraio 2025

Giasone a Moglia di Sermide

Non ci avevo mai pensato, ma visto il probabile itinerario seguito da Giasone e dagli Argonauti, che avrebbero risalito o ridisceso l'Eridano, il fiume Po (probabile limes, a sua volta, della mitologica terra degli Iperborei), con uno sforzo della fantasia e non senza tradire un certo orgoglio, possiamo affermare, pur con la precisione che ci è consentita dai fatti leggendari, che gli Argonauti passarono per Moglia di Sermide. Che un paesino all'apparenza così insignificante, se non per il fatto di essere stato il caro luogo dell'infanzia del sottoscritto, sia stato visitato dal mito, seppure solo di passaggio e allorquando Moglia di Sermide non era niente di più che un putrido rigagnolo di acquitrini, in qualche modo restituisce una dimensione più nobile alla mia vita, similmente a un blasone acquistato. Da oggi potete chiamarmi "il giasonico formamentis".

[ahimè, l'etimo greco di Eridano sarebbe "fiume che scorre", per cui, per quanto ne sappiamo, poteva anche trattarsi del Mississippi, ma noi peroriamo fortemente l'ipotesi padana]

venerdì 24 gennaio 2025

Tutta la vita Italo Svevo rimase fedele al suo amato Schopenhauer, mi fa piacere rispecchiarmi nell'amico di Joyce, autore di quella Coscienza che rimane uno dei miei classici preferiti. Per di più lo Svevo in odore di aver ispirato fisicamente e spiritualmente il simpatico Mr Bloom, a cui voglio bene fin dalla sua prima apparizione; era sempre Svevo l'appassionato di rigaglie, la famosa colazione che lasciava nel palato un fine retrogusto di urina leggermente aromatica. Tutto si tiene nel boschetto della mia fantasia. (Joyce era rimasto folgorato da Senilità, e ne recitava a memoria dei brani, è in quest'ottica di riscoperta di Svevo, di un libro scritto vent'anni prima della sua riscoperta, che Svevo ebbe a dire: grazie a Joyce sono rinato come Lazzaro; e a noi piace pensare che quella rinascita sia dovuta anche al suo essere eternamente immortalato nel personaggio di Bloom).

giovedì 23 gennaio 2025

Telemachia

Ho terminato la Telemachia, Telemaco, Nestore e Proteo sono pubblicati, preceduti ciascuno da un'introduzione. In realtà, come già spiegato, ho già tradotto più o meno fino al nono episodio e lì mi sono incagliato, perché il nono è un mattone, è tutto un dialogo sopra la vita e l'opera di Shakespeare, e a noi latini, che siamo figli di Dante, l'albionico bardo non è stato insegnato. Comunque sia, passeremo anche quest'altro scoglio, la rotta e tracciata, tutto il mondo converge verso una grande meta, come dice Mr Deasy, che secondo lui è la manifestazione di Dio, e per me sarebbe molto più modestamente arrivare alla fine del libro.

Trump a Putin: "Ferma questa stupida guerra!". Ha parlato quello che vuole occupare la Groenlandia ha parlato.

Leggo sull'autorevole Sole24Ore che anche Tim Cook, capomastro di Apple, ha donato un milione di dollari (un milione di dollari, cioè le due euro che si danno come questua al frate cercotto) per il ricevimento di Donald Trump. Segue a ruota il riposizionamento di Zuckerberg e l'immancabile sostegno di Jeff Bezos, tutta gente che "o Franza o Spagna purché se magna". Sui broccoli gratinati c'era scritto: Gentilmente offerti da Apple Inc., Baci, Tim. Davvero c'erano i broccoli, e anche le cime di rape, se non ci credete leggete qui: 

AGI - Presentato il menù del pranzo inaugurale al Campidoglio, in onore del nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump: polpette di granchio di Chesapeake; bistecca di angus con carote, broccoli e patate gratinate; terrina di mele del Minnesota con gelato alla panna e caramello. La prima portata sarà accompagnata da tartare di pomodoro, salsa di alloro, verdure sottaceto, romanesco, aneto e olio di erba cipollina accompagnato da uno Chardonnay 'Riserva' delle cantine Veritas di Monticello, in Virginia.

La seconda portata sarà accompagnata da carote Thumbelina, cime di rapa, salsa alle erbe con cime di carote, sugo al tartufo e vino rosso e gratin di patate. Il vino sarà un Cabernet Sauvignon delle cantine Mount Veeder della Napa Valley, in California. Il dolce, servito con gelato alla panna acida e caramello salato, sarà accompagnato da uno champagne Korbel della Russian River Valley nella contea di Sonoma, in California
.

Un milione di euro per farsi servire broccoli e cime di rape. Il meraviglioso mondo dei miliardari.

È un mondo di idioti ai massimi livelli, non ci sono più uomini adulti come Amintore Fanfani, ora il modello è Elon Musk, l'allegro picchiatello che ha trovato il suo passatempo e deve fare scontare a noi il suo rush di serotonina. Siamo noi il suo passatempo, noi l'oggetto della sua fregola filantropica, lo vedi dai gesti che fa, dalle facce che fa, ci vuole condurre nel futuro dentro il suo gabbione di acciaio inox. Ora, per sfuggire all'interesse del filantropico picchiatello l'unica è non dargli corda, farsi volutamente antiquati, smettere i panni degli eterni Marty McFly, dei ragazzini cinquantenni e dei consumatori di meme e di tutta la cianfrusaglia puerile che ci somministrano ogni giorno: è sulla sindrome di Peter Pan che fanno leva, togliamogli questa leva.

lunedì 20 gennaio 2025

Oggi scatta l'annessione del Canada e l'occupazione militare della Groenlandia, il reso di Panama e il cambio di nome del Golfo del Messico in Golfo d'America. Già oggi se si inserisce "Golfo del Messico" nella ricerca Google, per via di un buontempone, dell'algoritmo, di un bug nel sistema, lo sa Dio, appare la seguente pagina: 


Meno male che noi teniamo Giorgia che è amica personale di tutti i cavalieri d'industria del mondo, sennò con la forza contrattuale che abbiamo a quest'ora ci avevano già ceduti a Putin in cambio di una partita di caviale e un uovo Fabergé.

(aggiornamento: hanno sistemato la cosa ma nella cronologia di Wikipedia appare segnato come "possibile vandalismo")