venerdì 21 marzo 2025

Difendere Ventotene

Attenziò, battagliò! Il nemico spara su Ventotene, al contrattacco!: gnooo, Ventotene gnooo, difendere Ventotene, Meloni non vuole l'Europa!!! Signore, sembra che nel testo di Ventotene ci siano riferimenti a una dittatura rivoluzionaria. ??. Soldato, legga il testo: "Attraverso questa dittatura del partito rivoluzionario si forma il nuovo stato e attorno ad esso la nuova democrazia. Non è da temere che un tale regime rivoluzionario debba necessariamente sbocciare in un nuovo dispotismo." Ehm... ricalcolare l'alzo dei cannoni: "Ventotene va letto nel suo contesto". Ripeto: "Ventotene va letto nel suo contesto". Soldato, noi abbiamo letto il Manifesto di Ventotene? No Signore, non l'abbiamo letto. E come mai, soldato? Mi scusi Signore, perché siamo dei citrulli, Signore, spariamo in automatico a tutto quello che arriva dall'altra parte, Signore. Cazz. Va bene soldato, iniziare le manovre diversive, disporre il gonfiabile di Benigni, prenotare l'Aliscafo, tutti a Ventotene per una grande manifestazione di solidarietà ad Altiero Spinelli! Soldato, consultare le previsioni meteo per Ventotene. Ventotene ventoso, Signore, con probabilità di pioggia al 40%. Indossare le galosce, innestare le baionette: BANZAIIIII!

Non serve un particolare talento oggi per emergere, basta entrare in sintonia con la cretineria del mondo, emergono dalla cloaca massima e sono fatti dello stesso ingrediente, di un letame dove non nascono i fior. Circondati da cotanto sterco è già un bel traguardo non olezzare troppo.

giovedì 20 marzo 2025

Vecchioni e Benigni che cantano la messa, se quelli dicono pace, loro dicono guerra, se quelli dicono guerra, loro dicono pace.

mercoledì 19 marzo 2025

Un giorno, per lo stesso principio del tacchino induttivista, un uomo smette di morire. Miliardi di uomini sono già morti sulla faccia della terra, fra tutte le osservazioni, la più sicura sembra proprio questa: che tutti gli uomini devono morire. Ma quell'uomo non muore. Continua a vivere, cento, centoventi, centotrenta, centoquaranta anni, ma non si decide a morire. La scienza si mette allora a studiarlo ma non ne cava un ragno dal buco. Ormai il caso dell'Uomo Eterno ha fatto il giro del mondo. Per il principio del tacchino induttivista, per tante osservazioni che possiamo fare di un fenomeno, il fatto che esse si ripetano costanti nel tempo non implica che un giorno quelle osservazioni registrino un caso contrario, e così in effetti accade: quell'uomo, contrariamente a tutte le osservazioni precedenti, non muore. Dibattiti, teorie, studi comparati, per lui si inventa addirittura una nuova patologia, l'eternite, intanto l'Uomo Eterno vive e se la ride, non si sente per niente malato, malati sarete voi, dice, ormai comincia a credere che non morirà più, un bel giorno arriva però un fanatico e gli spara e alla domanda della polizia risponde che l'ha fatto per dimostrare che nessuno è eterno. Morale della favola: c'è sempre un cretino che rovina tutto.

lunedì 17 marzo 2025

Il professor Vecchioni va alla guerra

Con la scusa che questa volta non sono i trumpiani ma i valori democratici che ce lo chiedono, si è fatto bellicoso pure il professor Vecchioni, e dal palco della manifestazione per L'Europa arringa la folla ricordandoci che abbiamo tutti (tutti?) la stessa filologia romanza (vero, e anche le donne portano i pantaloni), che abbiamo la democrazia (ah, la democrazia, quella cosa di cui tutti parlano e che nessuno mette in pratica), quella non ce l'hanno tutti, dice, ce l'abbiamo solo noi, è un'invenzione nostra, dei greci (la chiamata in correità dei greci fa sempre sentenza), è arrivata fino a noi, solo noi abbiamo avuto Hegel, Marx, Pirandello, Manzoni, Leopardi (l'Alfieri, Dante, Ugo Foscolo), gli altri mica ce li hanno, e poi non esiste corrispondenza tra pace e pacifismo, non si può accettare qualsiasi pace, noi abbiamo l'obbligo di difendere coi denti questa nostra cultura, ce l'abbiamo solo noi, ecc. ecc. Compiaciuta superiorità dell'occidente, nostra è la Verità, nostra la Cultura, nostra la Giustizia, le abbiamo inventate noi, deteniamo i copyright. Contraddire il professor Vecchioni non si può, ha una cultura troppo vasta, anche perché se a destra abbracciassero il socialismo, a sinistra rivaluterebbero il capitalismo, come in effetti è successo. Mi limito solo a osservare questo odierno curioso spostamento del democratico verso Oriana Fallaci con vent'anni di ritardo:

«Sveglia, Occidente, sveglia! Ci hanno dichiarato la guerra, siamo in guerra! E alla guerra bisogna combattere».
(Oriana Fallaci, discorso in occasione della consegna dell'Annie Taylor Award, 28 novembre 2005)

sabato 15 marzo 2025

#ReArmocromicEurope
La donna che rimetterà apposto le cose, Spes Ultima Dea

29 settembre 1938, A Monaco di Baviera Hitler, Mussolini, Chamberlain e Daladier firmano il trattato di non belligeranza, la Germania viene autorizzata a procedere all'annessione delle parti dello Stato cecoslovacco abitate da popolazioni di lingua tedesca (zona dei Sudeti). Si teme oggi l'appeasement di Trump analogamente a quello di Chamberlain, con Putin/Hitler che ci guarda sornione in attesa di far un sol boccone dell'Europa. Ma l'Europa, che ha imparato dalla storia, sarà boccone indigesto: operazione Porcospino d'Acciaio. Davvero la NATO si è stufata di noi, davvero ci lascerà soli, davvero ritirerà tutte le testate nucleari? Abbiamo bisogno di un grosso deterrente. Più grosso di quello di Macron, che pur millanta dimensioni ragguardevoli. Con la NATO che c'è e non c'è, farne subito un duplicato europeo, con soldati abituati a tutto, a cui andrà tolta la PlayStation. Anzi, addestrati sulla PlayStation, con Call of Duty®. Droni telecomandati da CiccioGamer. Definisce lo Stahlhelm un cappello boomer. 

venerdì 14 marzo 2025

Musk è Howard Hughes con l'aggiornamento, il programmatori del Grande Casino hanno voluto inserire una copia aggiornata del bot per vedere cosa succedeva se lo si combinava con la politica, poi si sono stancati di aggiornarlo e adesso usano gli stessi pezzi di codice di Milei.

giovedì 13 marzo 2025

A qualcuno prima o poi cadranno pur in testa le bombe di ReArm Europe, come in una lotteria pendono già da ora sul capo dei più meritevoli, perché le nostre bombe cadranno in testa solamente agli iniqui e anche loro, vedrete, alla fine non potranno che riconoscerne la correttezza etico-morale.

Disse una volta quel bellimbusto di Reagan: Mr. Gorbachev, tear down this wall! E quel muro non erano altro che le mutande di ferro con cui il blocco sovietico aveva creduto di poter sottrarsi alle turpi attenzioni del libero mercato mentre sotto era già tutta una scalmana. Sappiamo tutti com'è andata, il muro è crollato di botto e l'occidente ha inondato le terre vergini dello zar con il suo sperma denso e appiccicoso al sapore di Pepsi-Cola. Per un po' la verginella si è goduta l'ebrezza della copula, poi si è fatta più furba e si è ripresa poco alla volta la sua dignità, e adesso vagheggia addirittura di riscattarsi dal padrone. Ma come, non ti trovavi bene in questa casa? Non ti mancava niente: vitto, alloggio e soldi da parte, come si usa qui da noi. Niente, la signorina Russia si è stufata, rivuole indietro quello che è suo. Finché la tratteremo da servetta continuerà a tormentarci per dispetto.

mercoledì 12 marzo 2025

Salvare il pianeta in leasing

Avevo scritto che Fratoianni è una persona rispettabilissima, così rispettabile che oggi prova imbarazzo per una Tesla comprata in leasing quando Musk era ancora cool e di cui adesso si vergogna. Domanda: si era fatto il gadget tecnologico per salvare il pianeta o per vantarsi di salvarlo? Per vantarsi di salvarlo. "Pagata anche poco" dicono, quarantasettemila euro. Voglio una sinistra eccentrica rispetto a quel capitalismo che dice di voler correggere. Vasto programma. Da quando l'opposizione al capitalismo è diventato un vasto programma? Andare a messa da un prete che non crede. Resta la messa e tramonta il sol dell'avvenire. Non c'è più avvenire. Anche il pianeta si salva in leasing.

Se per ipotesi mettessi l'ok ai cookies di un sito che critica il capitalismo, da lì a breve mi spunterebbero pubblicità che mi suggerirebbero libri che criticano il capitalismo, la ribellione vende, il sistema tutto assimila e tutto digerisce, perfetto oranus, organismo boccaculo che trasforma in capitalismo anche le critiche al capitalismo (coprofagia del sistema, denaro sterco del demonio, ecc.).

martedì 11 marzo 2025

Force de frappe e accessori preziosi

A proposito del nuovo trend delle spese militari: le spese militari sono cool. Fanno delle mitragliatrici, oggi, che ti sforacchiano il nemico da parte a parte, te lo riducono a brandelli, roba che i raudi dentro i cercapersone al confronto sono le bollicine dentro l'acqua minerale. Tutta compita e azzimatina nel suo completo color turchino, la signora Albrecht coniugata von der Leyen (usa il cognome nobiliare del marito, ma solo per allure, non per patriarcato) si è invaghita della guerra, presto la vedremo come Zelenski in tenuta color cachi con preziosi inserti camouflage sulle maniche raglan. Evviva la guerra come igiene del mondo! Evviva la deterrenza, evviva la force del frappe! A cavalcioni a gambe unite su un Mirage pilotato da Monsieur Macron equipaggiato con dissuasivi ASMP* sfreccia a tutta velocità contro la torre di Ostankino per scoraggiare il barbaro invasore, da farsela letteralmente in mano. Morbide cartucciere in scamosciato marron con carniere a tracolla e preziosi monogrammi dell'Esercito Europeo, prezioso portapillole di iodio in punzonato fumé, stivaletti traspiranti in kevlar con cuscinetti anti-tallonite trasformabili in comodi sandali infradito, in fatto di equipaggiamento nessuno può battere gli Stati Uniti d'Europa.

*(missili da crociera nucleari pre-strategici a medio raggio. L'ASMP è un missile nucleare da "ultimo avvertimento" prima degli attacchi da parte dei sottomarini. Essi sono attualmente imbarcati su 60 Mirage 2000N dell'Armée de l'air)

Voyeurismo

(pubblico qui una ficcante riflessione su Tumblr, l'altra piattaforma su cui scrivo, vedrete che vi piacerà)

È pieno di donne che si mettono in proprio su internet, su Reddit, su OF, qui un po' meno, non è più come una volta, qui adesso sono costrette a fare le introspettive, a inventarsi i nudi artistici, a mostrare i piedi, le ascelle, a fotografarsi in pose plastiche, non si può più mostrare direttamente la f*** su Tumblr, nemmeno scriverla, che poi i giovani pensano che le donne sono degli oggetti che ci clicchi sopra e tirano giù le mutande. I social prima ci hanno convinti che ci dobbiamo tutti liberare, confidare, metterci metaforicamente a nudo, poi quando uno prende il consiglio alla lettera, be', questo no, questi sì, questo no, questi sì. Il pesce puzza dalla testa. Internet è lo spazio per eccellenza del voyeurismo, del guardare senza essere guardati, ce lo siamo dimenticati, ma la scopo ultimo di internet è il voyeurismo. Internet ci dà, internet ci toglie. Prima ci inoculano la malattia e poi ci impartiscono il vaccino. È una società malata, tutto è a portata di tapping, ca**i, cu*i, fi*** e te**e, poi però zitti zitti in mezzo al mercato, questa è una piattaforma rispettabile.

Non c'è proprio alcun dubbio che ci tocchi prendere esattamente quel che accade, accadere, lo dice la parola stessa (tutte le parole hanno una loro intelligenza che spesso ci conviene dimenticare), è esattamente questo caderci sopra degli eventi, in altre parole, il libero arbitrio è la nevrosi fondamentale in cui tutti ci dimeniamo senza soluzione, gli specialisti lo sanno bene ma non è nel loro interesse farcelo presente.

domenica 9 marzo 2025

Ogni tanto a Linea Verde

Ogni tanto a Linea Verde fanno vedere un ragazzo che coscientemente si dedica all'attività della pastorizia, lo mostrano come un esemplare unico e raro, un po' eccentrico e strambo, che invece di studiare, o addirittura dopo aver studiato, ha deciso di fare il pecoraio o di allevare galline in un pollaio. Questa persona deve in qualche modo giustificare la sua posizione agli occhi di noi inciviliti spettatori che lo guardiamo incuriositi dall'altra parte dello schermo comodamente seduti a tavola davanti a un piatto di pasta ipocalorica e una bottiglia in PET ecosostenibile di acqua minerale che depura l'organismo. Questo siamo diventati, degli inabili, degli incapaci alla vita che guardano le bestie feroci dietro ai finestrini degli schermi dei televisori, crollasse di botto la filiera dei supermercati moriremmo tutti di fame. Non parlerei più tanto di incivilimento, quanto di rincoglionimento. Evviva la gente che sa ancora fare qualcosa.

sabato 8 marzo 2025

Musicalmente parlando vivo in un sogno dove Siouxsie Sioux canta Mittageisen vestita come Charlotte Rampling in Portiere di notte con le bretelle di pelle nera che le ricoprono i due chiodi dei seni piatti come una tavola. Musicalmente parlando mi diletto a guardare Iggy Pop che all'Olympia di Parigi si tira giù i pantaloni e canta con l'uccello di fuori I wanna be your dog. Musicalmente parlando, adoro la fredda stilettata di morte delle tastiere di Decades dei Joy Division. Musicalmente parlando balbetto a memoria l'aria di sortita di Ferrando del Trovatore nella versione cupa e notturna di Carlo Maria Giulini. Musicalmente parlando mi perdo in un resort caraibico degli anni '80 con Michael Righeira che si limona Grace Jones sulle note di Rio dei Duran Duran. Musicalmente parlando ascolto la musica senza rigor di logica, "perché la logica ci ha portato a Jovanotti icona e a Vasco Rossi laureato" (cit.)

venerdì 7 marzo 2025

Sexy Shop

(pubblico qui un pezzo d'antan, scritto qualche giorno fa per divertimento)

Ricordo la prima volta che siamo entrati in un sexy shop, io e un mio amico sulla strada per andare a Erba, c'erano tanti falli umani in silicone, chiusi dentro delle teche come dei cervelli sospesi in formaldeide, poi vari accessori sessuali a forma di ovetto, cianfrusaglie sadomaso a iosa, manette di pelliccia rosa, frustini dall'aspetto innocuo, vari modelli di mutandine per signora dalle fogge più fantasiose, farfalle, farfalline, pescioline, tigri dai denti a sciabola, con birichine aperture strategiche sul retro e sul davanti, e poi, e qui volevo arrivare, nascosto dietro a una tendina di fortuna, come se qualcuno avesse steso a bella posta i panni per nascondere un commercio truffaldino, un fantasmagorico assortimento di VHS: donne con lattine non destinate alla mescita, discinte Sheena-Regine della Giungla montate da mitologici esseri gigantofallici con l'aspetto di Sean Connery in Zardoz, tutta un'incredibile serie di parafilie di cui, non essendo ancora stato inventato internet, ignoravamo del tutto l'esistenza, e ancora pecorine, missionarie, smorzacandele, carriole tibetane, forbici butanesi, cazzuole ungheresi, insomma, tutto il repertorio, una specie di Wunderkammer uscita dal sogno erotico di un segaiolo pelato di mezza età, una piccola Reeperbahn in miniatura, proprio lì, sulla strada per andare a Erba, tra concessionarie di automobili, centri per l'idraulica e mobilifici. Morale della favola: non comprammo niente ma ci ripromettemmo di ritornare, non ci tornammo più, anni dopo compresi finalmente a cosa servissero tutte quelle lattine (ancora oggi non ci credo e mantengo il mio scetticismo, come sull'essere come essere-con e esserci-per e sul decostruttivismo di Derrida).

Mi metto le mani nei capelli a pensare ai poveri storici che dovranno riassumere le vicende della politica italiana in questo scorcio di ventunesimo secolo, che dovranno ingegnarsi per elevare alla dignità di storia questa sequela di miseri avvenimenti e modesti personaggi, quello che dovrà occuparsi di Salvini, oppure lo storiografo di Fratoianni, che ci sarà da dire su Fratoianni? Persona rispettabilissima, ma vuoi mettere Berlinguer, vuoi mettere il compromesso storico, l'eurocomunismo, la questione morale, vuoi mettere Craxi e Mani Pulite, vuoi mettere Sigonella? E che diremo anche di Giorgia Meloni? Che era donna, che era bionda (tinta), che... che cosa? A meno che non crolli il mondo e l'Italia venga invasa da Gengis Khan la placida democrazia non produrrà niente di più rilevante di un album di Lucio Corsi (poverello Lucio Corsi, mi viene una tale pena per la musica ad ascoltare Lucio Corsi che dopo devo correre ad ascoltare i primi due album dei Siouxsie and the Banshees per ricordarmi che il postpunk è davvero esistito).

È vezzo dei miliardari di oggi quello di giocare con i missili spaziali, la cosa che si nota oggi è che da quando Musk è diventato trumpiano è passato dallo status di genio indiscusso a quello di indiscutibile imbecille nel giro di un minuto. Mi ricordo quando i test di SpaceX venivano reclamizzati dai media con hype da inizio di una nuova era, oggi quegli stessi media fanno il tifo per la navicella che esplode in volo e per i pezzi che cadono in mare. Quei media appartengono di solito ad altri miliardari, che da editori illuminati fanno le pulci a quelli che sono passati al lato oscuro della forza, è in buona sostanza un regolamento di conti tra ricchi con noi poveri chiamati alla lotta nella mota, più ci incazziamo e più loro fatturano, nel mentre lo svitato Musk continua la sua personale lotta con il futuro, citius, altius, fortius, finché un bel giorno anche lui, sdeng, lo piglierà sui denti con tutto il missilone.

giovedì 6 marzo 2025

Io penserei più che altro a dei rifugi atomici monofamiliari equo-canone, che è già difficile andare d'accordo in condominio, figurati metterli tutti assieme sottoterra per dodici mesi, son mica patate, non ce la farebbero a resistere, li ritroveresti tutti morti ammazzati prima di essere raggiunti dalle radiazioni, sempre che non si siano già trasformati in club per scambisti. E poi, pensa: chi porta il gatto, chi porta il cane, chi il criceto, poi il cane fa la cacca, il gatto fa la pipì, il gatto viene inseguito dal cane, il criceto viene mangiato dal gatto, no, non può funzionare. In Svizzera ce li hanno, ma gli svizzeri sanno comportarsi. No, un superbonus per i bunker anziché per le facciate, con una grande campagna di persuasione sui benefici della vita sotterranea: tintarella di tomba. Dopo il covid non mi sorprendo più di niente.

A pensar male spesso ci si prende: ho appena ironizzato sull'outfit di Zelensky usando un linguaggio da sfilate e oggi vengo a sapere che la polo e il pantalone indossato alla Casa Bianca è opera di una stilista ucraina, Elvira Gasanova, che ha vestito anche Gigi Hadid, Rita Ora e Kim Kardashian: Dopo i fatti di venerdì, le vendite della polo 'Damirli' indossata da Zelensky - oggi venduta al prezzo di 215 euro - sono aumentate questo fine settimana. La stilista ha inoltre affermato che proprio dall'America "stanno arrivando tantissime richieste" (fonte: AGI). La guerra è come il maiale, non si butta via niente: 215 euro e ti senti dalla parte giusta della storia.

È gesto cortese offrire l'ombrello alle signore, è un Macron galante quello che ci offre il suo, solo che l'ombrellino francese rischia di ridursi a un carciofo sotto la temibile grandinata di ICBM russi, come gli ombrellini da 5,99 che dopo la prima buriana già non si aprono più. C'è molto sfoggio di grandeur nella proposta, comunque meglio portarsi anche un k-way. (L'ombrellino atomico, l'accessorio irrinunciabile della stagione S/S 2025).

La situazione del povero Zelenski, elevato dall'occidente al rango di eroe planetario, un comico di Zelig che si è ritrovato a sostenere una parte più grande di lui, se non l'Oscar gli daranno il Nobel per la pace che ritirerà in tenuta mimetica (vediamo, mi sono detto, se c'è traccia di quest'idea sulla rete, e infatti: Dare a Zelenski il Nobel per la pace, di Claudio Cerasa, Il Foglio). Sia messo agli atti che considero la Russia come paese invasore, che non parteggio per Putin, che le sue mire sull'Ucraina ritengo vadano ben al di là del casus belli della difesa dei russofoni. Sulle spiagge della Crimea la nomenklatura sovietica andava a fare la villeggiatura, sulle fantasticate scalinate di Odessa il lettone Ėjzenštejn metteva in scena la grande epopea della corazzata Potëmkin accolta trionfalmente dai dirigenti dell'URSS (e meno dal botteghino). Che l'Ucraina si leghi affettivamente all'America dell'Est* è una cosa che il russo non accetta di buon grado. Dico il povero Zelenski perché è chiaramente stato ridotto all'obbedienza non solo da bullo del quartiere che c'è alla Casa Bianca, ma anche da tutti gli untuosi europei prodighi di pacche sulle spalle come per esempio il Segretario Generale della Nato. Gli irenici libertari che sventolano sui social le loro bandierine ucraine stiano tranquilli: Zelenski è sempre stato un burattino in mano alla volontà russa e occidentale, con in mezzo, ahimè, una caterva di morti di cui tutti, non solo il barbaro invasor, sono responsabili. 

*("America dell'Est", l'Europa, in una riuscitissima battuta di Osho)