Sto leggendo di Schopenhauer gli ultimi paragrafi del Mondo dove parla dell'amore, ἀγάπη (agápē), caritas, della compassione e del pianto, uno Schopenhauer inedito rimasto sepolto sotto i manuali di filosofia, aveva infine ragione di temerne i professori più della morte.
formamentis
martedì 11 novembre 2025
sabato 8 novembre 2025
Cala!
"Alcuni monaci durante la Quaresima aspettano con tanta impazienza nona, circa le 3 del pomeriggio, per mangiare, e avevano una tal fame che sono riusciti a portare nona intorno a mezzogiorno, come dimostra bene l'inglese moderno coi suoi termini noon e afternoon."
(Robert Delort, La vita quotidiana nel Medioevo)
Quando uno ha fame, ha fame.
L'abisso vertiginoso del fondamento della morale: se si vuole ancorarla alla natura, in natura è tutto un omicidio, se si vuole ancorarla a Dio, occorre averne fede, se si vuole ancorarla alla ragione, ogni morale ne ha una propria. Non c'era filosofia, ai tempi d'oro dell'episteme, che non proponesse anche una morale come indispensabile accessorio al nucleo teoretico, e che ne è stato di tutte quelle morali? Disposte in fila come anticaglie in un negozio di antiquariato, da consultare in caso di compito in classe. Le leggi, i diritti universali, sono gli odierni rimasugli di quella morale che un tempo si voleva unica e assoluta e che nessuno è mai riuscito a mantenere eterna. La morale non precede l'atto ma lo segue, a suo ornamento.
venerdì 7 novembre 2025
Siamo fatalmente imprigionati in processi messi in moto da altri, dalla società, dall'economia, dalle inderogabili esigenze del mondo, e questo comporta che non siamo liberi per niente ma per non guardare in faccia la realtà ci inventiamo che lo siamo, e ne consegue una frenesia che manda tutto all'aria e smuove cose e persone e le costringe a pratiche coercitive che le mandano letteralmente ai matti, in un grande impazzimento generale in cui ci siamo definitivamente persuasi che l'unica terapia sia la stessa malattia. Il solo venire al mondo comporta la messa in moto di questo processo, e tutti i nobili tentativi di emanciparsene rientrano anch'essi nella sua legge.
Ho sempre meno opinioni da spendere riguardo alla politica, nel caso, osservo placidamente i processi che formano l'opinione registrando il dato e la sua genesi, una specie di etologia, conseguente agli effetti deleteri che ha sull'organismo il percolamento quotidiano di liquame giornalistico attorno ai fatti del giorno e alle loro eventuali ripercussioni su l'avvenire del mondo. Osserva: un mondo dove la comprensione precede l'opinione, dove all'ora dell'aperitivo non ci siano spargimenti di sangue, o di detersivo. Un sogno, forse una favola.
mercoledì 5 novembre 2025
Quando nel paesino della bassa dove sono cresciuto arrivavano i lunghi inverni coi nebbioni che non si vedeva più un tubo a un palmo dal naso - di sera vedevamo solo la luce lattiginosa dei lampioni della piazza e nel nostro stesso cortile ci muovevamo un passo alla volta per capire dove mettevamo i piedi -, io dicevo alla nonna: "nonna, a s'ved più nient!" ("nonna, non si vede più niente!") e lei mi rispondeva calma: "fa niènt, nuàltar a sem al cuèrt!" ("fa niente, noi siamo al coperto!") e allora cominciavano quelle lunghe serate al caldo con la nonna che cucinava il brodo e i guciaroi mentre in tv davano un film con Cary Grant che a tutt'oggi rappresentano il mio modello insuperato di felicità (eppure là fuori, di notte, con quel nebbione, ci sfrecciavano i camion a un metro dalla casa, ma noi non ci pensavamo, avevamo fiducia nel codice della strada).
domenica 2 novembre 2025
Si vive tutti nella grande polis della modernità guidati dallo spirito della tecnica e del capitalismo, quello che vuole la tecnica, quello che vuole il capitalismo, diventa regola di vita, razionalità, e chi se ne chiama fuori è additato come un originale, trattato come un apostata che rinnega il suo credo. Quando il futuro ci fa paura diciamo "ci penserà la scienza, qualcosa si inventerà", la sua provvidenza è divina, le sue vie sono infinite, non sembra nemmeno che siamo più uomini ma esecutori di routine pratico-utilitaristiche, quando infine saremo ridotti a semplici operatori allora lo spirito della modernità sarà finalmente soddisfatto e ci eleverà a modello.
sabato 1 novembre 2025
Le riforme, questo grande feticcio della politica moderna; sono praticamente tutti riformisti, oramai, anche i cinesi hanno rinunciato alla rivoluzione, e riformano (Nel frattempo il capitalismo ha scippato il dominio ai rivoluzionari essendo ormai scaduto il copyright sulla rivoluzione: "La rivoluzione è iniziata: tempo di scoprire la Nuova Citroen C3"). Intanto, le riforme muovono cose, uffici e persone, in un pandemonio burocratico che manda tutto all'aria per poi di fatto non cambiare nulla, eccetto l'arredamento.
Ma le auto che ti emozionavano solo a guardarle, come la DS Pallas del '73, dove sono finite? Oggi sembrano tutte dei maiali ingrassati, sono volgari, e ci vanno investiti dei bei miliardi in pubblicità per fartele piacere: auto emoción. Secondo me la caduta degli immutabili si riflette pure in queste cose, discorso valga anche per la musica leggera.
giovedì 30 ottobre 2025
Che la tecnologia sia ormai l'ultima forma di salvezza a cui affidarsi fa sì che da mezzo stia diventando sempre più fine, e quando sarà diventata definitivamente il fine saranno le forme di società e di governo a doversi adeguare a lei, e non viceversa, vale a dire che se in un futuro la democrazia liberale/occidentale non sarà più in grado di garantire il pieno sviluppo della tecnologia, con connesso sviluppo economico e potenza scientifica e militare, allora sarà la democrazia liberale/occidentale a doversi fare da parte, assieme a tutti suoi valori non negoziabili. (in realtà un negozio è già in corso, e a dover calare le braghe è la democrazia).
mercoledì 29 ottobre 2025
Disegnando su richiesta vecchie auto dell'est degli anni '70 mi rendevo conto come il comunismo sovietico fosse la prosecuzione del capitalismo con altri mezzi, i mezzi di produzione di proprietà del popolo, che di fatto guidava delle Fiat e delle Ford sotto mentite spoglie, beveva Coca-Cola all'occidentale che teneva in fresco dentro frigoriferi all'occidentale, cambiava solo la marca (dal canto suo la Pepsi era già penetrata in Urss negli anni '50 grazie a un accordo commerciale contratto con il governo del popolo), e che i modelli di vita sovietici erano di fatto del tutto simili a quelli borghesi occidentali, per cui a un certo punto, su finire degli anni '80, si decise semplicemente di far cadere l'ultima foglia di fico e passare direttamente al modo di produzione occidentale visto che di fatto il comunismo sovietico aveva prodotto una massa di borghesi occidentali. Qualcosa era andato storto, invece del capitalismo era svaporato il comunismo.
(leggenda vuole che i sovietici, essendo sprovvisti di valuta estera, avessero pagato la Pepsi con delle navi e dei sommergibili dismessi, 17 sottomarini diesel, un incrociatore, una fregata e un cacciatorpediniere, Pepsi-Cola in cambio di sommergibili, e che la PepsiCo, per via di questo accordo, si era ritrovata a un certo punto della sua storia a rappresentare la quarta o quinta flotta navale del mondo in termini di sommergibili).
lunedì 27 ottobre 2025
Al Giuàn, quand l'è mort, ci hanno messo il cacciavite nel taschino, perché l'era al mecanic ad la Bonifica, e non c'era idrovora o macchina a motore che si rifiutasse di obbedire ai suoi comandi, così, se San Pietro avesse avuto un problema col cancello, al Giuàn l'avrebbero richiamato in tutta fretta dall'inferno dove finiscono i socialisti, perché si sa che se vuoi chiamare uno buono i migliori li trovi solo in officina.
sabato 25 ottobre 2025
Ieri è stato tutto un ammaccamento di olive, in senso letterale e figurato, cioè anche nel senso dell'ammaccamento dei testicoli, però alla fine l'abbiamo portata a casa, ci sembra pure che ci abbiamo messo meno tempo dell'anno scorso, perché practice makes perfect. A metà impresa mi è venuto un mal di schiena... e pure il pollice mi si stava incriccando, quello che mi sono rovinato con il cubo di rubik, a dimostrazione del fatto che la vecchiaia l'è brutta e bisogna tenersi da conto come le tazzine del servizio buono della nonna. Le olive ammaccate me le tengo tutte per me, se le volete ammaccatevele voi.
Quando diventi vecchio e gli anni cominciano a passare veloci può capitare di perdere interesse per le sorti del mondo, e questo è un bene e dovrebbe essere nell'ordine delle cose, cioè che vi sia un tempo in cui possiamo avvizzire senza che ci venga chiesto nient'altro, come le piante, un tempo in cui coltivare l'irrilevanza e l'inutilità per ritornare alle cose essenziali, per non perdere altro tempo, che si fa prezioso, e diventare finalmente quello che siamo.
venerdì 24 ottobre 2025
Il tribunale del mondo è il mondo stesso, la giustizia degli uomini, con le sue innumerevoli leggi, non smuove niente. Il tormentatore e il tormentato sono la stessa cosa, il male che si fa è lo stesso che si riceve. Nelle Upanishad il maestro sfila davanti agli occhi del discepolo tutta la serie degli esseri del mondo, animati e inanimati, e davanti a ciascuno di essi pronuncia una parola: “questo sei tu”, sei tu l'insetto che hai calpestato, il prepotente che ti ha umiliato. Il Mondo come Volontà e Rappresentazione, paragrafo 63.
Il mondo mi appare sempre più come un gigantesco ex falso quodlibet, e cioè una premessa falsa da cui consegue qualsiasi cosa a piacere, dove qui la premessa falsa è il libero arbitrio. Amici e nemici, belli e brutti, destra e sinistra, tutti accumunati dalla persuasione che la storia, o la pace, o le sorti del mondo, dipendono da noi. Si mettono in moto tali cose con la presunzione di cambiare le sorti che i problemi generati superano di gran lunga le soluzioni auspicate, ma noi niente, mettessimo in moto altri mille problemi, saremmo subito lì pronti a trovare altre mille soluzioni: bisogna lottare. Ma una resa, una santissima, benedettissima resa, quella mai, piuttosto morti. Ora più che mai la miglior soluzione sarebbe non fare assolutamente niente.
Ma come? Ma non erano tutti allineati i brics a bracs contro l'ordine mondiale occidentale? Non si dovevano tenere bordone India, Cina e Russia contro la governance americana, e invece adesso al primo cenno di sanzioni han già calato le brache sul petrolio? Io non ci capisco più niente, chiamatemi il mio geopolitologo, il mio astrologo di fiducia, voglio una relazione dettagliata. (dice: ma così il prezzo del petrolio aumenta pure per noi! È giusto, se vogliamo la pace dobbiamo fare tutti dei sacrifici).
giovedì 16 ottobre 2025
È dovere ricordare ma non è dovere praticare che la vita non ha alcun senso, che ogni azione è insignificante, sia essa nel rispetto dell'utile, sia essa nel rispetto del giusto, il giusto è poi una grandezza effimera che non varrebbe nemmeno la pena di considerare se non fosse così tanto tenuta in considerazione invece per affliggere, e tormentare, finché il giusto per l'uno diventi l'ingiusto per l'altro: le vie della saggezza Zeus aprì ai mortali, facendo valere la legge che sapere è soffrire.
E nemmeno disponiamo delle rivoluzioni come invece pensano i rivoluzionari, così come i conservatori non dispongono della licenza di conservare la società, la quale muta e si fa le sue rivoluzioni per conto suo, comprensive delle eventuali reazioni. Chateaubriand, dicono, coniò le idee conservatrici per reazione agli eccessi della rivoluzione francese, il conservatore "sostiene la religione, la monarchia, la libertà, la Carta e la gente rispettabile. È conservatore colui che in una società in continuo cambiamento come la nostra ha dei solidi valori di ancoraggio, la possibilità di aggrapparsi orgogliosamente a quello che non muta". Ahimè sposò un'ereditiera bretone per matrimonio combinato, i due non andarono mai d'accordo e il progetto dell'attaccamento ai valori familiari gli naufragò tra le mani affossato dai suoi ripetuti tradimenti: l'immagine del prodotto è puramente indicativa.
mercoledì 15 ottobre 2025
Che la libertà sia un concetto fasullo lo si evince anche dal fatto che è la merce prediletta dai partiti, i quali la vendono a tutti ben sapendo di non poterne disporre. Nessuno può disporre della libertà, perché semplicemente non esiste, la dimensione mondana non la prevede calati come siamo nella complessa rete delle cause e degli effetti, del volere nostro e del volere altrui, prevede tutt'al più il sentimento della libertà, il quale però è un falso ideologico, una dichiarazione (aspirazione) che non corrisponde a realtà.
Ecco, il primo uomo e la prima donna si guardavano senza agire, perché erano digiuni di esperienze e di scopi, allora venne dato loro uno scopo: crescere e moltiplicarsi, ma il primo uomo e la prima donna non intesero bene che cosa volessero dire quelle parole essendo stati creati adulti e sconosciuti al grembo materno, né si guardavano le nudità con concupiscenza, perché non conoscevano colpa o vergogna. Furono fatti colpevoli, i loro occhi vennero aperti affinché si guardassero con desiderio, bisognò introdurre il male nel mondo per popolarlo e iniziare così la lunga catena delle generazioni. Ma la moltiplicazione non fu più lo scopo essendo divenuta contraria alle leggi dell'economia politica.
lunedì 13 ottobre 2025
Il discorso di Trump alla Knesset è essenzialmente un discorso di riqualificazione edilizia, arriveranno gli alberghi, i mall, i parchi acquatici a tema con le foche e coi delfini ammaestrati, arriverà insomma un'era di pace e di armonia che seguirà i criteri della western way of life, modello imprescindibile di benessere globale. Non che prima del disastro Gaza City fosse immune alle forme e agli stili di vita occidentali, anche Gaza City aveva i suoi bei negozi di telefonia, le sue belle autoconcessionarie, le pizzerie, la sua Gaza-Cola, solo che nelle intenzioni questo processo passerà ora di mano e verrà guidato da capitali qualificati. Nelle intenzioni. Ha messo fine a otto guerre in otto mesi, sette chili in sette giorni, ci sarà pure un giudice a Stoccolma.
Sorpresa, Schopenhauer non mostra solo la negazione della volontà di vivere, cosa liquidata perlopiù come una forma di pessimismo cosmico, ma anche la sua affermazione, fatto sta che il Libro IV de Il mondo come volontà e rappresentazione si intitola appunto: "Affermazione e negazione della volontà di vivere grazie al conseguimento della conoscenza di sé". Quali sono le vie di questa affermazione? La consapevolezza che siamo oggettivazione di una volontà eterna, la morte è infatti "una falsa apparenza, uno spettro impotente, capace di mettere paura ai deboli, ma che non ha alcun potere su colui il quale sa di essere egli stesso quella volontà, [...] su colui il quale non deve temere la morte più di quanto il sole debba temere la notte" (Libro IV, paragrafo 54). Affermazione della volontà di vivere attraverso la conoscenza di quello che in realtà siamo.
(descrizione degli ultimi giorni di Schopenhauer: «sedeva sul sofà e si lamentava di palpitazioni intermittenti, mentre alla sua voce non mancava nulla dell'abituale energia [...] Che i vermi avrebbero presto roso il suo corpo non costituiva, per lui, un pensiero triste. Pensava con orrore, invece, a come il suo spirito sarebbe stato ridotto tra le mani dei "professori di filosofia"»)
domenica 12 ottobre 2025
sabato 11 ottobre 2025
Oggi l'atto di aggressione è così percepito da tutti come sbagliato che viene sempre giustificato come un diritto alla difesa. Sarebbe più schietto per l'aggressore quello di non addurre spiegazioni, di dichiarare di aggredire per pura volontà di potenza, e tuttavia oggi di aggressori così non se ne trovano più, oggi dobbiamo essere accoppati comprendendo le ragioni del nemico, il quale, poverino, non poteva fare altrimenti. Dobbiamo essere accoppati sentendoci in colpa: guardi, le do ragione, mi lasci almeno portare dentro le galline, mi pareva di non c'entrare niente ma invece sono io l'aggressore e lei ha diritto alla difesa, alla rappresaglia, alla vendetta, come vuole chiamarla lei. È tutto più semplice quando le vittime collaborano senza lamentarsi. (prevedo già l'obiezione: eh ma così metti tutti sullo stesso piano! Non "tutti", la violenza, solo la violenza, di cui tutti mi pare facciano uso abbondante e "giustificato", perché in ultima analisi si sono presi la licenza).