lunedì 6 maggio 2024

Mi piacciono i santi, soprattutto quelli popolari, gli irregolari, gli eccentrici, qualche volta anche un po' picchiatelli ma in stretta relazione con le tribolazioni quotidiane di noi miserrimi. Per esempio io ormai soffro di mal di schiena fisso, disco fissurato, le torsioni del bacino mi risultano dolorosissime, sicché mi ero rivolto sulle prime a San Rocco, così, in via generale, ma poi ho scoperto che il suo ramo erano più le ginocchia e le articolazioni, allora ho fatto delle ricerche più approfondite e ho scoperto il santo che fa al caso mio: Sant'Orso d'Aosta, un buon diavolo originario dell'Irlanda che era sceso fino alle Alpi e lì si era stabilito aiutando i poverelli vessati dalle angherie del vescovo, viveva nella povertà materiale più scrupolosa, coltivando la terra e donando tutto ai bisognosi, riservando però una parte del raccolto agli uccellini, i quali, nell'iconografia popolare, gli si posano riconoscenti sulle spalle. Ai poveri distribuiva anche i tradizionali sabot in legno d'abete perché si proteggessero dal freddo e un santo che pensa ai piedi freddi non può che essere il mio santo. È il protettore di "Cogne, Jovençan e Derby, invocato contro la siccità, le malattie del bestiame, le intemperie, le alluvioni, i soprusi dei potenti, i parti difficili, i reumatismi e il mal di schiena", insomma, a parte il parto e il bestiame mi calza a pennello, Sant'Orso aiutami tu, guarda un po' in giò, come dicono i lumbàrd, nell'attesa affido i miei dischi al beato Voltaren.

giovedì 2 maggio 2024

Io, che non sono uomo di mare, sul treno mi volgo sempre a guardare l'entroterra, alle onde marine preferisco l'ondeggiare dei monti, abbiamo appena superato Policastro con i suoi bellissimi castri merlati che sbucano in mezzo agli alberi, anche se bisogna dire che l'architettura civile tra Paola e Scalea risente ahimé di quell'orrido stile coloniale moderno che tende al condominio sovietico. Cos'è quella roba grigia che si estende a perdita d'occhio fino all'orizzonte? È il mare!, dice lei, ma io non ne sono sicuro, mi sembrava più cemento. Ci sono dei cani nello scompartimento e le è venuta l'idea di prenderne uno, al che io ho risposto che almeno per il trasporto sarebbe stato preferibile una coccinella (la tieni in una scatolina, con dei buchi, e una fogliolina d'erba per il giusto apporto di fibre). A Pisciotta abbiamo impattato l'anticiclone delle Azzorre, all'improvviso si è fatto tutto buio e un pulviscolo acquoso ha avvolto case e paesaggi come un sudario oltre il finestrino rigato di pioggia, il treno non rallentava e anzi sfrecciava sicuro sulle rotaie come una zucchina spalmata di vaselina, coefficiente di penetrazione.