sabato 29 settembre 2012

Comincia qui un'altra crisi di incazzatura che mi toglie ogni voglia di scrivere, ci sentiamo al ritorno.
Per chi mi legge perché magari si rivede lui, tale e quale, a quarant'anni, farò un breve bilancio riassuntivo di quello che si ritroverà per le mani se nel frattempo non si da una mossa: una vastissima cultura, un po' di libri, un lavoro se ti va bene (te lo farai andare bene, e comunque nel frattempo la cultura te l'avranno messa in quel posto), un cazzo di niente ma ancora tanta voglia di sesso (non è vero che passa con l'età, aumenta, quindi non puntare sul fatto che ti metterai il cuore in pace, anzi, a una certa età la questione diventa centrale). E poi la paura di rimanere soli, il panico delle giornate vuote, il nulla. Messa così uno dice: ma come cazzo fai ad andare avanti? Be', ci si abitua a esistere, dopo un po' lo dai per scontanto e non ci fai più caso, senti che così non si può più andare avanti ma ti consoli immaginando come sarebbe bello se cambiassero le cose. Poi magari non cambiano, ma la dolcezza di certe reveries valgono da sole il prezzo del biglietto.

venerdì 28 settembre 2012

Uno studia per tanti anni filosofia in cerca del senso della vita e del segreto della felicità e poi arriva a trentanove anni e si rende conto che l'unica cosa che lo farebbe davvero felice è qualcuno che gli lucidi l'alzabandiera alla mattina. Meglio del caffé e thé al bergamotto con i muffins. "No", dice un'altra scuola di pensiero, "il soffocone alla mattina ti svuota dentro e ti fa perdere le energie, poi vai al lavoro che non sei più in grado di competere, di meritare e fottere i tuoi concorrenti", vale a dire che ti rende meno produttivo. Che ti svuoti dentro è indubbio, ma la civiltà occidentale potrà bene andare a farsi fottere, io rimango della mia opinione.

giovedì 27 settembre 2012

A guardarlo adesso con gli occhi del disincanto è stato un periodo anche interessante, voglio dire quello che mi sono appena lasciato alle spalle, a un certo punto leggevo anche l'oroscopo dei single perché era come se mi aspettassi qualcosa, come quando uno compra un gratta e vinci perché sente che è la volta buona, poi gratta e non vince niente (e infatti mi gratto). Credo di essere abituato alla sconfitta, ancora di più al disincanto. E' un po' come ricostruirsi una dignità agli occhi di se stessi, perché agli occhi degli altri non è successo proprio nulla. Dissimulo, e quando proprio non posso farne a meno confondo le acque e ci cascano, dò altre spiegazioni. E quindi ritorna tutto come prima, il destino non è cambiato, il destino è quel che è (non c'è posto più per me). Abandon.hope@fmentis.it, la ressegnazione mi scorre calda nelle vene come un'iniezione di eroina. (non mi capiscono: amatemi, porcoddio).

mercoledì 26 settembre 2012

L'ultima crisi mi ha lasciato degli strascichi, ora la mia misoginia mi porta a detestare il novanta per cento delle donne, che se sommata alla misantropia che mi porta a detestare il novanta per cento degli uomini, facciamo prima a contare chi non mi sta attualmente sui coglioni. Che poi non è importante, stare sui coglioni a me non è una cosa così centrale nella vita, credo che si possa sopravvivere. L'unica cosa che invece al momento mi tiene allegro sono certe fantasie sessuali molto crudeli che mi addolciscono il dormiveglia, sapeste come dormo beato in questo periodo. L'altra sera sono andato a letto alle nove e mezzo e ho dormito fino alle sette del mattino, ero stanco, incazzato e avvilito, ho mollato gli ormeggi e tutto mi è sembrato più lieve e in un certo modo anche più giusto. Se proprio non la puoi aggiustare nella realtà, rivolgiti all'immaginazione e pareggia il conto. Sto scrivendo attualmente un romanzo di deformazione, l'histoire del cu' e del va a dar via i ciapp.

martedì 25 settembre 2012

Lele Mora è guarito, andrà ad organizzare eventi per la comunità di Don Mazzi* (cazzi e mazzi, pochissimi i mazzi). Anche Berlusconi se n'è accorto, il Pdl ha bisogno di un profondo rinnovamento, iniziamo col cambiargli nome (Lele Mora ha cambiato nome). E poi dentro una vagonata di giovani, più giovani di quelli di Renzi, così lo battiamo sugli anni. Che poi i giovani mica sono una garanzia, ci sono coglioni fatti e finiti anche tra i giovani. Solo perché siete giovani, che vi credete, che tutto vi sarà dovuto? Arrivate voi, quattro sbarbatelli, e cambiate i connotati al Pdl e al Pdmenoelle? La Polverini, quando arrivò in regione, ripristinò la consuetudine di mangiare in mensa, c'era gente con le intossicazioni, chi prendeva solo le patate, praticamente tutti le guardavano il culo. Eppure non ce l'ha fatta e se non ce l'ha fatta lei pensate di farcela voi aperitaviti? E poi i giovani di oggi saranno comunque i tesorieri di domani. Per dirne una, l'iPhone5 costerà in Italia 959 euro, se non te lo compri distraendo dal bilancio fondi pubblici, come te lo compri, te lo compra Renzi? Eeeh, stai fresco giovane progressista.
Il direttore delle poste del Senato arrestato per spaccio di cocaina, e io infatti li vedevo i senatori a vita belli arzilli quando ritiravano le raccomandate.
Non so se a voi lettori vi è mai capitato di fissare un gruppo di signorine che parlano e parlano e parlano, e ad un certo punto, nel mezzo del cammin della questione, staccate la spina del cervello continuando ad annuire interessati mentre dal retrobottega del vostro inconscio vi balena un pensiero improvviso grande come una casa: MA FATEMI UN POMPINO! E quelle, che nel frattempo si sono accorte della vostra espressione beata completamente fuori contesto: ehi, ci stai ascoltando? Ma ceeeerto, mi stavate raccontando delle vostre interessantissime ferie, considerate che ho spento il cellulare per non essere disturbato!

Se gli scrittori fossero in grado di farsi un pompino da soli, voi lettrici restereste sole adesso... a fissare una pagina vuota. (cit.)

domenica 23 settembre 2012

Così, dopo quei bambagioni di Rutelli e di Bossi, ora è il turno della Polverini, vedete bene che è tutta gente che si fida dei propri tesorieri, che a guardarli non ci vuole un genio della fisiognomica per farsi venire almeno qualche dubbio. No, sei prevenuto, le persone non si giudicano dall'aspetto. Io, ad esempio, dato il mio aspetto sono la passione delle vecchiette, potrei sfilargli la busta della pensione dalle mutande ad averci il coraggio e il pelo sullo stomaco. Ma sono cresciuto di sani princìpi, farei cose bruttissime alle donne, ma solo con il loro consenso. Così non si può nemmeno dare addosso alla Polverini tutta in ghingheri, sarebbe scortesia, e bisogna avere la forza di concedere anche a lei la buona fede, fatto sta che io gente che si vanta di amministrare una regione e poi non si accorge nemmeno dei soldi che gli sfilano sotto il naso, insomma, io 'sta gente non la voterei. Anche se poi si viene a sapere che un ricercatore australiano ha sfatato il mito delle orge degli antichi romani, non erano come comunemente si crede a sfondo sessuale, erano più o meno come le pizzate tra colleghi di lavoro. Il sesso glielo hanno aggiunto quei pervertiti dei cristiani per metterli in cattiva luce agli occhi della storia. Proprio come hanno fatto quei pretini di Repubblica, oramai i più moralisti di tutti, nemmeno il bunga bunga si può fare più e poi fanno pubblicità alle mostre di Mapplethorpe. Invece la festa del De Romanis (non poteva chiamarsi diversamente) era innocente, le teste di maiale erano solo due, purtroppo per un caso fortuito presenti in tutte le foto. E io che già avevo fatto correre la fantasia e mi immaginavo la Renata farcita, no, niente di tutto questo (è un gran peccato).
I ciclisti della domenica fischiano anche alle signore col velo, i mariti ingelositi li aspettano ai semafori per sgozzarli con le roncole. E le biciclette, lo sapete che fine fanno le biciclette? Questo non ve lo dico per non urtare la sensibilità dei cattolici. Caschetto, abbigliamento tecnico, manubrio a corna d'ariete, le scritte Liquigas, Saeco - macchine per caffé e Acqua & Sapone sulle cosce. Il ciclista è sempre un po' arrapato, saranno tutti quegli steroidi che prende, il viagra, il cialis, il tadalafil, la stimolazione prolungata del perineo, lo sa il cazzo. Quando si fermano a pisciare in mezzo alla campagna l'Asl fa il controllo delle falde acquifere, nei paraggi le vacche nascono con due fiche. Ciò non toglie che la suscettibilità dei musulmani è deprecabile, la mia è un'avversione tutta in seno all'occidente.

martedì 18 settembre 2012

Ho il magone continuo per cui niente voglia di scrivere, aspetteremo.

venerdì 14 settembre 2012

Io dico: l'accettazione della propria particolarità è una cosa che un uomo deve risolvere prima dei quarant'anni e non oltre, dopo è troppo tardi, e porca miseria non sapete quanto mi rode essere ancora in alto mare. Non l'accetto, almeno non completamente, non accetto questo mio essere fuori luogo. Soprattutto adesso che mi intralcia anche nella vita. Perché nel circuito del mio processore c'è una falla, un difetto di fabbrica che mi spinge a non accettarlo, quanto mi piacerebbe metterci mano e ripararlo una buona volta senza gettare via tutta la scheda madre, sarebbe un peccato. Il mio ego ferito gronda bestemmie. Questo martirio porterà a brutte cose.
Il mio è un discorso generico, parlo in generale, non parlo di un caso in particolare. Le religioni sono una iattura. E non mi si venga a fare discorsi fuorvianti del tipo: il fondamentalismo falsa la fede, come a voler dire che esistono religioni ad alta e a bassa intensità, ad alto o a basso impatto ambientale. In ogni fede che si organizza in religione si nasconde un tarlo, chi non lo capisce è sospetto all'uomo libero.
Se nessuno riconosce il tuo valore sei una nullità, uno scherzo della natura, uno da prendere per il culo. Non importa quanto vali, se non ti viene riconosciuto vali zero. Tu puoi essere il più premuroso degli uomini, il più ben disposto verso la gente, ma se questo non è considerato un valore vali comunque una sega. Gli spree killers non è che li giustifichi, però li comprendi.

giovedì 13 settembre 2012

Matteo Renzi è il figlio illegittimo del conte Mascetti, una bischerata di gioventù, tant'é che anche il Mascetti s'è guardato bene dal riconoscerlo, 'un le sa fare le supercazzole.

mercoledì 12 settembre 2012

La rassegnazione poi ti dà anche fiducia, nel senso che sei talmente conscio della tua totale inadeguatezza rispetto al mondo che i tuoi rapporti con la gente si quietano e passi pure per una persona posata e sicura di sé, quando addirittura imperturbabile. Guardate che è buffo. Poi ti viene da pensare: ma inadeguato rispetto a cosa? A quelle quattro stronze a cui devi rendere conto nella vita? E rendere conto di cosa? Sucatemelo. Va be', era uno sfogo, cancellate l'ultima parola, non era quella più appropriata. La parola più appropiata era: succhiatemelo. Che è una cosa per cui non mi sono mai sentito inadeguato.

martedì 11 settembre 2012

Dice: manco ci arrivo alla penzione, tanto vale tentare la sorte e lavorare in nero tutta la vita che almeno vieni incontro alle esigente degli imprenditori. Va be', non ti pagano, ma non mi pare il caso di fare i preziosi noi che siamo cresciuti nella bambagia (e moriremo nell'acquaragia).
All'improvviso un clic improvviso dentro la testa e nel torace. Per il torace era il prolasso della valvola mitrale, che tra l'altro può condurre a morte improvvisa (se non mi sentite da un momento all'altro sapete il perché), per la testa era quell'assestamento della faglia che diceva: ma perché ci devi stare male? Non disperarti, non angustiarti, sei il primo tu che ti devi volere bene e in fin dei conti qualcuno che ti vuole bene c'è (c'è sempre qualcuno che ti vuole bene, basta lasciargli la possibilità di farlo). Sono una chiavica di uomo per via di questo bisogno irrazionale di essere amato, un uomo alla mia età non dovrebbe avere certe debolezze ma, sapete, io sono sempre l'originale. L'uomo debole che vi sa ascoltare, pieno di premure e di piccole attenzioni, l'uomo dolce che vi sa curare, l'uomo femmina che si fa inculare; il piccolo orsacchiotto di fiducia, quello che non vi farà mai storie per come siete sfatte, quello che non vi mollerà mai e che alla sera quando tornate a casa vi preparerà la cena (se è a casa), vi laverà i piatti e vi massaggerà i piedini stanchi con le mani che sanno di Svelto.
Ho scambiato la felicità per il divertimento. Spesso quando mi diverto non sono felice, al contrario, se sono felice mi diverto. Dico, esiste uomo più saggio a questo mondo? Bah.

domenica 9 settembre 2012

Rassegnarsi ad essere ciò che si è_è una cosa alla quale ancora non sono preparato.

sabato 8 settembre 2012

Anche i vecchietti del ricovero mi danno la paga in fatto di voglia di vivere, sapeste che vite che hanno vissuto... Mi fanno: lei è sposato, ha figli, è fidanzato? E io lì non so cosa rispondere preso in contropiede da tutta quella fiducia che mi concedono. Allora faccio un po' la commedia: no, le donne non mi vogliono. E come mai? Perché sono stupide. E loro sorridono e poi si mettono a raccontare di quando avevano fatto il militare a Zagarolo, artiglieri di contraerea, e del vinello bianco, delle belle ragazze che ancora si ricordano il nome ("certi fianchi!", accompagnando con un movimento eloquente delle mani)... io rimango un po' così, basito e anche un po' scornato. Credo che attualmente, noi contemporanei, ci stiamo un po' troppo complicando il pane (e di conseguenza anche il pene).
Cronache dal lago. Una signora sulla sessantina spiegava oggi all'autista del C60 che aveva divorziato dal marito perché era geloso e intanto gli domandava se era sposato. L'autista, un giovane esemplare di bel brianzolo, rispondeva con un sorrisino: sì, da 6 anni. A sorpresa, a Camerlata sale un trentenne con gli occhiali da sole che la chiama "amò", le passa i soldi del pranzo ("toh, per il panino, sei contenta?") e si mette a toccarle le zinne sul sedile davanti, quindi procede a limonarla. Quando pensi di avere visto tutto nella vita, la vita sa sorprenderti con le sue trovate.

venerdì 7 settembre 2012

Conclusa la fase della speranza vana e della tenerezza che mi faccio, credo proprio che si aprirà la fase della scrittura ritrovata, quanto vi dice bene a voi lettori. Prossimamente su questo blog: le sapide analisi politiche, quelle di sempre, analisi che non ne troverete uguali in nessun altro blog e vi sfido a dimostrarlo. I lunghi monologhi dell'autoanalisi, l'eterna autoanalisi che non porterà mai a niente, e inoltre le intuizioni, i giochi di parole, le sciarade, il calembours di una mente malinconica e geniale che non trova più altro significato che consumarsi nella scrittura. Sono tornato quello di qualche anno fa, solo più triste di prima (mi pare come se non fosse mai passato il tempo da quel lontano 2004 in cui mi misi a scrivere su internet, alla fine non cambio mai).
Senz'altro mi piacerebbe che un giorno il M5S potesse fare la stessa fine della Lega Nord, mi piace vedere il potere in mutande, però non posso fare a meno di notare un certo accanimento dei giornali nazionali, anche gratuito. Non so chi sia questo Casaleggio ma la volontà di farne un nuovo Belsito è evidente. Pare che si lamentino che nel movimento non c'è democrazia. Ma d'altronde, democrazia che significa? I grillini e il capogrillo in testa sono intimamente depositari di verità indubitabili, queste verità sono l'essenza stessa del movimento, da queste verità scaturisce per ipostasi anche il messaggio di speranza e redenzione di cui i seguaci si fanno esclusivi portatori. Se la democrazia non li premia è perché è corrotta dai poteri marci, se li premia è perché non poteva essere altrimenti vista la necessità del repulisti, e quando ci si trova di fronte a una necessità che senso ha scegliere per alzata di mano? La necessità non ha alcunché di democratico. E chi vuole dissentire, chi ha una opinione diversa? Come nella Lega dei bei tempi: il capo in persona si incaricherà di sputacchiare la fatwa direttamente sul coppino del malcapitato che non potrà che essere svergognato pubblicamente per conclamata apostasìa.
[avvertenza: questa è la continuazione del post precedente con altri mezzi]. A Cernobbio si riunisce il partito del Monti-bis, tanto, ve lo dico: Cernobbio è il paese degli stronzi. Como è già il paese degli stronzi, ma Cernobbio lo è ancora di più. Per giunta questa zona è talmente ricca di stronzi che quando trovi delle belle persone la loro bellezza automaticamente risalta, per contrasto. Non si capisce perché al mondo si trovino queste particolari concentrazioni di stronzi in certe particolari zone geografiche di stronzi, è così, bisogna accettarlo. L'unica cosa che possiamo fare e cercarci dei percorsi alternativi. Magari da Cernobbio in un modo o nell'altro ci devi passare tutti i giorni? Eh, che ci possiamo fare, la vita è una merda e bisogna anche mangiarsela, ci aveva visto giusto il divin marchese. Però d'altro canto non si può mangiare merda per tutta la vita, dico bene? Allora facciamo così: cominceremo a farla mangiare anche agli altri (il guaio è se gli piace).
Oggi è la giornata del disprezzo, sento che potrei disprezzare tutta l'umanità per un periodo equivalente all'eternità. Non che mi senta superiore, al contrario, ma viaggiare sempre controcorrente in un mondo costruito per andare in una certa direzione finisce per stressarti oltre misura e si può anche ricadere nella trappola dell'incazzatura. E' un trappola in quanto incazzarsi non porta ad alcun risultato, bisogna invece rimanere lucidi e mostrarsi imperturbabili anche di fronte ai provocatori. Vedete, è veramente difficile risalire la corrente da soli, senza mai poter contare su qualcuno, senza mai essere compresi, accettati o amati da qualcuno, che è poi il mattoncino fondamentale della felicità. Ma io non lo faccio apposta, potessi scegliere scivolerei anch'io a valle nella giusta direzione, solo che non posso perché non ci sono tagliato. E adesso la volete sapere una cosa buffa? Che scriverne e sapere che verrò letto da voi un poco mi consola, mi fa sentire un po' meno solo e mi da il coraggio di continuare a trovare un senso. Il peso della mia particolarità mi schiaccia ogni giorno di più, basterebbe una sola persona che mi dicesse una buona volta: mi vai benissimo così come sei, di solito a queste persone mi lega un affetto speciale che è la ragione ultima del mio stare qui. (sono un uomo pieno di paure, è questa la magagna principale).

giovedì 6 settembre 2012

Me ne rendo conto, so di avere molti limiti, sono quel che sono, sono un anticonformista. Ma ci scommetto le piume che se avessi molti più soldi andrei già bene così, chiavi in mano, pur con tutti i miei limiti. Il denaro è un grosso argomento. Se hai già una casa, un buon lavoro e una buona famiglia alle spalle tutto è più agevole, il denaro è afrodisiaco ancor più delle cozze. La cosidetta "buona posizione", il santo Graal per le femmine in cerca di marito. Solo che giunte a un certo punto si rendono conto che non c'è più tempo e allora è il panico, il fuggi fuggi generale dalla condizione di single, perché un uomo con una buona posizione e una certa disponibilità nel portafoglio difficilmente preferirà una vecchia carampana a una giovane cacciatrice di talamo ancora nel fiore degli anni. Ed è qui che per noi della seconda fascia scatta la rivincita: se avremo la pazienza di aspettare, un esercito di retrocesse ci calerà in braccio direttamente dalle serie superiori, l'usato garantito, donne entusiaste e per nulla inacidite, desiderose di scegliere noi come ripiego. (scherzi a parte, le dinamiche della vita sono ben ridicole). In compenso io sono molto profondo e intelligente, e in più le faccio ridere, vedo che sono doti veramente molto apprezzate. (a volte, nel corso di queste strabilianti dimostrazioni di doti intellettuali, mi viene l'irresistibile impulso di scendere al livello inferiore e sbattere la mercanzia direttamente sul tavolo, chissà che non sia un argomento migliore).
Vendeteli a Draghi i vostri calzini spaiati, ve li compra lo stesso, senza limiti. Non importa se siete disordinati, lui vi compra i calzini spaiati ma con la promessa che mettiate ordine una buona volta nel vostro cassetto, sennò non ve li compra più. Draghi compra anche i sandali usati, li sterilizza e li rivende come nuovi su eBay, women well worn used ballerina's. E compra anche le mogli e i mariti che non si sopportano più, li divide, li ricataloga per generi e forma delle nuove coppie meglio assortite che non si lasceranno mai. Draghi è un santo, un rigattiere, compra anche i tavoli senza gambe, ma sia chiaro, solo per tenere lo spread sotto controllo.

mercoledì 5 settembre 2012

Io non è che mi sono allontanato dalla politica per capriccio, io mi ero allontanato dalla politica perché volevo lasciare decantare il pd, perché appena nato sapeva di vuoto e volevo farlo un po' invecchiare per vedere se migliorava, se si riempiva. E ora che l'ho lasciato invecchiare posso dirlo con certezza: il pd è sempre lo stesso, quello vuoto, quello scadente di sempre. Non mi addentro nemmeno nella diatriba dei morti viventi e dei vivi morenti, non serve a nulla, sta di fatto che nel pd la strategia prevale sempre sui contenuti, e sono strategie infinite che non si risolvono mai. Quanti mesi saranno passati da quando ho mollato tutto, sei, otto? Be', stanno ancora lì dove li avevo lasciati, a tentennare fra Vendola e Casini. E soprassediamo su Casini, la coquette dagli occhi dolci che tutti la vogliono e nessuno se la piglia, se non nel didietro. Quindi mi rivolgo ai giovani: o' voi che vivete in un mondo incerto e privo di riferimenti, scegliete il pd se volete andare sul sicuro, le stesse indecisioni di oggi erano quelle di ieri e continueranno ad essere quelle di domani, non è poco.
Quando si verifica un incidente nucleare vicino casa non mi importa sapere quante centrali nucleari ci sono nel mondo, mi importa sapere di quella centrale in particolare. I giornali non fanno imformazione, riempiono degli spazi, se non si arriva a quel tot di battute ricorrono al riempitivo. Forse sbaglio a non essere un seguace di Beppe Grillo, scommetto che Beppe Grillo sa esattamente cos'è successo oggi nell'impianto di Fessenheim, e lo sa dal 1992.

martedì 4 settembre 2012

CSI: Il killer della bussola. Se ne va in giro ad ammazzare la gente, lui, perché c'ha il trauma. Come Dexter, che taglia a pezzi i matti perché da piccolo gli hanno fatto a pezzi la madre. Gli americani sono la fabbrica dei serial killer: ci troverai il carpentiere che si è inchiodato un dito che va in giro a inchiodare le dita. E quello che s'è incollato le orecchie che va in giro a incollare le orecchie, il killer delle orecchie. E quando gli fai rivivere il trauma spesso guariscono (ma il più delle volte li ammazzano). Il killer del mascarpone, uccide le sue vittime vendendo uova scadute. Il killer del camion frigo, uccide le sue vittime investendole con un camion frigo. Oh, insomma, non se ne può più.
Devo ritrovare la forza sovrumana della rassegnazione e cercarmi un surrogato, tipo la voglia di filosofeggiare di nuovo come ai bei tempi, e credere nella riscossa civile di questo paese dandomi all'impegno politico, e tutto questo non è sovrumano? Che cazzo devo fare, oggi non ho nemmeno la lista della spesa da sottoporvi, mica tutti i giorni si può comprare della roba da mangiare. Che cristo poi mi viene in mente di uscire dal mio cerchio magico, ma dove le vado a trovare io certe idee? Mi faccio quasi tenerezza, quasi. Chi nasce tondo non può morire quadrato. Chi dice Roma capisce toma. Ma non sarebbe più dignitoso piantarla di piagnucolare e affrontare la cosa con dignità? Sì, credo proprio di sì, affrontiamola con dignità, contegno, che il contegno ci rende belli.

(non credo di essermi rotto le dita dei piedi, non mi fanno male, sono solo un po' rosse dove hanno preso il colpo, è normale. A muoverle non ci sento niente di strano, a toccarle nemmeno. Sui taglieri di legno bisognerebbe mettere delle etichette del tipo: "achtung!" e indossare le scarpe antinfortunistiche invece di fare i fighi in infradito).

Oggi non è successo niente, almeno fino ad ora. Quei giorni che se vissuti oggi come dieci anni fa non fa alcuna differenza, anonimi come sempre. Tutto è precario, soprattutto il lavoro, ed è questa fonte infinita di infinito scazzo. L'unica cosa che vorresti precaria è invece la costante, quella certa mancanza che non smette mai di mancarti.

Oh, c'è anche il problema di cosa mangiare stasera. Stasera lo danno CSI?

Ruhenol.

lunedì 3 settembre 2012

Stasera settembre era troppo grigio e triste per tornare a casa senza darsi una botta di vita, così sono andato a fare la spesa al supermercato. Il supermercato è allegro, è pieno di luci e di colori. Era quasi vuoto, le cassiere apatiche come sempre, ma vuoi mettere una sera al supermercato invece di tornarsene subito a casa? Non riesco più a darmi un senso. Ho comperato: la birra Fischer, il the Ati, la mozzarella S. Lucia, lo yougurt del Carrefour, 20 sacchetti Domopak, Cuki vaschette R31 5, Fontina Valdostana dop e 3 zucchine non di marca. Mi sarei buttato sotto le macchine. Non fosse stato perché era tardi avrei fatto anche un giro all'Oviesse per vedere se finalmente hanno messo fuori i pantaloni di mezza stagione, chissà. Stasera mozzarella e pomodoro che non c'ho voglia di cucinare, poi lavaggio piatti e a letto. Speriamo che la morte mi colga nel sonno, così la facciamo finita, una buona volta. Credo che finirò di leggere un libro, oppure mi faccio una partita a scopa sul Samsung. Voi che mi consigliate, libro o partita a scopa? Per giunta mi è appena caduto il tagliere del formaggio su un piede, dio bono, mi vogliono ammazzare a rate.

domenica 2 settembre 2012

Omaggio a Emilio Fede, del Movimento Glande Italia.

"Mammarosa guardava passare la gente, riconosceva i suoi clienti e fingeva d'ignorarli, vecchia del mestiere e pratica del mondo com'era. [...] Non era vecchia, ma si capiva che da molto tempo aveva rinunciato ai veri godimenti, se mai ne aveva avuti con quella sua figura di donna-cannone e quella voce rauca da ergastolano. Chi governa il piacere, al piacere deve saper rinunciare. Ed è certo che Mammarosa aveva fatto questa rinunzia fin dall'inizio della sua clausura; tanto è vero che una volta, al Pozzi Martino, un omaccio di cento chili che per capriccio aveva preso a corteggiarla e si dichiarava pronto a soddisfarla, rispose: "Ma va a dà via el cù, Martin! Te capisset no che mi senti nanca pù a rivà el batél?".  

(Piero Chiara, Il piatto piange, Alemanno Berlusconi Editore)
Un comico che perde il senso dell'umorismo sacrificandolo per il bene del paese*. In verità a quest'uomo dovremmo fare un monumento, è un vero stoico, sta sacrificando se stesso per il bene della gente, di questi tempi è cosa rara. Cos'è successo? Che a Grillo nessuno lo vuole picchiare e un po' se ne risente, siamo un paese di uomini d'amore in cui storicamente le persone acquistano di valore se assumono il ruolo delle vittime. Ma cosa si aspetta Grillo, che gli avversarsi siano così colpiti dalle sue denunce, e così contriti, da non restituirgli il favore? Perché se Beppe Grillo si da del pazzo allora è falsa modestia, ma se glielo danno gli altri è attacco alle istituzioni, "il rito dell'odio" è prerogativa soltanto sua, del M5S (della X° MAS). Tipico di chi crede d'essere dalla parte della ragione, di avere una missione da compiere, la sindrome dell'ultimo baluardo... Ma quand'è successo che lo scontro politico s'è abbassato al livello del Pulcino Pio? Mi ricordo che negli anni '80 ridevo delle sue battute, ma avevo quindicianni, perché tra psiconano e pdmenoelle siano più o meno lì.
Cucinare è passatempo per single e impiccio per le coppie che di solito tengono più da fare, niente è più gratificante del piacere di cucinare per sé, soprattutto quando ti devi ancora perfezionare e non vuoi avvelenare i tuoi commensali. Però bisogna avere del tempo a disposizione, io mi dedico il fine settimana, nei feriali mangio e non mangio, ma soprattutto non mangio, faccio gli aperitivi. Il fine settimana metto anche le lavatrici. Oh cazzo, tengo i panni da stendere dentro la lavatrice! (vedi che scrivendo ti vengono in mente le cose?)...

... c'era un cazzo di biglietto urbano dentro una cazzo di tasca di un cazzo di pantalone.