domenica 31 agosto 2014

Kehre renziana, svolta heideggeriana

Hanno sempre meno potere sul corso degli eventi, i governi, per cui la supposta Kehre renziana non può che risolversi nella miserevole libertà di scegliersi giusto il gusto del gelato. Intendiamoci, non che la Merkel sia più libera di Renzi, ci si lascia fatalmente guidare dai tecnicismi economici, nel bene o nel male, nella buona come nella cattiva sorte e al netto delle vere intenzioni, perché questo è lo spirito dei tempi (occorre affidarsi agli scienziati!). Per cui anche le nostre eventuali valutazioni politiche non possono che lasciare il tempo che trovano, è tutto fiato sprecato, energie nervose e cerebrali che possono trovare più degna occupazione. Questo è il paese in cui la tecnica politica vorrebbe farsi tecnica economica ma non ne ha i titoli e nemmeno le competenze, cedere dunque la sovranità ai tecnici, un Cincinnato che abbia studiato non alla Bocconi ma al Massachusetts Istitute of Technology, un pastore dell'essere certificato,  Ph.D. o PhD, purché "Doctor of Philosophy".

sabato 30 agosto 2014

Edipo 2014

 «Ma in quel Maggio del 1960 il Neo-capitalismo era ancora una novità troppo nuova, era il termine di un sapere ancora troppo privilegiato per cambiare il sentimento della realtà»*

Sono contento di aver saltato a piè pari le convulsioni e i contorcimenti psicosociali dei vari Deleuze e Guattari (L'Anti-Edipo, 1972), come tutta la filosofia che dai settanta portò ai novanta attraverso gli anni ottanta, il pensiero debole, la fantasia al potere, il desiderio liberato, tutta quella roba molto francese e solo per derivazione un po' sabauda, quella reazione alla società borghese che solo a nominarla oggi sembra di rivolgersi al neolitico. La rivoluzione antiborghese s'è compiuta nell'attuale dominio dei consumi (se solo fossero possibili!), nell'appagamento del desiderio a buon mercato di modo che ci appaia come il più democratico (nel senso di egualitario), nell'intontimento da gadget tecnologici cui il povero Steve Jobs fu il più venerato tra i profeti (che te ne fai, Steve, del tuo yacht da $100 milioni se poi anche tu sei crepato come conviene ai mortali?). Oggi che l'Edipo ritorna in famiglia con la coda fra le gambe, tutta la vicenda del '68 pare ridotta a una questione di figli che se ne volevano andare fuori di casa (e c'era bisogno di fare tanto casino?). Il desiderio si è liberato, ma si è fatto modesto, il borghese è sparito perché era d'impaccio a quella stessa società di cui era espressione, con buona pace della rivoluzione proletaria. Tutti proletari, dunque, non già per editto marxista ma per destino capitalista, con l'occidente che poco alla volta cede la sua forza a un oriente sempre più occidentale e in mezzo i soliti fedayyn. Altro che liberazione del desiderio! Oggi il clima è da barricate e il desiderio andrebbe riposto al riparo di una scatola.

* Petrolio, P. P. Pasolini.

Khun, i paradigmi, le mensole

Più domini il sensorium e più passi per un uomo di mondo, uno capace, svelto nelle questioni pratiche che tanto infastidiscono noi disadatti ai sensi. Tanto noi ne siamo in balia quanto loro ci sguazzano dentro come fosse il loro elemento naturale, e di fatti lo è, sgombra la mente e i nervi da tutte le questioni che ostruiscono il passaggio diretto dall'idea all'azione. Beati loro. Chiedersi kantianamente cosa vi sia al di fuori, com'è che ottuse particelle e guizzi di scariche elettromagnetiche vadano a formare questa realtà così coerente nei fatti o per l'abitudine a ritenerla tale (questa è per cui la prendiamo a modello come la più naturale), o non è tutta la fisica attuale che un'imago mentis fra le tante possibili e domani qualcos'altro? Domande oziose che sono d'impaccio al fissaggio delle mensole ma oserei dire non al progresso dell'umanità. (più ti fidi del paradigma e lo dai per scontato più ti arrovelli a cercare la supersimmetria, se i conti non tornano prova a cambiare la contabilità).

martedì 26 agosto 2014

Ci ho pensato su, a mio parere un ateo quale Dawkins più che dalla ragione è guidato dall'emozione che suscita in lui il progresso dell'umanità, pensare al progresso lo fa stare bene, compensa il vuoto che è stato lasciato da Dio (piuttosto che nessuna spiegazione, qualsiasi spiegazione, ho Nietzsche dalla mia).

lunedì 25 agosto 2014

Bande di tagliagole che si nascondono dietro l'alibi della fede, altro che fieri oppositori del'occidente guasto e dissoluto! Non è forse abbastanza guasto tagliar le gole, dovremmo anche sentirci in colpa per averli condotti a tanto, a compiere il gesto disperato? Fregnacce. Non ha dunque capito anche quel premio Nobel di Obama che «i nemici di Assad sono più pericolosi di lui»? Contrordine compagni, tutti con gli sciiti, tutti con la Siria e con L'Iran contro il Califfato! (il deficit di comprensione degli Stati Uniti in fatto di questioni mediorentali è spaventoso, un macello incredibile, da soli se le cantano e da soli se le suonano finché non vengono suonati... ). Quale ingenuità sarebbe attribuire nobili finalità al banditismo pur di fare uno sgarbo alla plutocrazia (poi vedi il giorno che a Di Battista tolgono l'Ikea).

venerdì 22 agosto 2014

Chi ci difenderà dalla Goldman Sachs se non l'Isis?

Non ce la fa proprio Di Battista a non metterci dentro l'America*, l'America deve c'entrare per forza, come c'entrerà per forza anche la distorta logica occidentale e capitalista. Hanno sgozzato un uomo vestito d'arancione, colpa di Abu Ghraib e di Guantanamo, o meglio, una parte della colpa (giusto per pudore). Cosa sarebbe successo se non ci fosse stata Guantanamo? Probabilmente l'avrebbero sgozzato vestito di un altro colore. Se dovessimo risalire alle cause della violenza che genera violenza, a rigor di logica e ad essere puntuali, tutti ne saremmo responsabili almeno in parte. E' tutto distorto se vuoi guardare il pelo nell'uovo, la logica capitalista, l'oriente, l'occidente, il buon selvaggio e l'abietto incivilito, la fede, la pace, la guerra, il progresso e l'ortodossia, tutto avviluppato in uno gnommero inestricabile, perché mai dovrebbe c'entrare solo l'America? Dice che quelli dell'Isis, di base, sono dei buoni selvaggi, ma si sono incattiviti per colpa nostra, per colpa dell'occidente, ci presentassimo con qualche umile omaggio invece che con i droni a quest'ora tutti vivremmo in pace e in armonia: chi ci difenderà dalla Goldman Sachs se non l'Isis?

¿Por qué levantarse por las mañanas?

¿Por qué un ateo se molesta en levantarse por las mañanas? Para Dawkins, es el asombro y maravilla de la investigación científica, desde el genoma humano a la búsqueda del bosón de Higgs, lo que lo hace levantarse por la mañana.

Perché l'ateismo produce un pensiero così banale? Potremmo dire: può essere banale finché vuoi ma rispecchia la realtà. E qui contesto: quale realtà? Forse gli uomini di domani sorrideranno volgendo lo sguardo ai nostri ingenui paradigmi di oggi, alle nostre salde certezze scientifiche, secolarizza anche la scienza. Tuttavia, per allontanare la scomoda sensazione di poggiare i piedi sul nulla, anche l'ateo finisce per affidarsi a una sorta di mistica, la mistica del progresso, anche lui deve pur attaccarsi a qualcosa. Muoio io, per sempre, piccolissima increspatura sul fiume della vita, ma rimane pur sempre il fiume, gli argini eretti dall'uomo, i porti, i canali, il transito dei natanti e le dighe idroelettriche, rimane la testimonianza del passaggio e i rimangono le opere di ingegno. Troppa volontà di consolazione. Dice Dawkins: dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia la realtà, per brutta che ci appaia. Non è abbastanza brutta la realtà di Dawkins, troppe certezze scientifiche vorrebbero lenirne le mostruosità. Preferisco gli atei disperati, quelli che hanno compreso bene che niente ci può salvare e che siamo in balia di un destino ignoto senza che il genoma umano e il bosone di Higgs venga a soccorrere l'arsura delle nostre povere anime bisognose di meraviglia. Ecco, la meraviglia, l'incanto dell'investigazione scientifica, siamo ancora allo stupore che colse Aristotele di fronte alle meraviglie del mondo, una riduzione fiabesca della questione ad uso fanciullini. Trovo più calzante la spiegazione che indica la parola "thauma" come stupore attonito di fronte all'ignoto gravido di pericoli. In conclusione, un ateo che cerca conforto nella scienza somiglia a un prete che trova conforto nel Signore: è disdicevole per l'ateo aggrapparsi a delle certezze. 

¿Por qué un ateo se molesta en levantarse por las mañanas? Porqué a una determinada edad no se puede dormir más de seis horas, indipendientemente del bosón de Higgs.

Dio ci salvi dal sentimentalismo scientifico!

Égoïste

Sarei anche più radicale di Richard Dawkins, un dilettante. Lui dice: hai scoperto che covi in grembo un figlio down? Abortiscilo e ritenta. I soli errori accettabili all'interno del cieco disegno dell'evoluzione sono quelli che portano a un accrescimento della potenza - per dirla alla Nietzsche - e i down di solito non diventano ingegneri nucleari a differenza di quei gran geni degli autistici. Se proprio devi mettere al mondo un disabile, metti al mondo un autistico, magari ti risolve l'ipotesi di Riemann. Io dico: sei i geni non pensano, così come le molecole, perché mai dovremmo pensare noi di favorire un disabile piuttosto che un altro? Abortiamoli tutti, compresi quelli sani e vediamo un po' chi vince, se il gene egoista o l'uomo più stronzo.

martedì 19 agosto 2014

From whose bourn no traveller returns

Sapete come la penso, stare qui ad aspettare la morte, magari divagando e attancandosi a carpe diem del cazzo, non fa per me. E allora buttati. Sono al terzo piano, ho questo balcone spalancato sopra una strada trafficata e fra le inferriate vedo la gente che passa. Uno strano formicolio mi prende alle gambe, l'abisso mi chiama. Edilizia degli anni '60, coi parapetti in vetro smerigliato, crepato, tenuto insieme dallo scotch. Se sapesse la gente, mentre cammina, a quali pericoli va incontro!... Impiccarsi, uno strappo e via.

Chi porterebbe fardelli, grugnendo e sudando sotto il peso di una vita faticosa, se non fosse che il terrore di qualcosa dopo la morte, il paese inesplorato dalla cui frontiera nessun viaggiatore fa ritorno, sconcerta la volontà e ci fa sopportare i mali che abbiamo piuttosto che accorrere verso altri che ci sono ignoti?  

Ecc. Ecc.

Cumorah

Girano per Como questi bei ragazzoni e queste belle ragazzone della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, altrimenti detti 'mormoni', alti e ben piantati come corazzieri, la scritta 'Gesù Cristo' appuntata sul petto proprio all'altezza degli occhi (sono uno e settanta, suola compresa). Ogni tanto accenno al fascino che esercitano su di me queste sorelle Elizabeth, Marian, Mary-Jane con i loro bei sottanoni color senape e le ballerine rosa, i seni e i grembi giunonici che solo a guardarli pare possano dare salda e vigorosa discendenza anche al più macilento fra gli uomini, l'immagine cosmica della salute. Il matrimonio eterno, l'eternità dei legami familiari, per sempre avvolto nel caldo abbraccio di sorella Dorothy, fornicazione a scopo procreativo, chissà se fanno bene da mangiare... Dio ci ha scelti per vivere eternamente il nostro amore: sono beatitudini a cui noi poveri derelitti dediti all'ateismo e all'agnosticismo non potremmo mai accedere, per sempre consci della nostra finitudine, senza possibilità di salvezza (figuriamoci l'amore eterno!). A volte mi viene da pensare, ma giusto così, una cosa buffa, che gli ateisti che tanto si danno da fare per spiegare la scienza agli uomini siano obnubilati dalla loro intuizione del mondo tanto quanto i fedayyìn lo sono dalla loro fede e che entrambi antepongano le intuizioni alle argomentazioni, e cioè che vogliano dimostrare ciò che fin dall'inizio si sono prefissi di dimostrare; nel qual caso, fede per fede...

lunedì 18 agosto 2014

Seminario sull'anzianità

In passato ho bussato a destini sbagliati nella speranza che fossero i miei e adesso che ho imparato a stare nel mio un'insperata serenità pervade a tratti tutta la mia postura, la riorganizzazione della kuṇḍalinī. Ci si incontra e ci si piace e poi ci si dispiace, con la velocità del cambio d'abito nei camerini, piccoli piaceri che una volta consumati non lasciano più nulla, piccoli rifiuti che un tempo gettavano nello sconforto: che resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Un po' di compagnia tanto per non restare soli e di un sorriso che tanto ci ammaliava ora non resta che un grazioso movimento dei muscoli, niente di più (si può andare a letto contenti).

domenica 17 agosto 2014

Boicotta Coca-Cola

Dialogare con l'Isis o dialogare con Di Battista? Questo è il problema. Se sia più nobile aprire all'Isis o chiudere al Gruppo Bilderberg in nome della comune lotta all'imperialismo, è questo lo scrupolo che dà alla sventura una vita così lunga.

venerdì 15 agosto 2014

Non ho nemmeno appetiti, ogni tanto guardo, valuto, alzo un sopracciglio e poi lo riabbasso, cosa offre in più il desiderio se non un fugace lampo di felicità? I solerti americani a questo punto mi avrebbero iniettato un cocktail di Prozac® e Viagra® nelle tubature, ma nella triste e decadente Europa ci può stare, come ci starebbero anche le orge di fine impero, il Satyricon, ma con i trans nigeriani. Questa estate fredda e piovosa non inneggia certo alle gioie del corpo, invoglia più che altro a starsene sotto il copriletto a leggersi dei gialli e a guardare le nubi ostili e lattiginose transitare veloci sopra Brunate. Stamane nevicava.

venerdì 8 agosto 2014

Sonno dogmatico

Che puoi aspettarti da un giovane sindaco del Movimento 5 Stelle? Le solite palle, quelle della sinistra di sempre ma riverniciate per sembrare l'ultima novità (tipo quegli shampoo che recano l'etichetta "nuova formula!" giusto per attirare gli allocchi). Così non fa specie che il neosindaco di Livorno stia dalla parte dei palestinesi vittime innocenti del terrorismo israeliano (è spuntata una bandiera palestinese anche qui, sul curvone del raccordo anulare). Al giovane a cui pare di aver studiato e che si da un allure da intellettuale di solito viene d'istinto impietosirsi per quelli che le prendono sorvolando su quelli che in nome di questi innocenti le danno di santa ragione: ma chi si difende da chi, sono gli israeliani che si difendono da Hamas oppure Hamas che si difende dagli israeliani? Se questi giovani intellettuali perdessero un braccio a Gerusalemme vittime di un ciuccio kamikaze sarebbero comunque disposti ad essere più comprensivi con Hamas piuttosto che con Israele, viceversa se un israeliano lo perdesse vittima del fuoco amico lo avrebbe comunque perso per la Patria. Nel caso non si sentissero abbastanza stimolati, giù con l'indottrinamento: Yeohwa, Allah, la moschea, il muro del pianto, chassidici, wahabiti, vergini, Abramo, Agar e Ismaele, e quel giovanotto, l'ingegnere spaziale, con le sue certezze mutuate da uno spettacolino di Dario Fo (non ne usciremo vivi).

giovedì 7 agosto 2014

Weltanschauungen

Lo dicevo io e ora lo dice anche Draghi che fa cadere la foglia di fico: sulle riforme, cedere la sovranità all'Europa, che poi significa che certe democrazie europee devono cedere il passo al dirigismo tecnico-economico, che in certi paesi più chiacchieroni degli altri il giochino della democrazia non fa che ripetere stancamente il suo teatrino fine a se stesso senza produrre soluzioni in grado di risolvere alcunché, troppo grande è oramai lo scarto fra politica e apparato economico e finanziario che la sovrasta. Saranno contenti i no-euros di ogni specie, i teorizzatori del proseguimento del nazismo con altri mezzi (con Draghi e la Merkel al posto di Kappler e di Goebbels), nell'uscita di Draghi troveranno conferme alla loro teoria del colpo di stato pluto-massonico, al Bilderberg, ai Rothschild, agli Illuminati. Io invece ci vedrei solo l'inevitabile conseguenza di un senso che si è voluto dare al mondo e nel quale tutti, sia quelli che passano per suoi legittimi rappresentanti, sia quelli che vogliono dirsi antagonisti, si trovano per forza di cose a vivere alimentandolo con la loro Weltanschauung* di fondo: hai voluto la scienza, hai voluto la tecnica, hai voluto l'occidente? Ed ora pedala se non vuoi cadere col culo per terra! (tutte le teorie complottistiche non sono che il paravento di chi non vuol guardare in faccia questa semplice realtà e cioè che la tecnica nemmeno tanto lentamente e inesorabilmente si accinge a sovrastare l'uomo e a dominarlo invece di esserne dominata).

* Quanto mi piace 'Weltanschauung', credo che parola più esaustiva non si possa trovare in commercio e che sia tedesca non è certamente un caso, io la metterei anche sui maccheroni.

martedì 5 agosto 2014

Bisognerebbe essere governati da afoni

È impossibile governare senza mentire. Il successore di uno che governa mentendo non può far altro che, dopo aver denunciato (mentendo) quelle menzogne, seguitare a sgranarle variandole (di pochissimo) nel tono e nella forma. Bisognerebbe essere governati da afoni. La verità è un miracolo individuale e per niente una necessità pubblica. ("Insetti senza frontiere", Guido Ceronetti)

Per cui mi paiono un po' ingenui oppure troppo presi dal loro slancio idealistico certi custodi del buono e del giusto che pretendono di trovare e imporre come modello di buona politica l'uomo onesto, quando anche il più onesto fra gli uomini mente il più delle volte a se stesso magari non sapendo nemmeno di mentire. Passi pure la buona fede, ma a conti fatti, un disastro rimane pur sempre un disastro, che sia in buona o in cattiva fede. Penso che dovremmo tollerare un certo grado di umana debolezza nel tipo d'uomo che pensiamo di porre alla guida del paese, tutto sta a rendersi simpatica la debolezza e conforme alla propria sensibilità. Se è finito il tempo delle ideologie per cui anche il più onesto fra i comunisti non può sottrarsi al giudizio storico benché accostato alla Madonna, a maggior ragione le figure che ci paiono oggi più fallate perché ancora viventi non dovrebbero essere prese necessariamente a modello solamente per il grado d'onesta percepita, ma anche, dico io, per la loro capacità di servirsi dei tempi in cui vivono come il marangone del fusto dell'albero per costruire lo scafo, una morale dell'utilità messa al servizio del bene comune, se mai fosse possibile o non sia anche il bene una pia illusione.

domenica 3 agosto 2014

Occorrerebbe rieducarsi al desiderio, la soddisfazione è un muscolo che va allenato, alzare troppo l'asticella, come abbiamo visto, può condurre a delusioni cocenti, desiderare meno e desiderare meglio, dunque.

Infinite jest

E' poi curioso trovare fra i più convinti sostenitori di Israele gli atei più atei e gli atei più devoti. Mi risulta difficile comprendere perché mai un ateo debba prendere così a cuore la questione dello stato di Israele, non riesco a capirlo, è un mio limite. Tutta quella paccottiglia biblica, quel peplum indigeribile sul quale si fonda il diritto dello stato di Israele, speculare in linea di principio al diritto accampato dai seguaci dell'Islam - perché lì, in quel fazzolettino di terra spelacchiato, devono accampare diritti un po' tutti, appuntadovi sopra i loro templi come spilli segna mappe - tutta quella paccottiglia, dicevo, non dovrebbe affascinare più di tanto l'ateo che irride le religioni. L'identità religiosa è quella iattura in nome della quale non si finisce mai di accopparsi, eppure ancora stiamo qui a discutere e fare il tifo per questo o per l'altro sulla base di presupposti che non sono i nostri (e voglio dire noi, gli atei, gli agnostici e i senza dio, ma sarebbe meglio dire i 'senza religione'). Perché gli ebrei sono occidentali, dicono, e dobbiamo fare il tifo per l'occidente. All'opposto: perché i palestinesi sono stati cacciati dagli ebrei per cui dobbiamo tifare per i poveri disgraziati. I cananei, io dico, i cananei dovrebbero accampare diritti di precedenza su tutti gli altri! (vedete bene com'è più facile scadere nel ridicolo). Se mi dicono: "io sono ebreo" io rispondo "tanto piacere" e la cosa finisce lì. Oppure nell'essere ebreo c'è compresa anche qualche altra qualità innata e metafisica che mi sfugge, quale il diritto sullo stato di Israele o la capacità di dividere le acque? Insomma, avete capito: io proprio non capisco, perché se la questione si riducesse a una pura mozione di simpatia per questo o quello schieramento, occidente contro oriente, civiltà contro barbarie (sempre con la civiltà, ci mancherebbe!), allora tanto vale che riprendo a seguire il calcio.

venerdì 1 agosto 2014

L'essere non è nel testo ma è tra le righe

Ho un trasloco in ballo e anche i pensieri si sono fatti provvisori, ho tutte le cose per aria, scatoli di libri che arrivano al soffitto e da portare via rigorosamente a mano. Se l'Unità è morta è perché è da mo che è venuta meno la Weltanschauung (e ho detto tutto). Decostruire e ricostruire una casa è un'impresa titanica degna di Sisifo, non trovi più il te, non sai dove hai messo i limoni, vai per appoggiare una cosa su un mobile e non lo trovi più. In questo girone infernale giacciono coloro che in vita ebbero una casa di proprietà e che ora scontano il fio vagando senza fine da un appartamento all'altro pagando fior di quattrini per trasportare su e giù minutaglia e cucine economiche da allacciare alla rete del gas, finché Mondo Convenienza non spezzerà il karma, amen. (riprenderanno le trasmissioni quando mi avranno sistemato internet).