venerdì 30 settembre 2022

Pace = Egemonia

Ragioniamo un attimo: davvero è possibile una Russia pacificamente integrata nel sistema occidentale, libera e democratica, e così anche una Cina, o una tale pacificazione non comporterebbe anche un accrescimento della loro potenza economica e quindi del loro peso politico tale da creare di nuovo un problema di egemonia planetaria? L'occidente non è un club per gentiluomini che accoglie tutti i suoi membri a braccia aperte, l'occidente è una certa idea di preminenza nordamericana ancor prima che nordeuropea, ed ogni inclusione comporterebbe comunque un giuramento di subalternità. E dico questo senza intento polemico nei confronti degli Stati Uniti che naturalmente fanno il loro interesse, come del resto tentano di farlo anche gli altri relativamente alle loro possibilità: il giudizio di giusto e sbagliato è fortemente condizionato dalla capacità di dettare le linee di ciò che deve ritenersi giusto e sbagliato, e per mantenere questa egemonia morale, questa capacità di dettare le regole, in ultima analisi serve la forza (sul concetto Nietzsche aveva ragione). La pace dunque non è una questione di buon cuore, è questione di rendere inoffensivi gli avversari. Per questo motivo l'idea di un mondo globalmente pacificato, di una comunità ecumenica di stati liberali e collaborativi fatta di nazioni alla pari, è un sogno da verginelle, o se volete un imbonimento da ciarlatani.

giovedì 29 settembre 2022

Intermezzo Ulisse: La ballata del giullare Gesù

Buck Mulligan atteggiò d'improvviso il volto a un grande sorriso. Li squadrò, la bella bocca felicemente aperta, i suoi occhi, dai quali aveva improvvisamente congedato ogni barlume di scaltrezza, sbattevano le palpebre, pazzi di gioia. Muoveva la testa da bambolo avanti e indietro, le falde del Panama che fremevano, e attaccò a cantare in tono folle e felice:


– Mai avete udito di un tizio più pazzerello. 

Mia madre è un'ebrea, mio padre è un uccello.

Di Giuseppe il Falegname io non son il vicario. 

Per cui ecco i discepoli, ed ecco il Calvario.


Alzò un ditino ammonitore.


– Se qualcuno poi pensa che non sono divino

Non avrà un goccio gratis quando io farò il vino

Ma dovrà bere l'acqua e se sarà fortunato

lo farò quando il vino sarà in acqua tramutato


Diede un rapido strattone di commiato al bastone di Stephen e, correndo avanti verso il ciglio della scogliera, batté le mani sui fianchi come fossero pinne o ali di chi s'appresta a spiccare il volo, e cantò:


– Addio, ora, addio! Diffondete il mio discorso!

E dite a Tom, Dick e Harry che dai morti son risorto.

Nelle ossa è stato scritto che m'involerò anch'io

Sopra l'Orto degli Ulivi…  addio, ora, addio!


Fece una capriola davanti a loro verso Forty-Foot hole, sbattendo le mani come ali, saltando con agilità, il mercuriale petaso vibrante nella fresca brezza che restituiva i suoi rapidi cinguettii da uccellino.

Haines, che aveva sorriso prudente, si avvicinò a Stephen e disse:

– Non dovremmo ridere, suppongo. È abbastanza blasfema. Io stesso non sono credente, intendiamoci. Tuttavia la sua spensieratezza le toglie in qualche modo la malizia, non trova? Come l'ha chiamata? Giuseppe il Falegname?

– La ballata del Giullare Gesù, rispose Stephen. 

– Oh, disse Haines, e l'ha già sentita?

–Tre volte al dì, dopo i pasti, disse seccamente Stephen.


(versione formamentis, 2021-22)

Quale via per il PD?

Il PD con Bonaccini tenta la via del machismo, che è una delle categorie del fascismo eterno secondo Eco (il fascismo come tratto caratteriale, una volta che è dentro di te, è una ur-macchia indelebile che non si lava via nemmeno andando dall'analista). Regolarmente, per rimbalzo, il PD tenta la carta del maschio alfa dopo il fallimento del maschio omega. Con Elly Schlein invece, in un sol colpo potrebbero inzuppare il pane nelle schwa, nel linguaggio inclusivo, nei pronomi del misgendering ed altre sciocchezze alla moda che non servono a nulla ma che piacciono ai giovani. Con la Schlein il messaggio sarebbe chiarissimo: non è un partito per boomer (i vecchi non dovrebbero votare!) e il PD potrebbe continuare a fare il pienone nelle ztl tacciando le periferie di arretratezza culturale. È l'argomento preferito del vignettista intelligente: non è la sinistra che sbaglia, sono gli altri che sono delle bestie, tutta colpa dell'ignoranza. Ce la faranno i nostri eroi a riguadagnare la loro egemonia culturale, per altro mai messa in discussione ma poi sempre refrattaria a tradursi in voti effettivi nelle urne? Stay tuned, ci sarà da ridere.

mercoledì 28 settembre 2022

Il principio dell'etica

Il principio dell'etica è che ci sono libertà che si possono esercitare ed altre che non si possono esercitare perché ritenute pericolose. Così è per la destra quando si oppone ai matrimoni gay in quanto condurrebbero dritti all'estinzione della razza (c'è un gay in ognuno di noi, se sei troppo debole di carattere è un attimo che ti parte il mignolo mentre sorseggi il caffè), così è per la sinistra quando vince le elezioni la destra, poiché la destra, solo la destra, costituisce un pericolo per la democrazia (come se la sinistra fosse invece ontologicamente democratica, per legge di natura). La questione si potrebbe risolvere semplicemente valutando a mente fredda il pericolo concreto insito in affermazioni così vaghe, ma visto che da qualsiasi parte la si guardi agli uomini interessa più tenere il punto che ricercare la verità, a mente fredda non si fa più niente, nemmeno i conti della spesa, e il mondo va come va, cioè di merda.

martedì 27 settembre 2022

Nostalgia dei fiordi

Io fui grande elettore del PD, grande perché lo votai almeno dieci volte di fila, da quando si chiamava ancora Quercia, tant'è che mi chiamavano Quercia nel Pugno, ma diosanto, anche il più grande elettore del PD a un certo punto si rende conto della fregatura, diversamente è autolesionismo. A quelli di sinistra basta dare del fascio a La Russa per gonfiare il petto, a me onestamente non mi fa più effetto. Quanto in basso si è disposti a scendere, quanti Franceschini, Gentiloni, Letta, Zingaretti, Orfini e Martina si è disposti ad ingoiare pur di tenere il punto? Mollatelo 'sto PD, lasciatelo andare, è morto, stecchito, ormai lo votano soltanto i pensionati, i lettori del Post e i presidi delle medie, è morto, non si muove più, nemmeno a pungolarlo con un rametto, è morto stecchito come il norvegese blu dei Monty Phyton. Voi direte: sì, però adesso arriva Elly Schlein. Ok, mi arrendo, avete vinto.

I facisti al governo

È un comodo brodino per la mente dire che Meloni è fascista, Meloni è fascista quanto Napolitano era marxista, ma per l'elettore incarognito di sinistra dipingerla come fascista è il modo più semplice per trovare soddisfazione senza mettersi a fare autocritica. Che il truppone sia nostalgico di quel certo milieu vintage fatto di Balilla e Gabriel Garko vestito da gerarca è un dato di fatto, ma è una nostalghia più che altro di natura estetica, come quella di Pietrangelo Buttafuoco per le lettere al governatore della Libia, non faranno i rastrellamenti. La destra di Meloni è la stessa dei Berlusconi III e IV, qua e là ritoccata anagraficamente per necessità oggettive, ma già si parla di un ritorno di Buttiglione e Pera, e di Tremonti, con Tajani agli esteri. Casomai quelli che si sono inventati il tesserino sanitario come passaporto per l'immunità e l'accesso ai luoghi di lavoro, loro sì che hanno a che spartire di più con una certa mentalità, ma inutile discuterne perché essendo che vi siete rammolliti il cervello da questo orecchio non ci sentite (ma vi rendete conto cosa avete fatto in nome della "salute pubblica"? No). Comunque sono d'accordo con voi: con Meloni al governo addio aborto, addio gay, addio alle sfilate carnascialesche. Senza scordarci, en passant, che quello che ha definito i matrimoni fra omossessuali "incivili" è sempre un certo Pierferdinando Casini, mi pare candidato del Partito Democratico.

lunedì 26 settembre 2022

L'analisi

Hanno punito il governo e le forze che hanno appoggiato il governo, il famigerato paese unito che stava tutto con Mario Draghi si è rivelato una narrazione posticcia dei giornali e degli apparati. Leggo delle preoccupazioni della Francia che da oggi vigilerà sull'Italia per il rispetto dei diritti umani, manco Giorgia Meloni fosse Bokassa, e dunque della costruzione a tavolino di una cattiva reputazione europea: siamo circondati da deficienti, a tutti i livelli, e dal computo non si escludano quei Fratelli d'Italia attuali nuovi eroi della patria che avranno tutto l'agio di fregarsi da soli sulle ali dell'entusiasmo, semplicemente Meloni ha fatto la mossa giusta, quella di stare all'opposizione, e adesso è passata all'incasso. Piuttosto c'è di che non stare allegri a sinistra, una sinistra conformista completamente slegata dalla realtà, solo a parole attenta a quella povera gente che poi nemmeno troppo velatamente disprezza e bolla come populista, indegna di sedersi al tavolo della democrazia. Il cretino di sinistra pianga sulle proprie colpe, anche se è probabile che non lo farà, perché appunto è cretino. 

domenica 25 settembre 2022

Ciurlare nel manico

Io non voto perché non saprei per chi votare e anche perché mi trovo fuori sede, ma non sono nemmeno del partito dell'astensione, semplicemente: basta. Coltivo, è vero, il sogno, quasi l'utopia, di assistere a un ricambio epocale delle classi dirigenti, italiane ed europee tutte, gente seria per davvero, poco incline alle baggianate e al conformismo delle idee, ma è una cosa oggettivamente impossibile. Mentana, lui sì, per l'occasione sarà andato dall'estetista, si sarà fatto togliere i peli del naso, aggiustare le sopracciglia, mettere la gommina nei capelli, ma poi, di tutto questo narcisismo, cosa rimane? Fate la prova: leggete il chiacchiericcio pre e postelettorale delle passate elezioni sugli archivi dei giornali, tutta aria fritta che dura un giorno. Piuttosto, mettetevi l'elmetto che da domani si ricomincia a ciurlare nel manico ("venite meno alle aspettative o a un impegno assunto verso altri", etimo incerto).

sabato 24 settembre 2022

Vivere nascosti

Questo continuo chiacchiericcio livoroso e cistifellico dei social mi ha rovinato lo stomaco, inutile curare l'acidità col pantopan se poi non si sradica il problema alla radice. Negli ultimi giorni mi sono dedicato a cose meno politiche e più salutari, praticando quella vita nascosta di stampo epicureo che riavvicina ai piccoli piaceri della vita. Come Epicuro vivo con poco, mi fotografo i piedi, mi nutro dei prodotti della terra, osservo le piantine crescere sui balconi. Prendi il mare: a lui che gliene frega di Loyola? È così tranquillo il mondo senza il concertino dei giornalai. Qui da zia si prende TeleSUR, una specie di Pravda latinoamericana a capitale pubblico gestita dal governo venezuelano, e notavo come fosse facile la creazione di un mondo totalmente congruente e verosimile al suo interno, tale da sembrare vero, esattamente come quello messo in piedi dai vari russi, cinesi, indiani, iraniani e occidentali che siano, tra l'altro questi ultimi gli unici, stranamente, a darci notizie vere. Quand'ero frustrato mi attaccavo alla politica, nella speranza di vedere nel mondo una regola e un'appartenenza, ora che non lo sono più mi godo la vita minuta, mi viene più naturale.

mercoledì 14 settembre 2022

La banda degli onesti

Aspetta aspetta, adesso tiene banco la storia dei finanziamenti russi: 

Intelligence Usa: da Mosca 300 mln di dollari ai partiti di 20 paesi. 

E da Mosca ribattono: e allora la CIA? Va be', che c'entra, so' amici nostri. Per giunta l'intelligence Usa non fa nomi così che ognuno possa regolarsi come meglio crede: intelligenti (oh, si chiama "intelligence"). In tutta 'sta pioggia di miliardi, porca puttana, mai una volta che mi sia riuscito di intercettare anche solo un picciolo. Putin alzaci la paghetta che qui non si sta dentro con le spese. Valigette piene di valuta entravano nel paese alla dogana di via Trieste, alcune nascoste nel lamierino delle Gaz, altre infilate direttamente su per il culo. La conquista dell'occidente comporta sacrifici. 300 mln di dollari per fare campagna pro Putin, Salvini e Meloni, certo, e ovviamente il Conte pacifista che ha fatto cadere Draghi. Ecco dove li prendevano tutti quei soldi per le loro cazzo di piattaforme. 300 mln spesi invano, perché a me i russi ancora non mi hanno convinto: a 1 mln di dollari cedo. Ma già convertiti in euro che io non son capace di lavare i soldi, a me me li dovete dare già pronti per l'uso, in banconote di piccolo taglio da spendere in fiammiferi e saponette, come ne "La banda degli onesti" (Camillo Mastrocinque, 1956, commedia in bianco e nero).

Comunicato stampa

Il primo livello di censura, chiamiamola "morale", viene dal basso, automatica, autoprodotta: ma quindi stai coi russi? Non stai dalla parte dell'occidente, dalla "nostra parte"? Ti vedo tiepidino sulla condanna a Putin, ecc. E poi, "la condanna a Putin": tutti capi di Stato su internet, bisogna fare i comunicati stampa. Il blog è strutturato come una conversazione, quello che penso al riguardo non lo so di preciso nemmeno io, potrei contraddirmi. È un esercizio di libero pensiero, libertà in senso spinoziano: pura necessità della ragione. Adesso, per esempio, rileggendomi, noto che sto facendo la lezioncina e quindi mi taccio. Questa alacre opera di tafani ahimè poco socratici che ammorbano anche il più modesto degli "influencer" (da quando ci sono i social il blog è diventato una riserva indiana), è davvero miseranda. L'ho detto subito dal primo giorno: i russi sono cattivi, solo che messa così non ti credono, pensano che li prendi in giro. I russi sono cattivi, sono in odor di ammazzare i giornalisti, col polonio, e l'opposizione la mettono in prigione, solo che se poi gli fai notare che da noi c'è Assange pensano che fai del relativismo etico: Assange sì, però, vabbé, e si mettono a enumerare i vantaggi dell'occidente. Allora ripeto: i russi sono cattivi. Degli assassini, dei criminali, gente che caga sopra la civiltà. Se poi faccio notare en passant che questa logica è la stessa che porta alla creazione del nemico del popolo, naso adunco ecc. ecc., non fateci caso, rimasugli scolastici, educazione civica digerita male, per cui brindiam brindiamo: A noi! Viva l'Occidente!

lunedì 12 settembre 2022

Insufficienza dell'informazione

Cosa sta succedendo davvero in Ucraina? E chi lo sa. Come del resto per ogni altra notizia nel mondo, le informazioni ci sono fornite in ossequio a una narrazione, e solo quando i fatti irrompono evidenti senza possibilità di smentita allora li si raccontano per quel che sono, salvo poi mettersi subito all'opera per ricacciarli di nuovo dentro un racconto più confortevole alle orecchie. Noi qui cronisti improvvisati del web si fa a gara per peggiorare ulteriormente la situazione, con le nostre cronache frettolose basate sulla preesistente ruminazione delle fonti ("l'ho letto sul Post", che a sua volta fa una media di tutte le fonti cosiddette autorevoli, che a loro volta attingono distrattamente dalle agenzia di stampa, le quali, tra le innumerevoli disgrazie che capitano nel mondo, portano alla luce solo i fatti reputati di un certo interesse). Abbiamo un serio problema di veridicità dell'informazione che va ben oltre le preoccupazioni dei complottisti di ogni ordine e grado, il problema è strutturale, cioè va oltre la supposta volontà di nasconderci deliberatamente la verità: la verità sul mondo è difficile da afferrare, infinite ragioni portano alla produzione di quel che accade e ci andrebbe un impegno ben superiore a quello profuso dalla migliore agenzia di stampa.

sabato 10 settembre 2022

Sudditanze isteriche

Quando muore una regina, e per giunta così amata, l'informazione entra in uno stato di fregola e di estro senza fondo cui non è possibile porre rimedio: siamo tutti sudditi dell'Impero britannico. Misteriosi archetipi junghiani, sudditanze isteriche, si attivano anche fra i più comuni mortali che di colpo di trasformano in genealogisti reali ed esperti di protocollo. Voi lo sapete, per esempio, che Lady Cosima Windsor, figlia di Alexander Windsor, barone di Culloden, è trentatreesima in linea di successione? Dovesse capitare qualcosa ai trentadue precedenti toccherebbe a lei regnare sui britanni, c'è di che far tremare i polsi, eh? Seguendo meticolosamente il rigido protocollo, nome in codice "London Bridge Down", le spoglie della Regina verranno caricate sul treno reale per poi viaggiare attraverso i paesi del Commonwealth, permettendo agli amatissimi sudditi di rivolgere un ultimo saluto alla loro amatissima sovrana. Ci vorranno mesi, forse anni, prima che il treno faccia ritorno dalle isole Pitcairn. Nel frattempo toccherà a Re Carlo III del Regno Unito e dell'Irlanda del Nord, già Principe di Galles, già Signore di Man, già Duca di Cornovaglia, già Duca di Rothesay, già Duca di Edimburgo, servire i suoi sudditi: per me una naturale e un tramezzino col cotto, grazie.

Von del Leyen propone il tetto

Mettiamo un tetto al gas. Ok. Aspetta un secondo però: a quale gas? A quello russo, ovviamente, un tetto al gas russo. Sì ma non ne arriva più. Allora a quel poco che arriva, tanto per dare un segnale. Altrimenti, fammi pensare: mettiamo un tetto al gas americano. Ahahahah. Altre proposte? Al gas algerino. Sì, mettiamo il tetto al gas algerino, facciamo una legge che l'Algeria il gas all'Europa glielo deve dare al prezzo che dice lei, sennò addio visti turistici. Altre richieste, tanto che ci siamo, che so, i datteri, facciamo 2,50 al chilo? Bon, onglet de boeuf chez Honig e ne riparliamo a ottobre? Ottima idea, ci vediamo a ottobre. Santé.

venerdì 9 settembre 2022

Keep calm and mourn

Amata da tutti, il regno più lungo, una vita al servizio, ha attraversato il novecento, citare i corgi, i suoi amatissimi corgi, era anche una provetta cavallerizza, aggiustava i camion, la ricordiamo scendere la scaletta dell'aereo al ritorno dal suo viaggio ufficiale in Kenya dopo l'annuncio dell'improvvisa morte del padre, tartagliava (il padre), ma poi un logopedista con la voce di Robin Williams l'ha curato. Citare i Sex Pistols, amava la musica, Elton John canterà al suo funerale, la sua collezione di occhiali, di Elton John, ma non divaghiamo, esprimiamo il nostro profondo cordoglio, è stata un faro, il giorno più triste, il mondo intero è in lutto, gli irlandesi la ricordano commossi, la grande famiglia del Commonwealth stretta in un abbraccio, Caprarica, dov'è Caprarica? Londra si è fermata, ci vorranno mesi, forse anni prima che il paese si riprenda, tutto questo ha anche un costo economico, la folla davanti a Buckingham Palace, la gente deposita mazzi di fiori, quella volta che a Rowan Atkinson, amava i Beatles, se hanno fatto Mick Jagger baronetto allora io posso diventare Papa, il suo rapporto con Lady Diana, accusata di eccessiva freddezza seppe poi riconquistare l'amore dei suoi sudditi agitando la mano al passaggio del feretro, all'inizio non doveva diventare regina, coltivava petunie, le sue amatissime petunie, poi con grande senso di responsabilità, lei, ancora giovane, nel fiore degli anni, era la preferita del nonno, i suoi cappelli, la passione per i colori pastello condivisa con Angela Merkel, negli ultimi tempi si era ritirata a Balmoral, è arrivato Caprarica.

mercoledì 7 settembre 2022

Rivista di geopolitica: perché l'Europa non può stare senza un padrone

È un problema strutturale quello che impedisce all'Europa di essere veramente indipendente da questo o da quel fratello maggiore (big brother): non avendo grandi disponibilità di risorse fossili sue proprie deve fare di volta in volta patti col diavolo. Una volta, tronfia e dominante, le risorse l'Europa se le andava a prendere nelle colonie, dopo la seconda guerra mondiale siamo diventati noi terreno da colonizzare (per fare l'energia elettrica, il sistema sanguigno dell'economia moderna, non si bruciano le spezie d'oriente, altrimenti a quest'ora Venezia era il centro del mondo). Perso il dominio, siamo però rimasti tronfi, che è cifra oramai così interiorizzata che nemmeno ce ne accorgiamo più, è diventata un nostro tratto naturale. Ci crediamo davvero il popolo eletto della ragione sulla terra, però dipendiamo. O il patto lo facciamo con la Russia o lo facciamo con gli Stati Uniti, la struttura è economica, la sovrastruttura, tutto l'apparato politico e ideologico che predica che il nostro partner naturale è l'America perché è lì che c'è la vera democrazia, è un semplice pretesto. Gli Stati Uniti ci reclamano, dobbiamo sperare solo che per salvare il bambino non ci buttino via assieme all'acqua sporca. E con questo per ora è tutto dal vostro analista di geopolitica preferito.

martedì 6 settembre 2022

Sacrificio

Non voglio pensare che i nostri amici americani stiano giocando cinicamente la loro partita geopolitica sulla nostra pelle, no, dev'essere senz'altro propaganda russa. Tutte quelle belle serie dove fanno i buoni, anche statisticamente, sarà pur vero almeno la metà. Tanto per cominciare non s'è mai visto un americano che fa la guerra a un paese straniero spacciandola per operazione di pace, quando è successo c'erano le prove, della malvagità del suddetto paese straniero. Ho letto invece un sacco di libri russi, vecchi e nuovi, e posso confermare che i russi sono delle bestie. E poi, scusa, anche se fosse, abbiamo comunque la democrazia. Padroni magnanimi sono gli americani, i russi, invece, ti chiudono il gas e stanno a guardare che diventi blu... si sganasciano, quei bastardi. Quindi, alle brutte, meglio stare con l'America. Maestoso come un angelo della morte, il formidabile B-2 Spirit veglia sulla nostra pace con il suo carico di GBU-12, bruciando combustibile verde. Non un solo bambino è mai stato ucciso da un raid americano, e quando è capitato, lo si è fatto per difendere la democrazia. Dura lex, sed lex, giurano che non s'è fatto apposta. Sacrificati, sì, ma sempre dalla parte giusta della storia.

Il Nord Stream 1, spiegato bene

Bambino russo: ecco, l'hai rotto, sei contento? non funziona più per colpa tua che mi hai messo in punizione. Bambino tedesco: non è vero, l'altra volta quando si è rotto l'hai attaccato con la colla, dici le bugie! mamma mamma, il bambino russo dice le bugie! Bambino russo: non è vero! e poi come faccio ad aggiustarlo se non mi dai la colla? Bambino tedesco: ce l'hai tu la colla! vero mamma che ce l'ha lui la colla? Bambino russo: no! non ce l'ho! Bambino tedesco: e invece sì ti dico! Bambino russo: e invece no! [prende il tubo e lo rompe]. Bambino tedesco: buaaaaaaahhhh! mamma mamma, il bambino russo ha rotto il tubo, buaaaaaaahhhh! sei cattivo, non ci gioco più con te! Bambino russo: e io lo stesso, tanto ho degli altri amici. Bambino tedesco: no, non puoi giocare con gli altri amici. Bambino russo: e perché? Bambino tedesco: perché no! Bambino russo: allora non sei più mio amico! Bambino tedesco: allora vai via! Bambino russo: sì, vado via! Bambino tedesco: ok, vai via! Bambino russo: vado. Bambino tedesco: davvero non giochi più con me? Bambino russo: no. Bambino tedesco: ok. ciao. Bambino russo: ciao.

domenica 4 settembre 2022

Ipocrisia dell'Occidente, inclusivo a parole, esclusivo di fatto

Da quando l'occidente buono si è messo in guerra contro l'occidente cattivo (per intenderci quello dei populisti, dei fiancheggiatori di Putin e dei novax, dei complottisti e degli spacciatori di fake news) le cose stanno andando scientificamente in peggio. Ma potrebbe anche essere il contrario: che le cose stanno andando scientificamente in peggio a causa del particolare talento dei cattivi, e i buoni arrancano impotenti. La verità è che il sogno di una democrazia globale compiuta e finalmente pacificata, la fine di una storia che non ha più ragion d'essere perché ha risolto tutti i conflitti, già da tempo si è sciolto come neve al sole e il malcontento monta sovrano, fra i poveri come fra i privilegiati. Lo stile di vita occidentale, tutto casa, ufficio, giardino e figli contenti, coccolati dai gadget a basso costo assemblati in oscure factories di repubbliche cosiddette popolari, non è così sostenibile come sembra: anche il resto del mondo vorrebbe partecipare. Se si farà la rivoluzione la si farà per aver diritto alla bella vita occidentale, non per distribuire equamente il grano e lo zucchero. L'occidente di fronte a questa massa di scontenti si chiude a riccio e si fa élite quasi aristocratica, civiltà contro barbarie. Il pestatore medio di tastiera, bandierino e non populista, persuaso di conoscere i fatti, non si avvede della sua posizione di privilegio e ritiene a torto che gli scontenti siano dei semplici mentecatti. Ma anche questi mentecatti, nel loro piccolo, sono esseri viventi, non si potrà tenerli fuori per sempre da questo club per gentiluomini che sembra essere diventato l'Occidente, inclusivo a parole, esclusivo di fatto.

venerdì 2 settembre 2022

Attività psuedo-etiche

Io non sono interessato a giustificare la Russia, sono più interessato a capire cosa stiamo diventando noi per non diventare la Russia. Verrà la polizia locale ad effettuare controlli a campione per misurare la regolazione dei termostati e i solerti cittadini potranno nuovamente esercitare la delazione in vista del raggiungimento del bene supremo. Andranno forse esibiti i calzini in caldocotone e le magliette di lana come controprova dell'effettiva applicazione delle direttive? Aspiranti cittadini modello già si aggirano giudicanti e petulanti sui social e nei supermercati, una capillare rete civica di integerrimi informatori e guardiani del bene pubblico veglierà sulla buona riuscita del piano quinquennale. Ci informano gli articolisti che la polizia non potrà di certo bussare casa per casa (ahimè no, mancano gli effettivi, non per altro), è probabile che i controlli si concentreranno nei condomini con riscaldamento centralizzato, trattando come persone non gradite i possessori di riscaldamento autonomo. Non è mai mancata l'aria condizionata a chi oggi ci conta anche i gradi in casa, quando il nonno della patria ci invitava a scegliere fra la pace o il condizionatore, io pensavo a quelli del Milano-Reggio, tenuti al minimo "per non far andare in blocco il sistema". Abbiamo sempre sudato serenamente, noi poveri, senza aver alcun controllo sulla pace e sulla guerra. La pseudo-etica di qualunque istituto o persona che voglia attribuirsi la gravezza di un'attività morale ha raggiunto livelli da emergenza planetaria. Segue citazione:

"Adoperare l’avvenimento [...] alla magnificazione d’una propria attività pseudo-etica, in facto protuberantemente scenica e sporcamente teatrata, è il giuoco di qualunque, istituto o persona, voglia attribuire alla propaganda e alla pesca le dimensioni e la gravezza di una attività morale."

C. E. Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

giovedì 1 settembre 2022

Occhio per occhio, disse il cecato

C'era un articolo di Imarisio, il corrispondete del Corriere da Mosca, che nel marzo scorso, in piena euforia da sanzioni, descriveva con divertita partecipazione il crollo dell'economia e della società russa. Comincia con moglie e marito che non trovano più i corn flakes a colazione e il gatto che miagola perché gli han ridotto la razione di bocconcini (e qui la prima rivelazione: i russi amano gli animali domestici, ogni casa ne ha uno, sono i bambini quelli che mangiano). Prosegue, con l'enumerazione apocalittica dei flagelli: la disattivazione dei sistemi di pagamento elettronico, la miscela di caffè etiope che non arriva più, i taxi da pagare con valigette piene di contanti, l'inflazione galoppante, i risparmi in fumo, il computer che si rompe, la stampante senza toner (nota bene: li producono in Cina), niente più scarpe della Nike, iPhone, Balenciaga e così via, insomma, un ritorno all'età della pietra. Sei mesi più tardi eccoci alle prese, qui nel radioso occidente, con l'inflazione galoppante, i prezzi di luce e gas centuplicati, la minaccia di razionamenti dell'energia, lo spettro di un inverno al freddo. Partiti per far crollare la Russia, gli ottimati europei trascinano puntigliosamente nel disastro anche l'occidente, però per una buona causa: occhio per occhio, disse il cecato.