Il primo livello di censura, chiamiamola "morale", viene dal basso, automatica, autoprodotta: ma quindi stai coi russi? Non stai dalla parte dell'occidente, dalla "nostra parte"? Ti vedo tiepidino sulla condanna a Putin, ecc. E poi, "la condanna a Putin": tutti capi di Stato su internet, bisogna fare i comunicati stampa. Il blog è strutturato come una conversazione, quello che penso al riguardo non lo so di preciso nemmeno io, potrei contraddirmi. È un esercizio di libero pensiero, libertà in senso spinoziano: pura necessità della ragione. Adesso, per esempio, rileggendomi, noto che sto facendo la lezioncina e quindi mi taccio. Questa alacre opera di tafani ahimè poco socratici che ammorbano anche il più modesto degli "influencer" (da quando ci sono i social il blog è diventato una riserva indiana), è davvero miseranda. L'ho detto subito dal primo giorno: i russi sono cattivi, solo che messa così non ti credono, pensano che li prendi in giro. I russi sono cattivi, sono in odor di ammazzare i giornalisti, col polonio, e l'opposizione la mettono in prigione, solo che se poi gli fai notare che da noi c'è Assange pensano che fai del relativismo etico: Assange sì, però, vabbé, e si mettono a enumerare i vantaggi dell'occidente. Allora ripeto: i russi sono cattivi. Degli assassini, dei criminali, gente che caga sopra la civiltà. Se poi faccio notare en passant che questa logica è la stessa che porta alla creazione del nemico del popolo, naso adunco ecc. ecc., non fateci caso, rimasugli scolastici, educazione civica digerita male, per cui brindiam brindiamo: A noi! Viva l'Occidente!
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