giovedì 30 aprile 2020

Facciamo la prova dell'ucronia: poniamo il caso che invece dell'eccellentissimo governo Conte bis, sostenuto dalle migliori energie progressiste del paese, ci fosse stato un mostruoso governaccio di destra-destra guidato dal barbaro Salvini, apriti cielo, invece dei reportage dai balconi e gli arcobaleni dei bambini avrebbero invocato i partigiani e l'insurrezione popolare. Diversamente poniamo il caso che in America ci fosse stata Hillary Clinton, i nostrani atlantisti da divano invece di magnificare l'operato di Trump alle prese con il destino cinico e baro ci avrebbero tritato gli zebedei da mane a sera con il fallimento della politica democratica anticamera del socialismo reale. Lo sappiamo in anticipo per quale verità faremo il tifo, sappiamo già chi sono i buoni prima di sapere la bontà, abbiamo dentro una scarica pilota che precede il lampo.

mercoledì 29 aprile 2020

La vita è quella condizione in cui ci si dà tanto da fare per capirci qualcosa e poi si crepa, per cui va bene capire, per carità, ma non accaniamoci troppo, ecco.

Chiese chiuse

Dice: ma non si può pregare anche da casa? Sì, certo, ma essendo la fede sorretta dalla suggestione c'è bisogno anche della suggestione degli altri per trovare conferma della propria. Io stesso quando entrai nella basilica di San Fedele prima del lockdown trassi da quel buio come un'ispirazione, come un rapimento mistico e sensuale, una pulsione a vestire gli abiti monacali come fanno i cosplayer di Star Wars che si vestono da Jedi sui divani. Prendersela con Giuseppe Conte, che vuoi, lascia il tempo che trova, per giunta se andate a vedere su Wikipedia c'è scritto nero su bianco che è devoto di Padre Pio. Gli si potrà far presente, al limite, che la scienza è un'eresia e che farebbe meglio a rivolgersi a San Rocco protettore degli appestati se vuole saperne qualcosa di veramente serio sulla pandemia, ma non lo fanno perché a San Rocco, ahimè, non ci credono più neanche loro, e questo è il vero guaio dell'occidente.

lunedì 27 aprile 2020

"Arnoldo vide Angela e per due anni continuò a guardarla alla finestra, ad amarla in silenzio. Gli amori alla bersagliera, le conquiste alla ussera non si addicono agli artisti, i quali dai bersaglieri e dagli usseri sono considerati in amore degli stupidi.  

Ci volle una "trasformazione" nell'aspetto di Angela, per determinare Arnoldo a "pronunciare" il proprio amore. Due anni dopo il primo sguardo alla finestra, Böcklin incontrò Angela Pascucci a una festa popolare "vestita da albanese", e allora soltanto trovò l'ardire di offrirle un mazzolino di violette e domandarle se consentiva a diventare sua moglie. Ma il fatto si spiega così: Arnoldo non consegnò i fiori e la domanda ad Angela Pascucci, ma alla "fanciulla albanese" perché a sua volta costei li consegnasse ad Angela Pascucci."

(A. Savinio, Narrate, uomini, la vostra storia)

Arnold Böklin, l'autore de L'isola dei morti, scese in Italia per il suo Grand Tour e vi restò così ammaliato da restarvi per il resto della vita. Si innamorò della sedicenne Angela guardandola alla finestra e la sposò. Accade talvolta ai malinconici uomini settentrionali di rimanere stregati dalla mirabile dolcezza delle mulieres latine.

domenica 26 aprile 2020

L'avvocato degli italiani

Dal 4 maggio potranno fare il bagno solo i residenti nella stessa regione che non abitino a più di 200 metri dalle acque territoriali comunali e da altri bacini e/o corsi d'acqua balneabili o che abbiano la disponibilità nelle proprie abitazioni di acqua corrente calda o fredda erogata da enti pubblici riconosciuti dalla legge n. 165 31 agosto 2012 ratifica ed esecuzione della Convenzione sul diritto delle utilizzazioni dei corsi d'acqua internazionali diversi dalla navigazione [CUADN]. È caldamente raccomandata anche se non obbligatoria l'abilitazione alla professione forense o laura triennale in educazione civica.
Fra le nuove parole che abbiamo imparato a conoscere in questo periodo c'è fauciasintomatico, è greco, significa "colui che non possiede le mascelle", chiedilo a Burioni, è vero.
I primi presidenti americani, nei ritratti, assomigliano tutti a delle ciabatte a cui s'è attaccata della lanugine raccolta per terra e trascinata in giro per sbaglio. John Adams sua moglie lo usava per pulire le maniglie. 
Iniziai a scrivere per noia ma mi venivano solo cose brutte, tipo quando impari a lavorare l'argilla con il tornio, all'inizio ti vengono fuori solo cazzi, poi ogni tanto anche qualche vaso. Ecco, oggi sono più i vasi dei cazzi ma non dobbiamo pensare di essere fuori pericolo, dobbiamo mantenere il distanziamento.

sabato 25 aprile 2020

La fase Due

Stamattina ho sognato il mondo dopo la pestilenza, la fase due, forse anche tre, mi veniva incontro come se fosse di un altro. Era estate e la gente per strada portava i pannoloni, le donne ai piedi avevano dei sacchetti e ci si formava dentro la condensa. Era tutto avvolto da una nebbiolina densa o forse un'afa, un po' sfocato come in un dagherrotipo, e nessuno parlava. In alto svolazzava un grande uccello, credo l'arpia di Böcklin ma di un genere più inoffensivo, non emetteva un suono ma si capiva che era lì in attesa, come un avvoltoio. Mi domandavo se vi fosse necessità di una qualche protezione per le gambe visto che se ne stavano scoperte, e mi apparivano tutte miserelle, come quelle dei polli appesi al gancio. Qualcuno si era seduto su un vasino e la faceva per strada, le donne in piedi che gli colava tutta fuori dai pannoloni, come una birra. Una metafora dei droplets, mi dicevo nel sogno, perché anche nel sogno io sono lucido e lo psicanalizzo. Non c'era morale né un epilogo, solo quel senso di straniamento tipico dei sogni e le figure che continuavano a mutare di forma e di significato, come ombre cinesi (e forse la Cina non è un caso). Una donna si era tolta il pannolino e se ne andava in giro tutta scoperta, assomigliava a quell'attrice americana e dentro la fica aveva una candela.

venerdì 24 aprile 2020

Àpeiron

Una volta era più bello prendere in giro i politici, essendo bersagli immobili, sempre uguali a se stessi, era più facile farne la caricatura, mentre oggi, essendo camuffati tutti da youtuber, son diventati come me e te e non si riesce a estrarne un tratto che è uno tanto che sono anonimi e privi di una forma distinta, son come l'àpeiron di Anassimandro, senza contorni. Di Bettino Craxi e di Andreotti, di Prodi e di Berlusconi, ce n'erano solo quattro, di Salvini e Meloni, di Zingaretti e Crimi, ne trovi invece cento fra gli autisti e i tecnici del gas e scommetto che pure tu hai degli amici che gli somigliano. 

Aspettando il sole

Eppure non è una cattiva idea quella di Trump di far entrare il sole dentro per combattere il virus, noi di sensibilità umanistica, che siamo così bravi a parlare, siamo naturalmente portati a intenderla perlopiù come figura poetica ma l'uomo del fare, prendendola alla lettera, è anche capace di metterla in pratica, e hai visto mai che funziona. Tutto sommato il progresso procede per balzi inaspettati, per rotture epistemologiche che solo gli individui più tremendamente intelligenti riescono a concepire. Tutti quei raggi UV che vincendo la resistenza degli organi superficiali entrano nel corpo umano illuminandolo a giorno è un'idea a dir poco stroboscopica. Su quella di iniettare la candeggina nei polmoni invece ci andrei più cauto, anche gli esemplari più geniali, presi dall'entusiasmo, potrebbero incorrere in un inciampo.

giovedì 23 aprile 2020

Le recensioni tardive: Dogman di Gomorrone

Prendi la storia del Canaro ma chiamalo Dogman per venderla meglio a Hollywood, l'avessi saputo prima non mi sarei nemmeno preso la briga di guardarlo. La gomorrea imperversa più del covid e non se ne vede la fine. Tutto fin troppo ben girato come in una serie di Netflix dove perfino lo squallore è ben pettinato e si mette in posa. Se da Tarantino's servono i niggers da Garrone's la specialità sono i terrones, in versione da esportazione, da mandare in sollucchero i critici del Guardian: "a movie with incomparable bite and strenght", tale una gricia. L'uomo civilizzato guarda alla ferina vita delle periferie e gli corre come un brivido lungo la schiena, come alla sessantaseienne dell'Adalgisa che gode internamente e a lungo a fabulare che un giorno le verrà incontro il maschio repentino e brutale col züff in süi oeucc, con il ciuffo sugli occhi, a strapparle i brillanti. Qui non ci sono ciuffi ma capelli a spazzola e giubbini dell'Adidas, tanto per attualizzare al presente. Si sarebbero potuti sparare anche subito ma ahimè c'era un film di mezzo da girare e s'è dovuta stiracchiarla per due ore. Bravissimo il dalmata, e come stava fermo.

sabato 18 aprile 2020

Alle Bande der Natur

Ci sono certi calabroni là fuori, nella natura, grandi come merli, possiedono ali dotate di penne remiganti e quando scendono in picchiata fanno il rumore dei Messerschmitt. Io pensavo che insetti del genere, di quelle dimensioni, esistessero solo nel carbonifero, che l'essere più pericoloso nei paraggi fosse la gatta dai denti a sciabola che gira di notte per il cortile con gli occhi luminescenti da diavola, ma mi sono dovuto ricredere. Io del resto con la natura non ho mai intrattenuto rapporti significativi, solo l'altro giorno, per esempio, notando un gran viavai di vespe sopra la mia testa, mi hanno reso edotto del ciclo dell'impollinazione, che io credevo ancora che i frutti nascessero prima dei fiori (e in un certo senso è vero quant'è vero che l'estate precede l'inverno e l'inverno l'estate, dipende da che capo la si guardi). Io credo che questa cosa della natura ci condurrà tutti alla fossa.

giovedì 16 aprile 2020

Le cose come stanno/2

Per cui io non solo devo confrontarmi col pericolo di beccarmi eventualmente il virus e passarlo a chi mi sta accanto, ma pure con quello di non essere creduto, visitato, salvato in tempo, e lasciato morire a casa, senza certezza della cura, sparito il medico di famiglia e la grande sanità lombarda che ci invidiano in tutto il mondo. E dico io per dire tutti, tutti noi, compreso tu che mi leggi. É una lotteria, che se ti chiami Zingaretti è un conto, se ti chiami Ciccioformaggio puoi farti pure il segno della croce che è tutto quello che ti resta, anche se non credi in Dio. E intanto in televisione parlano, parlano, e tu te la pigli in culo.

mercoledì 15 aprile 2020

Le cose come stanno

Lo sapete perché ci sono tanti morti in Lombardia, ma così anche in Piemonte e da tante altre parti? È il segreto di pulcinella. Perché se si infetta tutta la famiglia, dopo due settimana di febbrone, devi rispondere prima al questionario che ti fanno via telefono. La tua vita in mano a un call center. "Respira signora?", e se la signora ha la sfortuna di rispondere distrattamente di sì allora le dicono che non è ancora ora, di richiamare fra qualche giorno, quando non respirerà più. È un'iperbole, ma questo è il succo della storia. Non vogliono intasare gli ospedali e fanno selezione e così facendo coltivano l'infezione come nelle serre i pomodori, senza tamponi, senza costringerli a letto e magari lasciandoli vagare in giro per supermercati e farmacie in cerca di antibiotici. Altro che asintomatici, fanno proprio finta di non vederli, e così accumulano un gran ritardo sui casi di contagio che a voglia di smaltirli, per uno che ne guariscono, che ci può stare in ospedale un mese, dieci ne arrivano in fin di vita, e non c'entrano i runner. Come lo so? Lo so, poi un giorno ve lo spiego.

Spiagge

Forse quest'anno in spiaggia faranno entrare solo poca gente alla volta e col costume intero, guanti e mascherine e pedalini ai piedi. Torneranno i mutandoni e per vedere un bel sedere bisognerà andare su Pornhub. Quella bella promiscuità di una volta col dirimpettaio che si sgrullava sulla tua testa e l'ombrellone del vicino piantato fra le gambe non tornerà mai più. C'era una tecnica speciale per piantare l'ombrellone a Scalea prima che gli stabilimenti balneari sequestrassero il suolo pubblico. Si prendeva il palo e previa misurazione della direzione del vento, petto in fuori come Amundsen alla conquista del polo, si conficcava di sbieco nel terreno ghiaioso con un angolo di 30 gradi scavando con movimento circolare, come a rimestare nel paiolo della polenta. Rimestavi rimestavi ma il palo rimaneva sempre lì poiché la punta aveva già cozzato il sottostante strato di basalto. Taluni riportavano alla luce mozziconi di sigarette marca nazionale e vetri colorati di gazose e sanbitter, i più fortunati un gronchi rosa. C'era un solo modo per capire chi era un tipo da spiaggia, i tipi da spiaggia non ascoltavano i Radiohead. Poiché i Radiohead, per chi non lo sapesse, sono attivi dall'85. Pallone sotto braccio lo calciavano fortissimo in mezzo all'acqua poi vi si tuffavano di faccia sbracciando come disperati. Taluni vi lasciavano i denti. Com'era bello il mare. Appassionati di pesca seduti sugli scogli gettavano gli ami fra i bambini che sfidavano la morte. Una specie di selezione naturale, un esame di idoneità alla vita. Chi sopravviveva poteva sparare i botti a capodanno. Ma ahimè quei tempi, si è detto, non torneranno più. Solo infettivologi di fama potranno fare il bagno senza correre rischi in ragione delle loro superiori conoscenze scientifiche, i comuni mortali se lo potranno godere da casa scaricando l'apposita app. Restate a casa e andrà tutto bene.

lunedì 13 aprile 2020

La bambina che doveva salvare il mondo, povera stella, è rimasta senza copertura mediatica, gliel'ha soffiata il coronavirus, personaggio dell'anno MMXX, per distacco. In verità ha tentato tempo fa di riguadagnare terreno mettendoci al corrente che forse, ma forse forse, be', quasi probabilmente, cioè sicuramente, lei ha avuto il coronavirus, però a sua insaputa. E che la protesta non si ferma, continuerà online, spegneranno tutti il modem ogni venerdì del mese. Truly impressive. Triste epilogo quello del profeta che si vede soffiare l'apocalisse da una calamità concorrente. Sorry, babe, non tutte le apocalissi vengono col buco, sei lì che pensi all'orso polare con le sue belle zampette pelose e di colpo ti cade nel piatto il chirottero cinese, ploc.

Genesi II

E il settimo giorno Dio si riposò. Non che avesse bisogno di riposarsi data la sua natura infinita, avrebbe potuto creare altri diecimila mondi, e tutti perfettissimi, a un solo batter di ciglia. Non che Dio avesse le ciglia, Dio è l'occhio sempre aperto. E non che Dio fosse esausto, è una bestemmia. È per modo di dire. 


Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo. Allora Dio creò l'uomo specificatamente per lavorare il suolo. Avrebbe potuto creare un trattore, ma Dio creò l'uomo. Prese un po' di polvere, sbozzò una figura, soffiò nelle sue narici e l'uomo prese vita. Per lo stesso principio del Vicks Sinex la vita entrò nell'uomo per le narici. E anche le narici erano state create per quello scopo, perché la vita non avesse da entrare per altre vie.


E Dio piantò un giardino in Eden con piante e alberi da frutto, piante e alberi lì creò. E nel mezzo del giardino piantò l'albero della vita. Dio pose l'uomo a guardia del giardino con la sola raccomandazione di non mangiare i frutti dell'albero della conoscenza. Se Dio avesse voluto davvero che l'uomo non mangiasse i frutti dell'albero della conoscenza non avrebbe posto nel giardino dell'Eden l'albero della conoscenza, ma il Signore Iddio per l'uomo aveva altri piani.


E Dio volle dare un aiuto all'uomo che gli fosse simile. Allora Dio creò dalla polvere un gran numero di bestie e impose all'uomo di dare a ciascuna un nome. (in realtà si era detto che gli animali furono creati prima, ma va ben). Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche. Verso la fine era un po' stanco e alla cassiopea diede il nome di medusa uovo fritto.


Ma l'uomo non trovò fra gli animali un aiuto che gli fosse simile, nemmeno fra le scimmie che pur avevano il pollice opponibile. Allora Dio fece scendere un torpore sull'uomo, gli cavò dal torace una costola e da quella plasmò una donna. Tipo MacGyver, ma più bravo. Quando l'uomo vide la donna non disse niente perché non era stato ancora creato l'appetito sessuale. Dio gli disse che avrebbe dovuto unirsi alla donna e lui rispose semplicemente "Ok". Erano nudi ma non se ne vergognavano, fornicavano ma non se ne accorgevano.


Ma fra tutte le bestie Dio ne aveva creata una veramente carogna: il serpente. Il serpente sibilò nell'orecchio della donna che se avessero mangiato il frutto dell'albero della conoscenza sarebbero entrambi diventati come Dio e avrebbero conosciuto la differenza fra il bene e il male. La donna, essendo stata appena creata, non si stupì affatto che il serpente potesse parlare, e per di più, pur non conoscendo ancora la differenza fra il bene e il male, decise di compiere deliberatamente il male. Una bella contraddizione. Ma così è scritto. Offerto dunque il frutto della conoscenza a suo marito, che era ancora più sfessato di lei, i due si misero davvero in un grosso guaio che ancora ne patiamo le conseguenze.


Continua…

sabato 11 aprile 2020

Miracoli

Il principio è che tu, una volta fatto gente, diventi automaticamente deficiente. Una volta fatto gente cominci a cantare sui balconi, applaudi le ambulanze, diventi bimba di Conte. È un rito collettivo che abbassa il quoziente intellettivo, conforta, come un bagnetto caldo. Diventare deficienti tutti assieme è liberatorio, alla portata di tutti, ci si sente coccolati dal grande abbraccio della moltitudine, accettati in quanto pari, membri della medesima corporazione. Diciamocelo, il vero miracolo della vita è che dalla somma di tanti deficienti ne esca alla fin fine qualcosa di passabile, tutto sommato. Forse è tutto calcolato.

venerdì 10 aprile 2020

Vita prima del covid, memorie (II)

La gente, a me, mi ha sempre dato fastidio, sì da costringermi a praticare una specie di distanziamento sociale anche quando non era palesemente prescritto dalla legge. Ero giusto riuscito, con gran fatica, a farmi quel tanto più socievole da apparire quantomeno normale che la grande pestilenza distrusse in un sol colpo tutto il lavoro di una vita. Intrattenersi con se stessi quando si ha una ricca vita interiore, diceva lo Schopenhauer, è un gran vantaggio, un piacere che non necessita d'altro che la compagnia dei propri pensieri, i quali, finché regge la capa, si portano sempre con sé senza richiedere l’ausilio di bagagli o di astucci particolari. Alleggerito così della zavorra dei beni esteriori me ne andavo in giro per il mondo ad annotare facce e comportamenti dei miei simili con l’occhio dell’entomologo che osserva i moscerini svolazzare attorno alla frutta, l’isolamento, insomma, non mi pesava affatto, non più.

Gli uomini, a quel tempo, erano tutti uguali di fronte alla legge, vestivano più o meno tutti uguale, mangiavano più o meno tutti uguale, si arrabattavano più o meno tutti uguale. La democrazia mitigata dall’economia di mercato aveva prodotto una specie di aura mediocritas dove la stragrande maggioranza delle persone vivacchiava comodamente coccolata dal cicaleccio degli apparecchi elettronici. Esistevano, è vero, delle eccezioni, gente ricchissima che nessuno aveva mai visto di persona e per contro gente poverissima che nessuno avrebbe mai voluto incontrare di persona, ma tutto sommato l’esperimento funzionava, in linea di principio. 

Il vero guaio è che abituati a non patire nulla di più grave di un giradito, gli uomini, la maggior parte, si annoiava superiormente, tanto che alcuni di loro, i casi più gravi, si erano ingegnati di tuffarsi dagli aerei coi paracaduti o di buttarsi dai ponti con gli elastici, per provare il brivido dell'assoluto, pagando pure di tasca propria per sfracellarsi eventualmente al suolo. Disagevole condizione quella del mortale, che se non muore un po' gli manca ed è disposto a provare, altri si drogavano, per dimenticare.

Prima della pestilenza la noia di vivere aveva raggiunto livelli tali che la gente aveva incominciato a seguire con interesse personaggi improbabili giusto perché li intrattenevano con teoremi scaccianoia, annoiati com'erano e privi di veri pericoli che li minacciassero nell'immediato, i placidi abitatori dell'occidente si erano inventati di essere sotto l'attacco del regno di Aksum e dell'impero del Ghana, roba di venti secoli prima ma attualizzata alle necessità dell'oggi, un'invasione silenziosa travestita da esodo biblico, un cavallo di troia. Raggiunta comodamente la noia del vivere, insomma, gli uomini si erano messi in testa di difenderla a costo della vita, se necessario, perché era roba loro e per loro aveva acquisito un valore affettivo. Vim vi repellere licet.

giovedì 9 aprile 2020

Vita prima del covid, memorie (I)

Prima della grande pestilenza, quando la gente ancora usciva e te lo faceva pesare, come fosse quella la salute, la certificazione di sana e robusta costituzione fisica e mentale, già io me ne stavo in casa, uscivo ogni tanto e principalmente per godermi il paesaggio, perché vivevo in una bella città, con un bel lago, facevo il turista, non uscivo per andare in giro con gli amici, sempre avuti pochi di amici, il minimo indispensabile. Bisognava davvero essere in pace con se stessi per andare in giro da soli senza sentirsi in colpa, senza uno scopo o qualcosa da fare, uscire semplicemente per il gusto di uscire, osservare il mondo e le cose come in un acquario, o un documentario sulla vita dei terrestri.

La viabilità urbana, a quei tempi, era regolata dalla luce dei semafori: luce rossa non si passa, luce verde via libera, è consentito attraversare. Semaforo nel linguaggio degli etimi significa portatore di segni, allo stesso modo in cui il tedoforo è portatore di fiaccola. Come fu possibile che gli uomini accettassero di farsi dare ordini da una cosa inanimata, così ottusamente automatizzata, è presto detto: a passare col rosso si avevano buone possibilità di venire falciati, e non da una, ma da un gran numero di auto che sfrecciavano perpendicolarmente al moto dei pedoni, in modo da centrarli per bene e farli piroettare tre o quattro volte in aria, all'occorrenza, con perdita praticamente certa della vita. Del resto i pedoni non avrebbero mai accettato in cuor loro altra autorità che la forza bruta dell'acciaio e dei cavalli motore. Alcuni di loro, infatti, gli avanguardisti, avevano l'ardire di attraversare con il rosso giudicando ad occhio la distanza dei veicoli, qualcuno di loro ci rimaneva pure secco ma il gioco valeva comunque la candela: quale oltraggio più grande per l'amor proprio dell'homo erectus e sapiens sapiens dell'attesa del verde con la strada praticamente spianata davanti a sé? L'evoluzione comporta una quota di rischio che i rispettosi delle regole non si vogliono accollare contribuendo così a ritardare l'impetuosa avanzata del progresso. Ma sono questi dei grattacapi che oggi, se vogliamo, ci fanno anche un po' sorridere essendo stati scavalcati dalle ben note circostanze della storia.

sabato 4 aprile 2020

Tono celiniano

L'uomo, a dirla tutta, è uno schifo, più schifo dentro che fuori, e quello che sta dentro ha questa indecorosa abitudine di uscire fuori, aria respirata dai polmoni di qualcun altro espulsa da tutti i suoi diverticoli catarrosi, per non dire di quelli canini, o felini, o pipistrellini, la natura è una gran porcheria. Al solo sentire di droplets e di tamponi, che fra l'altro nella mia testa si associano sempre a quelli vaginali (sarà per via dei tampax), mi prende una specie di indisposizione di stomaco che mi scombussola tutto il ritmo circadiano della pepsi, cioè della digestione, mi fa ricordare di essere pure io un povero coglione immerso fino al collo nella grande cospirazione della natura, e complice della sua lordura. Una volta messi al mondo non c'è più niente da fare, inizia l'infinita scocciatura dei bagnetti e delle docce, coi piedi freddi e il moccio al naso, e puoi pregare i santi e le madonne, che tanto la morte ti insegue fin in bagno dal primo giorno in cui ti sei cagato, amen.

È così sconfortante per la mente sentirsi impotente che si è immaginata un Dio onnipotente. Il punto non è tanto se Dio esiste ma perché deve esistere. Per dirla alla maniera dei filosofi, Dio è la potenza di cui manchiamo, e fintanto che ci manca compensiamo con la fantasia. Io proprio non ce la faccio a credere, trovo più soddisfacente pensare, il pensiero mi salva. Il credente è uno scettico che pensa che pensare non salvi.

mercoledì 1 aprile 2020

Vi ricordate da Fazio di quel padre che si incontrava con la figlia al check point Charlie di Codogno per consegnarle a distanza la spesa manco fosse radioattiva? Ecco, a quel punto di casi ce n'erano già più fuori che dentro. Se c'è una cosa che ci insegna il momento è che i mezzi di informazione indugiano nella ricostruzione della realtà, la rivoltano in sceneggiata, e i più subdoli di tutti sono proprio quelli che dietro la forma del reportage indipendente e fedele alla realtà dei fatti già sanno di dover confezionare quel tanto di indignazione richiesta dal ruolo che devono interpretare. Oggi si fa un certo tipo di giornalismo, si fa smart working sopra una media di precipitato di internet e si rimastica il già digerito di altri, e la realtà non si sa più cosa sia. L'informazione si muove a capitoli, oggi è il capitolo intitolato Codogno, domani quello intitolato l'Italia canta dai balconi, e avanti così a raccontarcela all'infinito.

Genesi I

Il Pentateuco, letteralmente "i cinque astucci" per l'uso di suddividere i grandi papiri in parti più piccole e conservarli dentro a delle sacche, è composto dalla Genesi, dall'Esodo, dal Levitico, dai Numeri e dal Deuteronomio. Noi qui tratteremo della Genesi.

In principio Dio creò il cielo e la terra. Il cielo lo creò per stare sopra, la terra per stare sotto, e bisogna dire dimostrando un gran senso pratico. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Grande immagine dello spirito di Dio che si libra a volo d'uccello sulle acque, campo lunghissimo. Dio disse: Sia la luce! E luce fu. La luce gli piacque, vide che era cosa buona. Perché Dio sapeva già cosa era la luce ma non l'aveva ancora testata, per così dire, in un ambiente parzialmente arredato. La luce la chiamò giorno, e le tenebre notte. Si fece sera e poi mattina: primo giorno.

Dio si alzò di buona lena e disse: sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque. Avrete anche voi contemplato qualche volta una parete con la sensazione che mancasse di qualcosa e allora decidete di spugnarla di rosa. Il firmamento separò le acque che stanno sopra, le nubi, da quelle che stanno sotto, le distese marine. E fu sera e poi mattina: secondo giorno.

Il mattino seguente Dio disse: le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto. Le acque si raccolsero ossequiose tutte da un lato ed emersero i continenti, e Dio vide che era cosa buona, chiamò l'asciutto terra e le masse d'acqua mare. La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto che producono frutto con il seme ecc..: mondoflora. Si fece sera e si fece ecc.: terzo giorno.

Dopo la flora Dio non mise mano subito alla fauna ma creò i lampioni che stanno nel cielo, quello maggiore per il giorno e quello minore per la notte. Qui da notare che la luce fu creata prima e indipendentemente dal sole, confutando così le confuse teorie degli scienziati che ancora oggi pensano che sia la luce a provenire dagli astri e non viceversa. Le due lampade servano anche da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni, ogni volta che spunta il sole segna un giorno, trenta volte il sole per tre volte una stagione, trenta volte il sole per quattro stagioni un anno, semplice. Si fece ecc. e si fece ecc.: quarto giorno.

Stabilito il tempo e la sua suddivisione Dio creò gli animali. E allora i cieli brulichino di uccelli e le acque di mostri marini, le terre di insetti, rettili e pangolini, e siate fecondi e moltiplicatevi e riempite di zecche piccioni e pipistrelli, e i pipistrelli generino virus, che siano fecondi e si moltiplichino nei bronchi degli uccelli del cielo e in quelli del mare, e Dio vide che era cosa buona: quinto giorno.

Dopo gli animali Dio passò al suo capolavoro: facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza (plurale maiestatico). E l'uomo domini sui pesci e sugli uccelli, e su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano per terra, Dio creò gli uomini, maschio e femmina li creò. Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, disse agli uomini. E quelli di buona lena si misero a popolare la terra e la donna soggiacque all'uomo perché così era la volontà di Dio e nessuna di loro si domandava ancora perché le toccasse di lavare sempre i piatti perché la malizia non era stata ancora pensata e uomini e donne si guardavano l'un l'altro come cose nuove e giuste. Sesto giorno, e il settimo Dio si riposò.

Continua...

Niente tornerà come prima

È fatta, niente tornerà come prima. La quarantena sarà estesa per sempre, saremo destinati a restarcene in casa per tutta la vita, ci porteranno a domicilio anche la lapide, come in quei racconti distopici tipo La macchina si ferma dove l'umanità ha talmente disimparato ad uscire che ogni pur minimo contatto umano è ritenuto disdicevole. Chi è rimasto da solo si rassegni, il prossimo decreto Conte congelerà le posizioni così come stanno, chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori. Si fa per dire. E nel caso vi troviate chiusi dentro in ascensore con la vostra (e/o il vostro) collega, be', vi converrà farvela (e/o farvelo) piacere perché quella (e/o quello) vi toccherà per il resto dei vostri giorni. Orsù, amatevi da soli o in compagnia e non rompete la minchia, siamo in guerra: cose senza rimedio non meritano attenzione, ciò che è fatto è fatto.